CAGLIARI. I suoi ragazzi sono a metà del guado. Il Porto e lo Sporting Braga non hanno fatto sconti. Eppure, Massimo Cellino trova parole di incoraggiamento per gli Allegri boys: «In questa fase della stagione è utile capire cosa significa soffrire. Nel torneo in Portogallo siamo sempre arrivati secondi sulla palla e quando la giocavamo noi abbiamo mostrato poca lucidità. Forse, un bel bagno di umiltà non ci fa male» ha detto il presidente del Cagliari. In questi giorni, le stesse parole volano anche in casa Milan, Juve e Fiorentina, bastonate da Chelsea, Amburgo e Barcellona.
Per i rossoblu la trasferta in Portogallo, con due gare ravvicinate contro team ampiamente rodati e in corsa nelle coppe europee, è stato un test impietoso. Ma, al tempo stesso, ricco di indicazioni preziose.
«Proseguiamo senza esitazioni sulla strada del lavoro. Quest'anno - ha aggiunto Cellino - mi aspetto un campionato durissimo e non potremo concederci nessuna distrazione. Il discorso vale per tutti».
- Presidente, anche i veterani hanno sofferto.
«Sì, ho visto alcuni dei miei giocatori più esperti, come Conti, Parola, Jeda e Biondini, fare fatica. Ma non dimentichiamo che il Porto va già a mille e ha giocatori valore mondiale. Ripeto, una splendida lezione che ritengo sia un importante investimento per il futuro».
- Chi le è piaciuto in questa doppia amichevole?
«I giovani. Bene Ragatzu, che sta maturando con equilibrio, e Lazzari. Poi, meritano una citazione Astori e Magliocchetti: con attaccanti del calibro di Lisandro, Hulk e Farias hanno mostrato una grande attenzione. E questo fa ben sperare per il futuro».
- Qual è il segno del bilancio portoghese?
«È positivo se si guardano queste partite per quello che sono: test difficili e impegnativi con avversari di alto calibro in un momento delicato della nostra preparazione. Poi, è ovvio che prendere sei gol in due gare non fa mai piacere. Ma ce ne dimenticheremo presto se sapremo trarne le indicazioni giuste».
«Potevamo scegliere formazioni di categorie inferiori per rodare i nostri meccanismi tattici e conoscerci meglio. Ci sarebbero state valanghe di gol ma magari qualche accorgimento da prendere per migliorarci, avrebbe potuto passare inosservato. Inoltre, noi dobbiamo lavorare a fondo per avere un gruppo di qualità che se la sa cavare sempre».
- A proposito di gol, preoccupa la condizione della difesa?
«No. Hanno segnato su calcio piazzato e col Porto, che ha giocatori fenomenali già in forma e fortissimi sulle palle alte, si è sentita anche la mancanza di Lopez (a riposo per un leggero affaticamento muscolare, ndr)».
- Presidente, i tifosi possono stare tranquilli?
«Sì. E devono pensare positivo: da adesso il loro contributo è fondamentale. Questa squadra merita fiducia e sostegno».
(05 agosto 2008)
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