SCI

Matthias Lanzinger, caduto rovinosamente nella discesa di Coppa del mondo di Kvitfjell (Norvegia) - andata in scena nello scorso fine settimana - e sottoposto ieri a un intervento chirurgico per le fratture riportate alla gamba, ha subito l'amputazione della gamba sinistra da sotto il ginocchio.

Lo ha reso noto la Federazione austriaca di sci. "L'aggravamento dello stato generale dello sciatore ed i rischi per la sua vita hanno reso necessaria un'operazione immediata" - ha spiegato l'angiologo austriaco Thomas Hoelzenbein, che ha operato Lanzinger con il professor Lars Engebretsen dell'ospedale Ullevaal di Oslo.

"L'arto è stato amputato sotto il ginocchio e lo stato generale di Lanzinger è chiaramente migliorato. Attualmente non é più in pericolo di vita" - ha aggiunto l'angiologo nel comunicato della Federazione.

Lanzinger, 27 anni, aveva subito una rottura di tibia e perone accompagnata da gravi complicazioni vascolari. Era stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici nelle notti di domenica e lunedì ma i medici non erano riusciti a ristabilire la circolazione sanguigna nella gamba sinistra. Dopo essere stato indotto in un coma artificiale, ha ripreso conoscenza oggi.

Secondo il professor Engebretsen, "l'amputazione è stata inevitabile. Il piede ha girato più volte su stesso danneggiando irreparabilmente i tessuti".

La Redazione / Eurosport

Roma, 4 mar. - (Adnkronos) - Gli azzurri dello sci ritornano sulle nevi del Tarvisiano per uno stage di allenamento in avvicinamento alla tappa slovena di Coppa del Mondo a Kranjska Gora. Gli atleti giungono nella Valcanale in tre diverse giornate: oggi tocca al gruppo dello Slalom Gigante con Massimiliano Blardone, Manfred Moelgg, Peter Fill, Christoph Innerhofer, Florian Eisath. Domani si aggiungera' al gruppo Alberto Schieppati. Giovedi', infine, giungera' il gruppo degli slalomisti con Giorgio Rocca, Cristian Deville, Patrick Thaler e Giuliano Razzoli accompagnato dal responsabile tecnico Massimo Carca, dai tecnici Giancarlo Bergamelli e Patrick Merlo.

Eurosport

Chi ricorda con nostalgia le finali della coppa del mondo 1995 sappia che Bormio, dalla prossima settimana sede del gran finale della stagione, potrebbe ancora una volta regalare emozioni forti, proprio come 13 anni fa. Forse non così forti come quando Alberto Tomba salì sul podio per prendersi la coppa del mondo generale da abbinare alle coppette di gigante e slalom, imitato da Peter Runggaldier che finì primo in superG, ma insomma, l’Italia dello sci, povera e certo non invidiata come allora, continua a mietere successi. Ieri vittorie zero, ma tre podi non sono certo da buttare, ce ne fossero di giornate così!
Dopo la rivelazione Werner Heel nello scorso fine settimana di Kvitfjell, tragico per il povero Matthias Lanzinger che in Norvegia ha lasciato una gamba (nessuno strascico polemico sulla vicenda, per tutti si è trattato di pura sfortuna, di casualità, di destino crudele per un povero ragazzo che amava lo sci), ecco le conferme di Manfred Moelgg e Max Blardone in gigante, sul podio assieme come a Bad Kleinkirchheim, ma stavolta dietro a Ted Ligety. Ed ecco, da Crans Montana, discesa donne, un altro terzo posto per Nadia Fanchini alle spalle di Vonn e Goetschl, numero 1 e 2 del mondo.
Certo, a posteriori, la gara maschile di Kranjska Gora avrebbe potuto finire anche meglio per i nostri: dopo la prima manche infatti al comando c'era Max Blardone con 6/100 su Moelgg, davanti a Ligety e Raich molto vicini. In ballo non c'era solo la gara di un giorno, ma l'intera stagione perché questi quattro atleti erano anche ai primi posti della classifica di specialità che, a questo punto, si deciderà proprio a Bormio, nell'ultima gara. Ted Ligety, da anni protagonista amatissimo del circuito, con i 100 della seconda vittoria in carriera ha indossato il pettorale rosso di leader, ma Moelgg, secondo ancora una volta, e Raich, che senza un errore a tre porte dal traguardo avrebbe probabilmente vinto, sono vicinissimi all'americano. Per l'Italia, già vincitrice della coppa di gigante femminile grazie a Denise Karbon, sarebbe una doppietta storica. Pensate che bello se Manfred Moelgg, mai primo in una gara di coppa, riuscisse nell'impresa proprio a Bormio! Ma il primo posto che sfugge non sembra davvero un'ossessione per il venticinquenne di San Vigilio: «Sulla torta buonissima della mia stagione manca solo la ciliegina».

Quanto a Max Blardone, ormai tagliato fuori per la vittoria di coppa, dopo la comprensibile rabbia iniziale per aver perso la gara alle ultime porte (per un errore recuperato con grande abilità), ha ritrovato il sorriso e la soddisfazione di essere sempre coi migliori.
Con Benni Raich quarto, a Bode Miller ieri è bastato l’11° posto per tenerlo a distanza nella generale di coppa, il suo avversario più pericoloso sembra ormai essere Didier Cuche, l'inossidabile, ieri sesto. Per l'Italia molto positivo è stato anche il settimo posto di Davide Simoncelli.

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Bormio, 11 mar. - (Adnkronos) - ''Le condizioni della neve non consentivano di correre in sicurezza''. Werner Heel, uomo di punta della velocita' azzurra, commenta cosi' la decisione di annullare la discesa libera di Bormio. La gara e' stata cancellata perche' non e' stato possibile organizzare nemmeno una prova cronometrata. ''E' un vero peccato saltare l'ultima discesa della stagione su una pista cosi' prestigiosa come la Stelvio, fortunatamente l'opportunita' di partecipare al supergigante di giovedi', cerchero' di togliermi qualche altra soddisfazione'', dice Heel.

Christoph Innerhofer, invece, ha fatto il punto sulle sue condizioni fisiche dopo il k.o. di domenica: ''Sono caduto durante lo slalom di Kranjska Gora ed ora sento un indolenzimento all'inguine, per cui non sono nelle migliori condizioni fisiche. La voglia di essere protagonista nel supergigante e' molta, speriamo di concludere bene una stagione che mi ha dato buone sensazioni''.

Bode Miller festeggia la vittoria della Coppa del mondo con due gare di anticipo. Lo yankee delle nevi ha chiuso dodicesimo l'ultimo supergigante stagionale, nel corso delle finali di Bormio: un risultato non sensazionale che lo ha comunque proiettato a 1.409 punti in classifica generale, contro i 1.218 dello svizzero Didier Cuche e i 1.173 di Benjamin Raich. Fuori gioco l'austriaco, mentre lo svizzero teoricamente avrebbe ancora microspiche possibilità di vittoria se disputasse sia l'ultimo gigante e che lo slalom conclusivo riuscendo a vincere entrambi con Bode Miller out in entrambe le gare. Pura fantascienza, visto che Didier è negato tra i pali stretti e non ha diritto a partecipare all'ultimo speciale dell'anno.

Per quanto riguarda il Super-G. è stato vinto dall'austriaco Hannes Reichelt che ha anche conquistato la coppa di specialità, strappandola per un punto proprio a un deludente Didier Cuche (che due giorni fa si era aggiudicato per una manciata di punti quella di Discesa grazie all'annullamento della prova) che ha chiuso fuori dai primi quindici. Secondo posto per lo svizzero Didier Defago con un solo centesimo di ritardo (1.45.01) e terzo allo sloveno Alex Gorza (1.45.34). L'italiano Werner Heel conferma l'otitmo finale di stagione, chiudendo con un buon settimo posto (1.45.64).
La classifica del Super-G di Bormio

1 Reichelt Hannes 01'45''000
2 Defago Didier 0''010
3 Gorza Ales 0''340
4 Raich Benjamin 0''380
5 Bourque Francois 0''510
6 Guay Erik 0''550
7 Heel Werner 0''640
8 Kostelic Ivica 0''870
9 Maier Hermann 0''920
10 Jerman Andrej 0''970

Classifica Coppa di Super-G

1 Reichelt Hannes 341
2 Cuche Didier 340
3 Raich Benjamin 286
4 Defago Didier 262
5 Gruber Cristoph 251
6 Guay Erik 240
7 Buechel Marco 230
8 Miller Bode 211
9 Scheiber Mario 205
10 Maier Hermann 192

Classifica di Coppa del Mondo Generale

1 Miller Bode 1409
2 Cuche Didier 1218
3 Raich Benjamin 1173
4 Moelgg Manfred 855
5 Kostelic Ivica 813
6 Ligety Ted 798
7 Grange Jean-Baptiste 743
8 Albrecht Daniel 715
9 Defago Didier 619
10 Matt Mario 594

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ROMA - "Sono molto soddisfatto per il successo, ancora più bello è stato vincere davanti al pubblico di casa: è stata davvero una giornata fantastica". In un'intervista all'Agenzia Radiofonica GRT, Manfred Moelgg torna sulla grande vittoria della Coppa di slalom di Sci Alpino, ottenuta sabato dopo la prova di Bormio. "Io 'uomo di Coppa azzurro'? Ce la metterò tutta - afferma il finanziere di Brunico - quest'anno ho vinto nello slalom, sono arrivato terzo in gigante, quarto in assoluto. Ci siamo abbastanza vicini. Nel prossimo anno - continua - voglio crescere nelle specialità veloci e in un futuro, chi lo sa, potremo anche giocarci la Coppa generale". Alberto Tomba gli ha consigliato di lasciar perdere le specialità veloci: " Si, ci siamo ancora parlati anche ieri e me l'ha detto di nuovo - dice Moelgg, sorridendo - io gli ho detto che ci penserò ma, ripeto, voglio crescere nelle specialità veloci e credo che quello di Alberto sia più che altro un consiglio sul non esagerare da subito con le specialità veloci". Moelgg, tifoso interista, è stato invitato dalla società nerazzurra sabato sera al Meazza per Inter-Juventus: "Ancora non so dirlo con precisione - afferma lo sciatore azzurro in conclusione dell'intervista a GRT - perché devo riuscire ad organizzarmi, però penso proprio che ci sarò". (PRIMA)

(AGM-DS) - 10/07/2008 22.00.44 - (AGM-DS) - Milano, 10 luglio - Annuncio a sorpresa dello sciatore canadese Thomas Grandi. Il 35.enne nordamericano, ritiratosi 16 mesi fa, ha infatti annunciato il suo ritorno alle competizioni. La motivazione del cambio di idea, per Grandi, coincide con la possibilita` di partecipare alle Olimpiadi del 2010 a Vancouver, `casa` di Grandi.

(M. Bordignon, DTS)

Quest'inverno rimarrà chiusa la pista olimpica di bob di Cortina d'Ampezzo, intitolata a Eugenio Monti, il "rosso volante". Una decisione presa a malincuore che arriva a causa anche del difficile momento finanziario del Paese.

L'amministrazione comunale ha deciso di non sobbarcarsi l'onere dell'allestimento del tracciato, una spesa di circa 350 mila euro l'anno. Soprattutto, non intende investire i milioni di euro necessari per adeguare lo storico impianto per grandi eventi internazionali. Una scelta che comporta il rischio per Cortina di perdere i Mondiali di bob e skeleton del 2011, già assegnati alla località ampezzana nel luglio 2007 dal congresso della Fibt, la Federazione internazionale del bob.

"La decisione - ha spiegato l'assessore comunale allo sport, Herbert Huber - è legata oltre che ai costi di gestione, riguardo ai quali più volte l'amministrazione si è spesa presso le autorità competenti, anche per oggettivi motivi di sicurezza. La pista aveva urgente necessità di interventi che andavano oltre l'ordinaria manutenzione". Tuttavia secondo Huber i mondiali del 2011 potrebbero non essere ancora persi "poiché la Fibt riunitasi oggi a Losanna ha concesso un ulteriore periodo entro il quale si potrà confermare l'impegno".
Eurosport

(ANSA) - INNSBRUCK (AUSTRIA), 2 FEB - Migliorano le funzioni polmonari di Daniel Albrecht, caduto il 22 gennaio nella discesa di Kitzbuehel. Lo hanno fatto sapere i medici della clinica universitaria di Innsbruck dove lo sciatore elvetico e' ricoverato dal giorno dell'incidente. Albrecht e' sempre mantenuto in coma farmacologico. L'evoluzione dei postumi del trauma cranico-cerebrale subito da Albrecht e' soddisfacente.

(ANSA) - VAL D'ISERE, 4 FEB - Squalificata Chemmy Alcott, prima a sopresa nella prova di discesa in Val D'Isere. Prima resta Lara Gut davanti a Nadia Fanchini. L'inglese, scesa con il pettorale n.43, e' stata penalizzata per il salto di una porta. Mondiali finiti intanto per la svedese Jessica Lindell-Vikarby che in prova e' caduta rompendosi i legamenti del ginocchio destro. Meglio e' andata alla tedesca Maria Riesch, che in caduta ha sbattuto ginocchio ma che domani sara' in pista per la seconda prova.

Tragedia nel mondo dello sci
Muore un'azzurra di 17 anni

Simona Senoner, promessa del salto, è scomparsa oggi in Germania per un malore. L'altoatesina si trovava in Germania insieme alle compagne per partecipare alla tappa di Continental Cup di Schonach

MILANO, 7 gennaio 2011 - Tragedia improvvisa nella squadra azzurra di salto con gli sci femminile: è scomparsa Simona Senoner. La 17enne promessa di Santa Cristina (Bolzano) ieri si trovava in Germania insieme alle compagne per partecipare alla tappa di Continental Cup di Schonach, quando si è improvvisamente sentita male in albergo. A nulla è servita la corsa in ospedale..


IL MALORE — Simona si è sentita male ieri mattina mentre era in albergo a Schonach, nella Foresta Nera: la ragazza è stata subito trasportata in ospedale, a Friburgo, dove però è arrivata già in coma irreversibile. Il decesso è stato constatato poco dopo le 18. Secondo i primi pareri dei medici si è trattato di morte naturale, ma sarà un'autopsia ad individuare le cause esatte.

GIOVANE PROMESSA — Nata a Bolzano il 13 giugno '93, Simona si era avvicinata agli sport invernali praticando sci di fondo ed era passata al salto, convinta da Romed Moroder. In carriera arrivò decima nel Mondiale junior di Zakopane del 2008 e vantava un 15° posto a Dobbiaco come miglior risultato in Continental Cup. Nel weekend le squadre di salto maschile in gara ad Harrachow e la combinata nordica in gara proprio a Schonach gareggeranno con il lutto al braccio per onorare la memoria di Simona.

GLI ULTIMI SALUTI — "Il presidente della Fisi, Giovanni Morzenti, insieme a tutto il consiglio federale - si legge in una nota diffusa dalla federazione sport invernali - si stringono alla mamma Brigitte, al papà Oswald e al fratello Christian". Commosso il saluto delle compagne di squadra Lisa Demetz, Elena Ruggaldier, Evelyn Insam, Barbara Stuffer, Roberta D'Agostina e Veronica Gianmoena: "Simona è una ragazza generosa, simpatica, pronta ad aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno. Una ragazza che vuol bene a tutti, sorridente e piena di energia. Una ragazza con grande senso del sacrificio e con lo sport nel cuore. Parliamo al presente perchè lei è sempre qui con noi... nei nostri cuori. Ora che sei diventata un angelo... Vola". "Con questo ultimo volo sarai per sempre nel cuore della squadra", hanno aggiunto gli allenatori e tutto lo staff tecnico della nazionale azzurra.

Gasport

Fonte: gazzetta

Una meningite dietro la morte di Senoner
La diciassettenne saltatrice scomparsa il 7 gennaio

MILANO - Una meningite fulminante. Potrebbe essere questa la causa dell'improvvisa morte di Simona Senoner, la diciassettenne campionessa di salto dal trampolino morta improvvisamente durante gli allenamenti prima di una gara lo scorso 7 gennaio. Lo rivela il sito della Fisi, Federazione Sport Invernali: «Secondo i primi rilievi effettuati sul corpo di Simona Senoner e comunicati alla Commissione Medica della Fisi, il decesso della giovane saltatrice di Santa Cristina potrebbe essere stato causato da una forma di meningite fulminante». La Federazione, sottolinea anche che: «Tutte le persone entrate in contatto con Simona nei giorni precedenti la morte, sono state sottoposte come da prassi ad una terapia preventiva». La Fisi, infine, smentisce quando rivelato in precedenza sull'effettuazione dell'autopsia su corpo della giovane saltatrice: «Contrariamente a quanto trapelato in precedenza, l'esame autoptico sul suo corpo verrà eseguito presso l'ospedale di Friburgo nella giornata di lunedì e successivamente verrà organizzato il ritorno in Italia della salma»

Fonte: CorrieredellaSera

Sci, dramma Grugger sulla Streif
Cade nella "trappola per topi": è grave

KITZBUEHEL - Dramma a Kitzbuehel, nella unica prova cronometrata di discesa, per la caduta dell'austriaco Hans Grugger in uno dei passaggi più difficili della leggendaria pista Streif, la più famosa e spettacolare del mondo. Grugger è caduto nella Mausefalle, la «trappola per topi», un nome che dice tutto sulla difficoltà di questo passaggio. Grugger - 29 anni, 4 vittorie in coppa del mondo ed una sfilza di podi - ha riportato una forte contusione al petto ed un trauma cranico perdendo conoscenza. È stato soccorso in pista per una ventina di minuti senza che rispondesse ai soccorritori. Con prova interrotta, è stato trasferito in elicottero prima al locale ospedale di Kitzbuehel e poi alla Clinica universitaria di Innsbruck. Grugger è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza alla testa per le lesioni riportate.

La Mausefalle è un alto e lungo salto al buio, nel senso che chi lo affronta non vede in un primo momento la zona di atterraggio. Ci si arriva poche centinaia di metri dopo la ripidissima partenza, un budello gelato con curva e controcurva. Grugger ha affrontato il salto troppo spostato a sinistra ed in volo ha cercato di correggere la traiettoria senza riuscirci e rovinando a terra. Ha battuto testa e corpo perdendo anche il casco di protezione. Dopo circa 3o minuti, la prova è ripresa mentre al traguardo si respirava un'aria di grande ed emozionata tensione. La memoria di molti è corsa alla gara di due anni fa, quando il campione elvetico Daniel Albrecht cadde in zona traguardo, sul grande salto finale. Fu tenuto ad Innsbruck in coma artificiale per tre settimane. Due mesi fa, per ora solo in gigante, è tornato a gareggiare.

Fonte: IlMattino

Immenso Innerhofer
Oro nel superG di Garmisch

L'azzurro, sceso con il pettorale 15, con una prova strepitosa recupera centesimo su centesimo all'austriaco Reichelt e trionfa sul difficile tracciato del Mondiale tedesco. Bronzo al croato Kostelic. Anche Heel e Fill nei dieci

GARMISCH (Ger), 9 febbraio 2011 - Ci voleva, era una stagione che per la squadra italiana sembrava tutto in salita, che in ogni gara c’era sempre qualcosa che ci giocava contro. Era assurdo che una squadra di discesa come quella azzurra avesse raccolto in tre mesi solo un terzo posto, quello nella discesa di Bormio di Innerhofer, quando a detta di tutti è il gruppo più forte della velocità. A rompere l’incantesimo è proprio Christof Innerhofer, finanziere ventiseienne di Gais, paesotto alle porte di Brunico (Bz). E c’è una logica, perché questo azzurro in tutta la stagione della velocità si è mostrato il più solido tecnicamente insieme all’elvetico Cuche, anche meglio dell’austriaco Walchhofer e di monumenti come il norvegese Svindal.

In Coppa troppe volte l’hanno frenato i calcoli, non tanto davanti al rischio, ma per quel desiderio di arrivare comunque al traguardo per raggiungere quanto prima i 500 punti, una cifra che la prossima stagione gli permetterebbe di partire a ridosso dei primi anche nelle specialità dove non ha classifica (sta pensando al gigante?) .


IL CAPOLAVORO — Christof è stato protagonista di una prova magistrale su una pista terribile che ha messo in crisi e mandato in confusione più di un campione, con tanto ghiaccio, trappole nascoste sotto i cambi di pendenza, una visibilità precaria per tre quarti del percorso. Qui l’azzurro ci ha messo il cuore. Dove le rughe del terreno facevano ballare terribilmente gli sci e rischiavano di disarcionare il pilota, l’azzurro è passato liscio come l’olio. C’erano due punti chiave; gli ingressi del secondo muro dopo 58" di gara, un curvone a destra che buttava in una contropendenza terribile ed in quello finale, con i pirmi 20 metri quasi verticali: nel primo Inner è riuscito a tenere una linea altissima come solo Bode Miller è riuscito a fare prima di sbagliare nel finale; sul secondo è entrato come se fosse una pista baby, dove si impara a sciare. I distacchi che l’azzurro ha inflitto ai suoi avversari sono consistenti. Il secondo, l’austriaco Reichelt, vincitore sabato del superG di Hinterstoder, si è piazzato a 60/100, il croato Kostelic, terzo, a 72. Tutti gli altri oltre il secondo, a sottolineare una supremazia che non ammette discussioni. In serata poi Kostelic ha comunicato che salterà la discesa e la supercombinata in programma venerdì e lunedì. Il croato, leader della classifica generale di Coppa del Mondo, si riposerà a Novi Vinodolski, in patria. Il ritorno a Garmisch è previsto per il 16 febbraio.

GLI AZZURRI — Tutta la squadra azzurra ha comunque ben figurato, con Werner Heel ottavo e Peter Fill nono, a dimostrazione della solidità di un gruppo che comincia solo ora a vincere davvero. E bene si è comportato anche Matteo Marsaglia, quindicesimo nonostante due brutti errori. Siamo solo agli inizi dei Mondiali di Garmisch, ma il vento è finalmente girato, adesso soffia in poppa.

Dal nostro inviato
Pierangelo Molinaro

Fonte: gazzetta