E' stato ucciso nel sud della Germania Bruno, l'orso al quale le autorità della Baviera davano la caccia da settimane. Non si conoscono ancora i dettagli dell'abbattimento, ma il funzionario del governo regionale bavarese, Manfred Woefl, ha annunciato: "Gli hanno sparato. E' morto", rimandando ad ulteriori chiarimenti sull'uccisione dell'orso bruno, all'anagrafe "Jj1".
Ci avevano provato con gigantesche trappole usando esche animali. Nulla. Hanno anche tentato di spingerlo nella "natìa" Italia con cani e guardie forestali, ma lui si è dileguato tra gli alberi. Alla fine hanno anche provato ad adescarlo con un'orsa in calore. Peccato che lui fosse troppo giovane per cadere nel lussurioso trabocchetto. Il cucciolo Bruno, un esemplare di orso sloveno di circa due anni, è stato abbattuto all'alba da un gruppo di cacciatori.
Due settimane di inseguimenti infruttuosi, poi sabato scorso le autorità avevano dato luce verde per l'uccisione del plantigrado, che aveva abbandonato il Parco dell'Adamella, nel Trentino, e che nei suoi vagabondaggi in Baviera e nel vicino Tirolo aveva ucciso numerose pecore, avvicinandosi anche senza alcun timore alle abitazioni.
"Bruno" non era italiano di nascita. Faceva parte di un gruppo di venti cuccioli avuti da Jurka e Joze, coppia di orsi sloveni (di qui la denominazione anagrafica ufficiale di "Jj1") e importati per ripopolare le montagne del Trentino. Ma gli italiani avevano preso a cuore la sua storia e in fondo, speravano di poterlo vedere ritornare sulle nostre montagne. Certo, anche ai nostri allevatori non faceva piacere vedersi abbattere il gregge. Difficilmente avrebbero però dato il permesso di uccidere Bruno. Ora ci sarà la bagarre tra gli ambientalisti e quelli che giustificano l'abbattimento dietro un presunto pericolo anche per l'uomo.
Il cucciolo Bruno, però, impersonava anche la voglia di fuga che è insita in un angolo di ogni uomo. E non è difficile pensare che in fondo in fondo molti facevano il tifo per quel grosso peloso animale. Non sarà ricordato con un lutto al braccio della nostra nazionale di calcio, ma non per questo il "piccolo" Bruno sarà dimenticato facilmente.
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