00 17/10/2006 22:29
Del Neri: "Come tornare a casa"
"Questa squadra l'anno scorso ha conquistato la Uefa - spiega il nuovo tecnico del Chievo -. Ora dobbiamo riitrovare lo spirito giusto, aggressività e velocità. Ripartiamo da zero"





VERONA, 17 ottobre 2006 - "Mentalmente non mi sono mai allontanato da Verona. Per me è come ritornare a casa". Comincia così il secondo atto dell'avventura gialloblù di Gigi Del Neri, in una saletta di Veronello abbastanza fosca come l'atmosfera che si è respirato in queste settimane al Chievo. Niente entusiasmo, niente grinta, nemmeno, forse, tanta voglia. Ed è quindi soprattutto sotto il profilo psicologico che Del neri dovrà lavorare. «E' vero - aggiunge - perché questa è la stessa squadra che l'anno scorso ha conquistato la qualificazione Uefa. Non credo che la partenza di un giocatore possa aver determinato questa situazione. Se ho accettato l'invito del presidente Campedelli è innanzitutto per la stima che mi lega a lui e poi perché, a campionato iniziato, non potevo trovare soluzione migliore per tornare in pista".
In mattinata si è sentito con Bepi Pillon. "C'è una grande stima che ci lega e sappiamo entrambi che queste situazioni fanno parte del gioco. Io sono reduce da tre esperienza concluse anticipatamente anche se ritengo di non aver fatto male. Col Porto senza i nazionali avevamo battuto il Liverpool in precampionato, a Roma era una stagione di transizione dove sarebbe stato difficile far risultato e credo di aver contribuito a salvarla, mentre a Palermo non eravamo poi messi così male". Una ricetta per rilanciare il Chievo? "Ritrovare lo spirito giusto - risponde Del Neri - aggressività e velocità. Potremo perdere ancora ma ogni gara dovrà essere affrontata con la mentalità vincente che avevamo una volta e che c'era anche nella passata stagione. Si riparte da zero, io per primo, perché il passato è stato bello, sempre piacevole da ricordare, ma non conta più".


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