Con una prestazione strepitosa, la Reggina batte 1-0 i giallorossi che cedono il comando all'Inter. Decide lo splendido gol di Amoruso al 4' della ripresa. Amaranto a -7
REGGIO CALABRIA, 15 ottobre 2006 - La Reggina sale nel girone dei cinici e dal suo inferno si intravede la luce. Con un gol strepitoso di Amoruso al 4' della ripresa, dà una spallata alla Roma che cede il primo posto al'Inter (guarda la sintesi). Grande, grandissima la prestazione degli amaranto che oltre al gioco esibiscono tecnica individuale e una determinazione di rara efficacia. La penalizzazione si ridice così a -7.
TOTTI SOLITARIO - Mancini torna sulla fascia sinistra dopo un mese di assenza. Nel centrocampo a quattro, con De Rossi cerniera fra difesa e linea centrale, mentre Francesco Totti è la punta della Roma di Spalletti. E' il consueto 4-1-4-1 da trasferta, opoposto al 3-4-2-1 di Mazzarri, che nella Reggina affida ai rifinitori Amoruso e Leon le doti balistiche di Bianchi.
SOLO 30 MINUTI - Il Granillo martellato dalla pioggia non permette alla Roma di sfruttare le sue doti tecniche al cento per cento, ma la squadra di Spalletti comanda il gioco per una buona mezz'ora, anche se con un centrocampo a mezzo servizio. Pizzarro, pressato da Amerini, non illumina, mentre De Rossi è troppo arretrato per incidere sulla manovra. Nonostante tutto la Roma tiene palla e si avvicina al gol almeno in paio di occasioni. La Reggina dal canto suo si difende bene e solo dopo il 30' entra decisamente in partita con una determinazione che mette la Roma alle corde. L'unico problema degli amaranto è la concretizzazione. A centrocampo Tedesco e Amerini sono maestosi; Leon e Modesto sempre al posto giusto: sulla loro linea passa l'intero gioca dei reggini, che sfruttano soprattutto la loro fascia destra, dove Mancini quando attacca, si disinteressa della fase difensiva, lasciando vuoti preoccupanti su quel corridoio. Ma è proprio il brasiliano a fare la differenza tra i giallorossi nella ripresa.
REGGINA IMPETUOSA - La rabbia famelica della Reggina crea problemi alla Roma a tutto campo. L'agonismo impresso dagli uomini di Mazzarri fa il pari con quello tecnico della Roma, ma rispetto al primo tempo con un cinismo implacabile. I padroni di casa passano in vantaggio al 4' con un gol capolavoro di Amourso, abile nel girare al volo di destro l'assist di Tedesco, sfruttando l'errore di Chivu e Ferrari. Il gol non cambia le motivazioni degli amaranto che continuano a divorare metri e schiacciare la Roma, colpevole di ripartire con troppa lentezza, rendendo prevedibile la manovra. Spalletti cambia: Montella per Rosi, Taddei per Mancini. Il tecnico modifica anche il modulo in un 4-3-1-1, con Montella punta e Totti arretrato, mentre Taddei spinge alto sulla sinistra. Mazzarri toglie invece Amoruso per Estevez, regalando ulteriore equilibrio alla squadra. Per i giallorossi, leziosi e con le gambe dure, è notte fonda, anche perché i calabresi non abbassano il ritmo. Solo nei minuti finale, l'asse Totti-Pizarro sembra dare i suoi frutti, ma con i freschi Missiroli e Tognozzi, è invece la Reggina ad assediare la Roma, con le impetuose incursioni di Leon, autentico protagonista della gara. Finisce dopo 6' di recupero e 11 ammoniti. Per la Roma c'è tempo per tornare in testa, per la Reggina il cammino è difficile, ma se il buongiorno si vede dal mattino...
(gazzetta.it)