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2005: la Signora dell'anno e' la Juventus

Sabato 31 Dicembre 2005

L'anno solare che si sta concludendo, per quanto riguarda la Serie A, e' targato Juventus. La squadra di Capello infatti ha conquistato lo scudetto numero 28 della sua storia nella stagione 2004-05 e ha iniziato il nuovo campionato a suon di record, staccando le rivali per il titolo 2005-06.

I torinesi sono diventati campioni d’Italia a maggio, dopo un duello con il Milan di Ancelotti. All’inizio dell’anno il primo vero tentativo di fuga della Juventus, che nel giro di due giornate (20.a e 21.a) porta il suo vantaggio sui rossoneri da +2 a +8 punti, vincendo con Brescia e Atalanta, mentre il Milan perde con Livorno e Bologna. Il vantaggio dura poco: fra la 22.a e la 25.a i milanesi vincono sempre e il 22 febbraio raggiungono i bianconeri a quota 54 punti, approfittando dei loro ko con Sampdoria e Palermo e del pari con il Messina. Da quel momento in poi le due squadre viaggiano a braccetto: fra il 26° e il 34° turno per entrambe sette vittorie, un pareggio e una sconfitta.

Si arriva cosi' allo scontro diretto dell’8 maggio a S.Siro, alla 35.a giornata, con la Signora e il Diavolo appaiati a quota 76. I capelliani, senza Ibrahimovic (squalificato con la prova tv), schierano la coppia Del Piero-Trezeguet, che al 27’ confeziona il gol scudetto: assist in rovesciata del capitano e rete di testa del francese, che si incunea nella difesa milanista e batte Dida. Finisce 1-0, con le proteste rossonere per una netta trattenuta in area di Zambrotta su Cafu. La certezza matematica dello scudetto arriva due giornate dopo: il Milan (in vista della finale di Champions League, poi persa con il Liverpool) anticipa al venerdi' e pareggia in casa con il Palermo per 3-3, la Juventus domenica 22 maggio fa 2-2 a Livorno e festeggia. Alla fine, Juventus 86 punti, Milan 79. Dopo l’estate, una Juve rinforzata da Vieira, riprende la sua marcia e, con una serie impressionante di vittorie, si candida alla conquista dell’ennesimo titolo tricolore. Per i torinesi il 2005 si chiude bene anche fuori dal campo, con l’assoluzione per Giraudo e Agricola nel processo d’appello per frode sportiva e doping.

Gli altri verdetti emessi dalla Serie A nel 2005 sono stati: la qualificazione alla Champions League (oltre che per la Juve) per Milan, Inter e Udinese (traguardo storico per i friulani), quella alla Coppa Uefa per Sampdoria, Palermo e Roma, le retrocessioni in B di Bologna (dopo lo spareggio con il Parma), Brescia e Atalanta. L’avvio della stagione 2005-06 invece vede protagoniste, all’inseguimento dei campioni d’Italia in carica, Inter, Milan e Fiorentina, mentre le sorprese sono Livorno e Chievo. Fra i marcatori lo scorso campionato ha visto il trionfo di Cristiano Lucarelli (Livorno), con 24 gol, mentre in quello attuale il duello e' fra Toni (Fiorentina) e Trezeguet (Juventus).

Le due coppe nazionali, nel 2005, sono state vinte dall’Inter di Mancini. I nerazzurri si sono aggiudicati infatti la Coppa Italia nella doppia finale con la Roma (12 e 15 giugno), vincendo per 2-0 all’Olimpico (doppietta di Adriano) e per 1-0 a S.Siro (gol di Mihajlovic), e la Supercoppa di Lega, battendo la Juventus al Delle Alpi il 20 agosto per 1-0 (gol di Veron nei supplementari, proteste bianconere per un gol annullato a Trezeguet per un fuorigioco inesistente).

Il 2005 della Serie B e' stato a dir poco tormentato. Il campo aveva emesso questi verdetti: promosse in A Genoa, Empoli e Torino, retrocesse in C1 Vicenza, Pescara, Venezia e Catanzaro. La Giustizia (sportiva e non) ha emesso altre sentenze, condannando Genoa (illecito sportivo), Torino, Perugia e Salernitana (tutte e tre per irregolarita' di bilancio) e Venezia (fallimento societario). Alla fine, Empoli, Treviso e Ascoli sono approdate in Serie A, Genoa, Perugia e Salernitana sono state retrocesse in C1 e il Venezia in C2, mentre il Torino, grazie al Lodo Petrucci, e' rimasto nella serie cadetta. Nella stagione in corso la classifica e' guidata dal sorprendente Mantova di Di Carlo, neopromosso dalla Serie C1.

Il 2005 del calcio italiano verra' ricordato anche per la frattura in atto nella Lega Calcio, fra la Serie A e la B, che si apprestano a costituire ufficialmente due entita' separate, per l’addio al calcio fra le polemiche di Collina, per anni il miglior arbitro del mondo, per l’acquisizione da parte di Mediaset (al posto della Rai) del diritto di trasmettere per prima i gol della Serie A in chiaro, per il problema stadi (vecchi, scomodi e, assai spesso, vuoti), legato alla candidatura dell’Italia a ospitare gli Europei del 2012 e, infine, per il problema del razzismo nel calcio, sollevato dalla clamorosa protesta dell’ivoriano Zoro durante Messina-Inter.


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