00 01/11/2006 18:06
Milano, uccisa per punire il compagnoE' stata uccisa forse per punire o mandare un avvertimento al convivente, un regolamento di conti legato all'attività di Giuseppe Liria, pregiudicato cinquantenne con precedenti penali per traffico e spaccio di cocaina in carcere a San Vittore. Anche su queste ipotesi lavorano i Carabinieri del Nucleo provinciale di Milano che indagano sull'omicidio di Maria Spinella, che ieri sera intorno alle 22.30 è stata freddata da un killer con sette colpi di pistola calibro 765 al torace e al volto nella sua abitazione di via Trieste, 7 nella frazione di Redecesio di Segrate, nel milanese.
La donna, un avvocato penalista di 31 anni, è stata trovata riversa sul pianerottolo di casa in fin di vita. Probabilmente chi l'ha uccisa sapeva che l'avrebbe trovata in casa e, dopo essersi fatto aprire la porta, le ha scaricato addosso l'intero caricatore. A nulla sono serviti i soccorsi dell'ambulanza accorsa sul posto dopo che i vicini di casa hanno udito gli spari e chiamato i carabinieri. Anche Maria, scarcerata da quattro giorni, scontava una pena ai domiciliari dopo che il primo ottobre scorso è stata arrestata insieme al convivente con 300 grammi di cocaina a seguito di un normale controllo di polizia a Rapallo, e nell'abitazione di Redecesio.
Nessun altro precedente lascia pensare che l'omicidio possa essere maturato a causa dell'attività professionale della donna. Al contrario gli investigatori indagano fra le conoscenze del convivente. L'uomo, con una lunga lista di precedenti, è considerato dagli investigatori un delinquente di media grandezza, un intermediario dedito al traffico e allo spaccio di cocaina probabilmente collegato anche con ambienti criminosi dell'Est europeo.

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