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MONDIALI SUDAFRICA 2010

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    00 25/11/2007 02:03
    Mondiali 2010: finale l'11 luglio
    (ANSA)-DURBAN (SUDAFRICA),24 NOV -La finale dei Mondiali di calcio 2010 si giochera' l'11 luglio a Johannesburg. Le semifinali a Citta' del Capo e Durban il 6 e 7/7. Lo hanno confermato oggi gli organizzatori a Durban, dove domani si terra' il sorteggio.
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    00 25/11/2007 19:29
    Qualificazioni Mondiali Sud Africa 2010: Italia con Bulgaria e Irlanda
    L’Italia si è appena qualificata per l’Europeo 2008, ma parte già oggi formalmente la corsa per il Mondiale del 2010 in Sud Africa. E’ appena terminato il sorteggio di Durban con i 9 gruppi. Gli azzurri, teste di serie e campioni in carica, sono stati inseriti nel Gruppo 8 con avversari piuttosto abbordabili: Bulgaria, Repubblica d’Irlanda, Cipro, Georgia, Montenegro.

    La Uefa porterà alla Fase Finale del Mondiale 13 rappresentanti sulle 32 partecipanti totali, vale a dire la prima classificata di ognuno dei 9 Gironi più le vincenti dei 4 spareggi fra le migliori seconde.

    Eccovi il quadro completo tutti i gruppi.

    Gruppo 1: Portogallo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Albania, Malta


    Gruppo 2: Grecia, Israele, Svizzera, Moldavia, Lettonia, Lussemburgo


    Gruppo 3: Repubblica Ceca, Polonia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Slovenia, San Marino


    Gruppo 4: Germania, Russia, Finlandia, Galles, Azerbaijan, Liechtenstein


    Gruppo 5: Spagna, Turchia, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Armenia, Estonia


    Gruppo 6: Crozia, Inghilterra, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan, Andorra


    Gruppo 7: Francia, Romania, Serbia, Lituania, Austria, Isole Far Oer


    Gruppo 8: Italia, Bulgaria, Repubblica d’Irlanda, Cipro, Georgia, Montenegro


    Gruppo 9: Olanda, Scozia, Norvegia, Macedonia, Islanda


    calcioblog
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    00 27/11/2007 00:50
    Sudafrica 2010/ Per i bookmakers ha già vinto il Brasile. Italia indietro
    Dici Mondiale e dici Brasile. Alla rassegna di Sudafrica 2010 mancano ancora - ad occhio e croce - poco meno di tre anni (il fischio d'inizio sarà dato l'11 giugno, finalissima un mese dopo) eppure per i bookmakers l'Appuntamento - con la A maiuscola - è già arrivato. In che modo? Grazie alle quote di Unibet, primo indicatore degli equilibri che verranno. Il favorito è - manco a dirlo - il Brasile di Kakà, prossimo Pallone d'Oro, dato a 5. Da San Paolo a Rio fino a Brasilia avranno iniziato a fare gli scongiuri, visto che il pronostico in Germania l'anno scorso non è stato rispettato. (I carioca forti dei magnifici quattro come erano stati ribattezzati Kakà, Ronaldo, Adriano e Ronaldinho vennero eliminati dalla Francia di Zidane). Alle spalle dei ragazzi di Dunga, con la quota di 7, ecco l'Argentina di Lionel Messi. Squadra giovane, ricca di talenti, l'albiceleste è candidata a ripercorrere le gesta di Maradona (vittorioso in Messico nel 1986 e finalista a Roma quattro anni più tardi).

    E i campioni del mondo in carica? La doppietta azzurra Germania-Sudafrica è 'vista' a 10. Il doppio rispetto al trionfo verdeoro. L'Italia può contare però sull'effetto D, l'effetto Donadoni come abbiamo assistito al sorteggio delle qualificazioni (sempre che il ct si guadagni il pass iridato). Attenzione quindi a darci per spacciati anche se - inevitabile - sarà necessario dopo gli Europei in Auastria e Svizzera del prossimo giugno un deciso cambio generazionale. Più indietro la Germania di Joachim Low (quota a 11) e la Spagna, nazionali in crescita come si è visto nelle partite per Euro 2008.

    La rincorsa - alla quinta stella - inizierà così da agosto (i calendari saranno decisi a gennaio), ma per l'Italia non centrare il pass per difendere il titolo scatenerebbe una crisi federale senza preceenti. Gli avversari infatti (Bulgaria, Cipro, Montenegro, Georgia, Eire) sono più che alla portata e la battuta di Mazzone, decano degli allenatori "ci manca solo il Roccacannuccia" spiega il concetto.

    Bulgaria: il ricordo ci porta subito ad Usa '94. Semifinale con gli azzurri. Allora la splendida doppietta di Roberto Baggio ci portò dritti dritti alla finalissima di Pasadena (purtroppo poi amara visto il ko ai rigori contro il Brasile), inutile il gol di Stoichkov, forse il talento più importante della storia del calcio bulgaro. Il giovane più interessante della formazione di ct Penev è senza dubbio Valeri Bojinov ora al Manchester City vecchia conoscenza di Lecce, Fiorentina e Juventus. Attenzione anche ai due Petrov, colonne del centrocampo e all'attaccante Berbatov. L'ultimo precedente è del 22 maggio 2004, Europei in Portogallo con una grande prova di Cassano. E' al 18esimo posto del ranking Fifa.

    Cipro: Cinque vittorie e un pareggio (1-1 nel 1983). E' questo il bilancio azzurro con la formazione del ct Anastasiades. L'ultima gara risale al 1991 (2-0 il 21 di dicembre), il 65esimo posto nella classifica vale più di ogni altra garanzia.

    Montenegro: Dejan Savicevic, basta la parola. Il Genio milanista ha fatto carriera diventando il presidente della giovane federazione dopo la scissione con la Serbia. Il nome più importante è sicuramente quello di Mirko Vucinic ora punto di forza dell'attacco della Roma e con una ottima esperienza al Lecce. Non ci sono precedenti e il 172esimo posto nel ranking Fifa non vale per la poca esperienza della nazionale.

    Georgia: La sfida con la nazionale di ct Toppmoeller (tedesco con esperienze al Bayer Leverkusen e all'Amburgo) sta diventando ormai un classico. L'abbiamo affrontata anche nelle qualificazioni a Eueo 2008 (ultimo match 2-0 per gli azzurri il 13 ottobre); lo sa bene il difensore del Milan Kakha Kaladze, vera e propria stella del calcio georgiano. Il livello della squadra resta in ogni caso modesto come conferma il 77esimo posto nella classifica internazionale.

    Eire: Due i precedenti ai mondiali, con un bilancio in parità. Nel 1990 decise un gol di Schillaci che ci valse la qualificazione alle semifinali (partita persa poi ai rigori contro l'Argentina di Maradona); nel 1994 rivincita 'verde' per 1-0 all'esordio del mondiale americano. Oggi la stella è Keane (con una parentesi poco fortunata all'Inter), da seguire anche O'Shea a centrocampo. L'Irlanda non ha ancora il ct. L'ultimo precedente - in amichevole - è dell'agosto del 2005 con la nostra vittoria per 2-1. E' al 35esimo posto del ranking Fifa.

    Andrea Pressenda

    fonte
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    00 21/12/2007 00:58
    Mondiali 2010: "Giappone nei top 3"
    (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Il Giappone punta almeno al terzo posto ai Mondiali 2010. Non nasconde i suoi obiettivi il neo-ct dei nipponici, Takeshi Okada. 'Vogliamo diventare la nazionale asiatica di maggior successo - ha detto Okada, come riporta il sito della Fifa -. Nel 2002, la Corea del Sud ha ottenuto il quarto posto. Noi possiamo fare anche meglio'. Okada, che ha preso il posto del serbo Ivica Osim, colpito da infarto, ha spiegato la sua filosofia di gioco: 'fare meno errori e piu' passaggi possibile'.







    "Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza." (Ayrton Senna)

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    00 24/01/2008 12:52
    Mondiale 2010 a rischio. In Sudafrica grossa crisi energetica
    Il Sud Africa è attraversato da una grossa crisi energetica che mette a serio rischio l'organizzazione dei Mondiali del 2010. Lo annuncia l'ente del turismo sudafricano (Satsa), preoccupato per i continui blackout che sempre più spesso colpiscono il paese. La compagnia elettrica di stato Eskom, infatti, non riesce a sopperire alla richiesta di energia. "Gli stadi potranno anche essere dotati di potenti generatori per consentire la trasmissione delle partite in tutto il mondo - ha spiegato il direttore dell'ente del turismo, Michael Tatalias -, ma la gente verrà in Sud Africa per vedere gli incontri sapendo che quando tornerà in albergo molto probabilmente non ci sarà corrente? Questo significa niente pasti caldi, niente biancheria pulita e niente luce".

    www.calciomercato.com







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    00 09/03/2008 10:51
    CALCIO: FIFA, COREA NORD-COREA SUD SI GIOCA A SHANGHAI
    Zurigo, 7 mar. - (Adnkronos/Dpa) - La sfida tra Corea del Sud e Corea del Nord, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2010, si giochera' a Shanghai il 26 marzo. Lo ha annunciato la Fifa, precisando che la sede e' stata scelta di comune accordo dalle due federazioni asiatiche. Secondo il calendario, la selezione di Pyongyang giochera' in casa. Se la gara fosse stata disputata in Corea del Nord, non sarebbe stata consentita l'esecuzione dell'inno della Nazionale ospite e non sarebbe stata ammessa nemmeno la bandiera sudcoreana.

    [Modificato da speedy13 09/03/2008 10:51]







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    00 12/03/2008 12:03
    Mondiali 2010 Il Lesotho giocherà le qualificazioni all'estero
    Il Lesotho disputerà tre partite di qualficazione ai prossimi Mondiali del 2010 nella vicina Sudafrica, paese che ospiterà la manifestazione. Il trasferimento in quanto l'unico grande stadio del paese è con i lavori in coro.

    Queste le gare: Lesotho-Ghana (8 giugno), Lesotho-Libia (15 giugno) e Lesotho-Gabon (7 settembre).

    calciomercato
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    00 11/07/2008 17:18
    Mondiali 2010: la Fifa ammette le vuvuzelas
    (AGM-DS) - 11/07/2008 14.23.26 - (AGM-DS) - Milano, 11 luglio - Altro che globalizzazione, durante i Mondiali in Sudafrica verranno rispettate tutte le usanze locali. I tifosi sudafricani possono, quindi, stare tranquilli: in occasione dei Mondiali 2010 potranno festeggiare a suon di vuvuzelas, lo strumento a fiato etnico molto diffuso tra i supporter del paese che ospitera` la prossima Coppa del Mondo. Lo ha confermato oggi la Fifa, che ha dato il suo benestare all`uso delle trombette colorate dopo che gli organizzatori sono riusciti a convincere il massimo organo calcistico che le vuvuzelas sono strumenti indispensabili per vivere un`autentica esperienza nel calcio sudafricano.

    In precedenza la Fifa aveva espresso qualche dubbio sull`utilizzo degli strumenti, che avrebbero potuto essere usati come un`arma da parte degli hooligans. Le vuvuzelas, simili a trombette colorate, sono strumenti etnici originari del Corno d`Africa, dove erano utilizzati per segnalare l`inizio di una cerimonia o di una battaglia. Emettono un suono simile al barrito di un elefante.


    (R. Datasport, DTS)







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    00 11/07/2008 18:34
    Mondiali in Sudafrica in pericolo? Blatter avrebbe già svelato due opzioni di "ripiego"...
    La notizia è comparsa oggi sui maggiori quotidiani inglesi e fa il paio con le prime avvisaglie riscontrate qualche settimane fa dagli addetti ai lavori sudafricani.

    Il mondiale di calcio previsto tra due stagioni nello stato africano sembrerebbe infatti in pericolo. "C’e’ ancora da fare - aveva dichiarato qualche giorno fa Jerome Valcke, segretario generale della Fifa - ma tutto deve essere pronto e certamente lo sara’ per l'inizio dei Mondiali del 2010”.

    Il condizionale è dovuto al fatto che proprio secondo la stampa inglese negli ultimi giorni Sepp Blatter avrebbe già messo in preallarme due nazioni per l'eventuale sostituzione del Sudafrica. "Cambiare sede - ha detto il capo organizzatore Danny Jordaan - potrebbe avvenire solo in caso di disastro naturale", anche se come detto le indiscrezioni parlerebbero di contatti già avviati da Blatter che, nella giornata di ieri, avrebbe rivelato ben tre sedi come possibile ripiego in caso di "fallimento" sudafricano.

    Una potrebbe essere quella statunitense, sempre per via della volontà dell'alternanza tra i continenti desiderata dal massimo organismo internazionale del calcio, l'altra (sempre stando a quanto rivelato dalla stampa anglosassone) potrebbe essere proprio l'Inghilterra. Di sicuro bisognerà capire presto se il Sudafrica riuscirà a garantire stadi efficienti ed infrastrutture sufficienti, altrimenti il cambio sarebbe inevitabile...

    http://www.goal.com







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    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 03/04/2009 00:01
    Keane riprende Iaquinta
    Italia bloccata dal Trap


    L'Irlanda trova il pareggio a due minuti dal 90'. Azzurri costretti a giocare in dieci quasi tutta la partita per il rosso a Pazzini dopo 3'. Il San Nicola fischia Lippi ed è pieno di striscioni per Cassano. Azzurri a 14 punti: +2 sulla nazionale di Trapattoni



    BARI, 1 aprile 2009 - Per prenotare il viaggio per il Sud Africa, inteso come Mondiale, bisognerà aspettare ancora un po'. Al 43' della ripresa stasera sembrava vicino, a portata di mano e quasi a prova di harakiri nel prosieguo del raggruppamento. Nonostante un uomo in meno (espulso Pazzini) per 87'. L’Italia era avanti 1-0 sull’Irlanda. Gol di Iaquinta. E invece nel finale è arrivato il pari, inatteso, di Keane, e nel recupero gli azzurri hanno rischiato persino di combinare la frittata con una sconfitta. Trapattoni allunga la serie positiva di risultati con Lippi, e porta a casa il punticino che voleva. L’Italia resta con due punti di vantaggio sui verdi, ma si vede sfuggire in extremis l’occasione di chiudere i conti-qualificazione. In una Bari che stavolta, all’ottava uscita azzurra, non è stata sinonimo di vittoria, ma che ha sostenuto l’Italia e fischiato Lippi per la mancata convocazione di Cassano.

    PAZZINI FUORI - Dopo 3' cambia già tutto. Pazzini colpisce O’Shea, difensore del Manchester United, con un gomito alto. Non c’è violenza, ma arriva il cartellino rosso troppo severo dell’arbitro Stark. Il debutto dal 1' dell’attaccante della Samp già finito, nel modo peggiore.

    IAQUINTA GOL - L’Italia si riorganizza con un 4-4-1-1 d’emergenza, con Pirlo e De Rossi centrali bassi e Pepe e Brighi esterni alti di centrocampo a sostegno di Iaquinta, altrimenti isolato. E all'11' gli azzurri passano. Grosso se ne va sulla sinistra, il suo cross trova puntuale il sinistro di Iaquinta a centroarea. Gol. Italia avanti. Seconda rete di Iaquinta in Nazionale, dopo quella segnata al Ghana al Mondiale tedesco.

    IRLANDA INCONCLUDENTE - Poi Grosso prova il bis: cross calibrato da sinistra, Given imperfetto nell’uscita, Pepe conclude appena a lato, la palla sfila vicina al secondo palo. Se Pirlo è la fonte del gioco azzurro, Grosso si dimostra una minaccia costante negli inserimenti sulla fascia mancina. Per il resto l’Italia tiene botta. L’Irlanda attacca in forze - Trap ha inserito un terzo attaccante per sfruttare la superiorità numerica - ma oltre a un gran movimento, e a una serie infinita di angoli non riesce ad andare, complice la puntualità di Chiellini e Cannavaro negli interventi difensivi. Il più pericoloso dei verdi è l’esterno mancino Hunt, che sul finire del primo tempo cerca un gol dalla distanza da raccontare ai nipotini, Buffon risponde da fenomeno. Incomincia a piovere forte. E scrosciano pure gli applausi del San Nicola all’intervallo. Italia con un uomo in meno e un gol in più.

    LIPPI CAMBIA - Gli azzurri rientrano con Palombo al posto di Pirlo. E con Pepe e Brighi che si sono scambiati le fasce. Poi esce Pepe, dentro Dossena. Due cambi alla Trapattoni. Che sposta Stephen Hunt a destra, per tenere basso Grosso. Proprio Hunt chiede invano un rigore su un’uscita di Buffon. La partita si trascina su ritmi stanchi. L’Italia accusa un po' la fatica dell’inferiorità numerica e non può fare di più, l’Irlanda attacca a testa bassa, ma non riesce a collezionare che mischie rugbistiche. Nel finale, poi, quando Kilbane trova un bel sinistro incrociato, ci pensa il solito Buffon a salvare il risultato.

    BEFFA KEANE - Sembra fatta. E invece al 43' Keane, l’ex Inter, fino a quel momento invisibile, approfitta di una sponda aerea e sottomisura trova il gol dell’1-1 che agli ospiti va benone. L’Irlanda nel recupero sfiora addirittura il 2-1. Sarebbe stato troppo. Tutto rinviato alle prossime 4 partite di qualificazione.
    Riccardo Pratesi

    Fonte: gazzetta


    ---------------------------



    Quando Lippi fa il Trap
    E Trapattoni va all'attacco


    Al San Nicola primo round del duello titanico tra i due grandi tecnici. L'espulsione di Pazzini costringe il c.t. azzurro a scelte per lui insolite, mentre la guida dell'Irlanda osa per recuperare. In mezzo, il pubblico di Bari è "arbitro" entusiasta e caloroso



    BARI, 2 aprile 2009 - E’ stato il primo atto di un duello tra titani del calcio italiano. Lippi contro Trapattoni a Bari, poi ci sarà Trapattoni contro Lippi in terra d’Irlanda. In palio c’erano tre punti di giornata, sullo sfondo l’obiettivo più importante, il Mondiale in Sud Africa. L’Italia di Lippi aveva sulla racchetta, pardon sul piede, quasi un match point, l’Irlanda cercava di prolungare la partita. E’ andata bene ai verdi del Trap, ma gli azzurri di Lippi restano avanti nel girone, e per quello che si è visto in 10 contro 11, il loro vantaggio è forse anche più ampio.

    SCHERMAGLIE - Quelle della vigilia. Tra l’attuale c.t. dell’Italia e il suo predecessore (in occasione del primo mandato). Trapattoni, che con Lippi vanta precedenti invidiabili e rarissimi (7 vittorie e 4 pareggi, con quello di stasera, in 13 sfide, le altre 12 di campionato), aveva dichiarato: "Cassano è da Nazionale". E aveva tirato fuori la storia di Davide e Golia per introdurre il confronto tra la sua Irlanda e l’Italia. Lippi si era limitato a rispondere che il Trap con la sua esperienza sa come motivare i suoi giocatori.

    LA GARA - Poi la partita. Con il regalo arbitrale a Trapattoni sotto forma di espulsione di Pazzini ("una grandissima ingiustizia", commenterà poi Lippi in conferenza stampa), e il regalo di Iaquinta a Lippi, sotto forma di rete pesante segnata da uno che nessuno ipotizzava in campo e che invece il c.t. aveva preferito ad un concorrente con un appeal maggiore: Giuseppe Rossi. Iaquinta che contro il Montenegro aveva stentato e si era pure fatto (un po’) male, e che era stato superato nella gerarchia da centravanti da un altro giovane rampante, Pazzini appunto, altra scommessa vinta da Lippi (lui convocato e persino goleador, il suo compagno in blucerchiato Cassano invece a casa) dopo la partita di Podgorica. Iaquinta segna dunque l’1-0 di Lippi al Trap. E all’intervallo l’Italia del Marcello nazionale esce tra gli applausi del San Nicola, che però al tecnico viareggino riserva solo fischi pro Cassano.

    IL RIBALTONE - Poi nella ripresa Lippi fa un paio di inusuali cambi "alla Trap": fuori Pirlo (decisivo da trequartista, altra trovata del c.t. in Montenegro, bene contro l’Irlanda nei primi 45’) e dentro Palombo. Poi fuori Pepe e dentro Dossena. Non funziona granché perché ora l'Italia fatica a ripartire, ma comunque gli azzurri rischiano pochissimo. Dell’inferiorità numerica ci si accorge appena. Nel frattempo Trapattoni ha inserito una terza punta - un ribaltone dei ruoli storici tra due tecnici vincenti come pochi altri, ma con stili differenti di gioco - ma il suo attacco proprio non riesce a sfondare. All’87’ il copione sembra scritto: Italia con il biglietto per il Sud Africa solo da ritirare. Il Mondiale 2010 che sembra dietro l’angolo. E invece il Trap - salutato con calore, lui sì, dal pubblico di Bari, che poi ringrazierà - ritrova il sorriso in extremis perchè Keane mette dentro l’1-1, che porta il tecnico milanese ad affermare a fine gara: "La qualificazione è ancora lontana, ma possiamo giocarcela". Perchè questo pareggio vale come una battaglia vinta, anche se la guerra sportiva, tra titani, è ancora lunga, e Lippi resta favorito. Perchè ha la squadra più forte e due punti di vantaggio.
    Riccardo Pratesi

    Fonte: gazzetta


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    00 04/04/2009 01:48
    bene iaquinta

    cannavaro hai dato il meglio,ora levati grazie!
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    00 26/08/2009 18:07
    Europa - Germania e Francia, missione compiuta

    Successi esterni per tedeschi e francesi nelle qualificazioni europee: la squadra di Loew si impone 2-0 in Azerbaijan, mentre i Bleus ottengono 3 punti con l'1-0 nelle Isole Far Oer.



    Berti Vogts non riesce a fare lo sgambetto alla Germania, che batte 2-0 a Baku l'Azerbaijan guidato dal tecnico tedesco e sale a +4 nei confronti della Russia nel Gruppo 4 delle qualificazioni mondiali.

    La Mannschaft di Loew parte con un 4-4-2 classico, con la coppia avanzataq "tutta Bayern" formata da Mario Gomez e Miroslav Klose. Il gol che spacca la partita, però, porta la firma di un altro fuoriclasse bavarese, Bastian Schweinsteiger, che al 12' non lascia scampo a Veliyev concludendo un'azione ben avviata da Trochowski.

    "Schweini" apre anche la manovra che porta al 2-0 del 54'. Suo il passaggio per Gomez, che riceve spalle alla porta e inventa l'assist per il colpo di testa vincente di Klose, subito in gol dopo aver saltato l'esordio in Bundesliga a causa di un fastidio a una caviglia.

    Vittoria esterna anche per la Francia, che però si conferma un po' impacciata nel successo 1-0 sul campo delle Isole Far Oer. I Galletti salgono a quota 13 nella classifica del Gruppo 7 e inseguono ancora la Serbia, capolista con 18 punti.

    La selezione di Domenech nel primo tempo si affida ai tentativi di Gourcuff, ma riesce a sbloccare il risultato solo al 42' con il primo gol in nazionale di André-Pierre Gignac, una cocnlusione precisa su assist di Malouda.

    In avvio di ripresa Gallas colpisce un palo su azione d'angolo, ma il risultato rimane in bilico, così Domenech nel finale si affida a Franck Ribery (fuori da un mese per infortunio). L'ingresso del fuoriclasse transalpino regala una nuova imprevedibilità alla Francia che in 25 minuti costruisce svariate occasioni per raddoppuiare, ma alla fine rischia anche la beffa su un tiro di Borg... Il triplice fischio finale regala un sospitro di sollievo e 3 punti fondamentali alla Francia, che però a inizio settembre contro Romania e Serbia non potrà assolutamente sbagliare.

    Negli altri incontri della serata, validi per staccare il biglietto per Sudafrica 2010, da segnalare la netta vittoria della Norvegia, che nel match del Gruppo 9 supera 4-0 la Scozia. Ad aprire le marcature al 36' è il romanista Riise, cui segono la doppietta di Gamst Pedersen e il gol di Huseklepp. Con questo successo gli scandinavi tornano in corsa per il secondo posto, salendo a 6 punti, uno solo in meno degli scozzesi, che con 7 punti sono secondi a pari merito con la Macedonia, in un girone che vede la schiacciante supremazia dell'Olanda, già qualificata dall'alto dei suoi 21 punti.

    Nel gruppo 6, la Croazia vince in trasferta sulla Bielorussia per 3-1. Doppietta di Olic e gol di Eduardo Da Silva, cui i padroni di casa rispondono con la rete di Verkhotsov, per un successo che permette ai croati di salire al secondo posto, con 14 punti, 3 in più dell'Ucraina, che ha però una partita in meno.

    Netta vittoria infine della Slovenia contro San Marino, un 5-0 senza troppi affanni che proietta gli sloveni al terzo posto del Gruppo 3, quello più incerto ed equilbrato, con Slovacchia a guidare con 15 punti, e Irlanda del Nord, Polonia e per l'appunto Slovenia sognano un viaggio in Sudafrica, approfittando della crisi della Repubblica Ceca che al momento è penultima con 8 punti in 6 partite. Fonte
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    00 20/11/2009 22:46
    Francia-Irlanda non si rigioca
    Henry: "Sarebbe stato giusto"

    La Fifa respinge la richiesta irlandese di rigiocare il match di qualificazione mondiale e il giocatore francese, protagonista del contestato episodio sembra rammaricarsi: "Sarebbe stata la soluzione più giusta"

    LONDRA, 20 novembre 2009 - Giovanni Trapattoni non aveva dubbi: l'Irlanda deve mettersi il cuore in pace. La Fifa ha infatti respinto la richiesta della Federcalcio irlandese di far ripetere la sfida di mercoledì contro la Francia. In una nota pubblicata sul proprio sito, la Fifa spiega che "il risultato dell'incontro non può essere cambiato e il match non può essere ripetuto. Come è chiaramente citato nelle regole del calcio, durante le partite, le decisioni sono prese dall'arbitro e queste decisioni sono definitive". Insomma, il gesto di Thierry Henry fa parte degli incidenti di percorso del gioco del calcio. Curiosa tempistica, poi, per la diffusione di un comunicato dell'attaccante francese che, dopo la decisione Fifa, a Sky Sports News ha mandato la sua riiflessione: "Rigiocare la partita sarebbe stata la soluzione più equa, ma non è una decisione su cui ho alcun potere". "Ovviamente sono imbarazzato per il modo in cui abbiamo vinto e mi spiace davvero per gli irlandesi che avrebbero meritato di essere in Sudafrica", ha scritto in inglese. "Ma non sono un truffatore e non lo sono mai stato. È stata una reazione istintiva, la palla è arrivata velocissima in un'area di rigore affollatissima. Tra l'altro non ho mai negato di aver controllato la palla con la mano. L'ho detto ai giocatori irlandesi, all'arbitro e ai giornalisti dopo la partita".

    FIFA COI PIEDI DI PIOMBO — La Fifa avanza coi piedi di piombo sulle eventuali conseguenze per arbitro e giocatore. "L'operato dell'arbitro verrà esaminato dalla commissione arbitri, ma si tratta di una procedura normalissima, che riguarda qualsiasi direttore di gara. È estremamente prematuro fare pronostici su una eventuale sanzione", ha comunicato la federcalcio mondiale. Per quanto riguarda una possibile sanzione ai danni di Thierry Henry, la posizione è la stessa: "La commissione disciplinare è un organo indipendente. Deciderà se interessarsi al caso o meno. Comunque esiste la possibilità di sanzionare un giocatore per comportamento antisportivo sulla base di immagini video". Al Mondiale 1994, per esempio, Tassotti subì una lunga squalifica per una gomitata allo spagnolo Luis Enrique sfuggita all'arbitro. E anche Materazzi venne squalificato dalla Fifa per aver provocato Zidane durante la finale del Mondiale 2006.

    SOCCORSO WENGER — A parziale discolpa di Henry, però, si sono pronunciati diversi amici. Arsen Wenger, allenatore di Titì all'Arsenal, ha detto che il capitano dei Bleus va capito: tale era la pressione per la qualificazione mondiale della Francia e la posta in gioco, che l’attaccante non avrebbe potuto fare diversamente (leggi, ammettere subito, davanti all’arbitro, di aver toccato la palla con la mano e far così annullare il gol).

    COLPA DELL’ARBITRO — Non solo. Stando a quanto raccontato dal tecnico alsaziano alla tv francese TF1, e ripreso poi dal Daily Mirror, Henry si sarebbe assunto la responsabilità del suo “colpo di mano”, anche se sarebbe stato lo stesso Wenger a convincerlo a farlo, precipitandosi negli spogliatoi subito dopo il fischio finale. “Avrebbe dovuto ammetterlo subito, ma non l’ha fatto, lo sappiamo, con la pressione che c’era e la posta in gioco. Comunque, se fossimo stati dall’altra parte, il gol segnato sarebbe stato davvero difficile da accettare. Certo, avremmo preferito qualificarci in un altro modo e non già dalla porta di servizio, come il Portogallo”.

    QUALIFICATI DALLA PORTA DI SERVIZIO — Ma per l’allenatore dell’Arsenal il vero responsabile di tutto questo pasticcio sarebbe l’arbitro. Da qui, la sua richiesta di introdurre la moviola in campo: un accorgimento che avrebbe permesso di stabilire la verità in un nanosecondo. “Tutto lo stadio ha visto il colpo di mano – ha ammesso Wenger – ma non l’arbitro. Dopo la partita, ho parlato con Titì e lui sapeva di aver fatto una cosa scorretta, ma toccava al direttore di gara fermare il gioco non certo a lui. In pratica, ci siamo qualificati grazie ad un errore dell’arbitro e alla forza di un colpo di polso, ma anche per la goffaggine irlandese sul nostro gol”.

    BECKHAM LO DIFENDE — Anche David Beckham si schiera al fianco di Henry: "Thierry non è un imbroglione. Lo conosco come giocatore e persona, non penso volesse ingannare qualcuno. È un vero peccato vedere uscire l'Irlanda, perché ha una grandissima tifoseria, ma sono cose che capitano nel calcio". Alla domanda su come si sarebbe comportato se si fosse trovato al posto Henry, il nazionale inglese non si è sbilanciato: "Chi può saperlo? Stai giocando lo spareggio mondiale, non sai quello che succede. Ho giocato grandi partite e ho fatto cose che, guardando indietro, ho capito che erano sbagliate".

    HENRY PRIMA SI SCUSA E POI SI DIFENDE — Quanto a Henry, il giocatore ha affidato alla sua pagina di Twitter le ritardate scuse, spiegando: “Io non sono l’arbitro. Ma se ho ferito qualcuno, mi dispiace”. Parole che farebbero, però, un po’ a pugni con quelle pronunciate appena la sera prima. Leggere per credere: “Non mentirò, c’è stato il tocco, la palla mi è venuta addosso e io ho continuato a giocare, l’arbitro non ha fischiato e noi abbiamo segnato. Ovviamente, avrei preferito che le cose fossero andate in maniera diversa, ma è stata colpa dell’arbitro e non credo affatto che la nostra qualificazione sia rubata. Del resto, io persi una finale di FA Cup nel 2001 con l’Arsenal perché il difensore del Liverpool Stephane Henchoz prese la palla con la mano sulla linea di porta, negandoci il gol”. Come dire, chi la fa, l’aspetti.

    LA FRANCIA GUADAGNA OLTRE 1 MILIARDO — Intanto, secondo gli economisti intervistati dal Sun, la mancata qualificazione dell’Irlanda costerà alla terra di smeraldo una perdita di oltre 110 milioni di euro, mentre, per contro, nelle casse francesi la partecipazione ai Mondiali in Sudafrica porterà più di 1,1 miliardi di euro.

    Simona Marchetti

    Fonte: gazzetta


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    binariomorto
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    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 11/07/2010 23:44
    Spagna campione del mondo
    Storica prima volta: decide Iniesta

    La nazionale di Del Bosque batte 1-0 l'Olanda a Johannesburg e conquista la Coppa, impresa che non le era mai riuscita in passato. Nel secondo supplementare, dopo l'espulsione di Heitinga arriva il gol del centrocampista del Barça al 116', a lungo contestato dagli oranje

    JOHANNESBURG (Sudafrica), 11 luglio 2010 - Campeones. La Spagna è campione del mondo. Grazie ad una rete di Iniesta, che al 116’ trafigge un’Olanda insolitamente sprecona al termine di una partita dura, in qualche circostanza cattiva, col cuore in gola, non bellissima, ma piena di occasioni, nonostante il risultato striminzito. La squadra di Del Bosque firma così una clamorosa doppietta: Europeo più Mondiale, come in passato avevano saputo fare solo Germania e Francia (i trasalpini a rovescio, però, vincendo prima il Mondiale). L’Olanda non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di magnifica perdente: Robben, il più pericoloso dei suoi, avrà però gli incubi per parecchi giorni dopo aver sprecato l’inverosimile solo davanti ad un favoloso Casillas.

    EQULIIBRIO — La partita è stata tosta dall’inizio, equilibrata, ed è diventata vibrante con il passare dei minuti, quando la stanchezza ha aperto gli spazi e le difese. Allora le occasioni sono arrivate. Tante, ma non concretizzate. All’undicesimo cartellino giallo (poi ne sono arrivati altri tre) è uscito dal taschino dell’arbitro inglese Webb anche quello rosso, ad Heitinga. Che può aver fatto la differenza.

    PARTENZA SPAGNA — La Roja parte al galoppo. Spingendo forte sulla destra, con Sergio Ramos, che quando può scatenare la progressione fa paura. E va vicino al gol due volte: prima di testa (bravo Stekelenburg), poi con un tiro-cross che Heitinga chiude in angolo davanti alla porta vuota. La Spagna continua a spingere, vede le crepe che si aprono in mezzo alla difesa arancione che si apre ad ogni affondo. Vulnerabile da non crederci. E così è Villa a provarci con un sinistro al volo che colpisce l’esterno della rete e fa gridare al gol la ridotta porzione di stadio che tifa per gli spagnoli. Il primo quarto d’ora è tutto Spagna, dunque, che però, come spesso le accade, non concretizza quanto creato.

    L’OLANDA SI RIALZA — Dopo aver resistito in apnea, l’Olanda infatti riemerge da sott’acqua. Solida nel mezzo, cattiva quando occorre, e anche non occorrerebbe. Fioccano i cartellini gialli: 4 in poco più di 20’. E De Jong poi rischia il rosso per un’entrataccia su Xabi Alonso. La gara diventa muscolare, la Spagna non ha colto l’attimo. E ora regna l’equilibrio. Chiude il tempo meglio la rinfrancata squadra di Van Marwijk. Che sfiora la beffa con Heitinga, che nel restituire palla agli spagnoli "rischia" di trafiggere Casillas, che valuta male il rimbalzo. L’unica palla gol per gli oranje arriva così: è tutto dire. All’intervallo è 0-0.

    L’OCCASIONE ARANCIONE — Le squadre rientrano in campo con gli stessi 11 di partenza. E la gara stenta a decollare. Poco calcio, tanti calci. Poi Sneijder, dopo aver giocato a nascondino, si ricorda di essere il valore aggiunto dei suoi. Inventa un’apertura deliziosa, col contagiri, per Robben, che lascia di stucco la difesa spagnola, ma solo davanti a Casillas si fa ipnotizzare dal capitano spagnolo. Strepitoso. Una parata che vale un gol. E’ il 17’ del secondo tempo, spartiacque della gara.

    L’OCCASIONE ROJA — La Spagna replica con Villa, che sfiora il vantaggio dopo un erroraccio di Heitinga. La gara è bruttina, giocata soprattutto sui nervi. Dura, spigolosa. C’è anche paura, adesso, perché un errore può essere fatale. La squadra di Del Bosque va vicina all’1-0 con Sergio Ramos, il più pericoloso dei suoi, che solissimo a centroarea di testa mette alto. Non ha avuto come Robben il tempo di pensarci su, ma lo spreco è da mani nei capelli. Uno spreco per uno. E sempre 0-0. Nel finale c’è un’altra fiammata di Robben, un razzo, che scherza Puyol in velocità ma Casillas gli chiude ancora la porta. E’ il duello più bello della partita. Al 93’ è ancora 0-0. Supplementari.

    SUPPLEMENTARI — La stanchezza diventa un fattore. E rende la gara divertente. Perché le squadre si allungano, la lucidità viene meno, gli spazi si aprono. Fabregas e Mathijsen si mangiano un gol a testa nello spazio di un minuto. Poi Navas, peperino indiavolato sulla destra, colpisce l’esterno della rete. Tanti errori, ma la gara è finalmente divertente. All’inizio del secondo tempo Heitinga, pessimo, viene espulso per doppia ammonizione: secondo giallo per fallo su Iniesta. Van Bommel scala centrale. Ma non riesce a fermare Iniesta, che lanciato da Fabregas, segna il gol che vale una carriera. Proteste a non finire degli oranje, mentre il "manchego" festeggia la sua prodezza. Quella che regala alla Spagna il suo primo titolo mondiale.

    dal nostro inviato
    Riccardo Pratesi


    Fonte: gazzetta


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