.vieraldo.
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Champions, lo Shakhtar punisce una brutta Roma
Alla squadra di Spalletti manca ancora un punto per la qualificazione
SHAKHTAR DONETSK-ROMA 1-0
SHAKHTAR DONETSK (4-4-2) : Shust, Srna, Chygrynskiy, Kucher, Rat, Dujlai, Tymoschuk, Fernandinho (46’ Gay), Jadson (36’ st Elano) Marica (30’ st Aghahowa), Brandao. A disp. Shuktov, Sviderskiy, Vukic, Byelik,. All. Lucescu
ROMA (4-2-3-1): Doni, Cassetti, Ferrari (24’ st Pizarro), Mexes, Panucci, De Rossi, Aquilani, Taddei, Perrotta, Mancini (33’ st Vucinic) Totti. A disp. Curci, Virga, Rosi, Okaka. All. Spalletti
Arbitro: Stark (Germania)
Marcatori: 59’ Marica
Ammoniti: Perrotta, Cassetti, Pizarr
DONETSK. Lo Shakhtar Donestsk conquista la prima vittoria in Champions League complicando un po’la corsa della Roma, costretta ad ottenere almeno un punto contro il Valencia, nell’ultimo match allo stadio Olimpico. Chi si aspettava di vedere la squadra che ha umiliato il Catania è rimasto deluso. I giallorossi hanno disputato una prova incolore, complice anche il freddo polare che ha impedito alla squadra di Spallettti di esprimere il proprio gioco. Che non fosse una serata facile lo si era capito fin dall’inizio. Chivu non ce la fa ma Spalletti recupera Panucci, e sceglie Aquilani sacrificando inizialmente Pizarro. Solito modulo 4-2-3-1 con Totti unica punta. Nello Shakhtar Donetsk pesano le assenze di Matuzalem e Hubschmann, quindi 4-4-2 con il tandem Marica e Brandao. In porta debutto europeo per il terzo portiere Shurst. Si comincia con una temperatura polare e le due squadre che si studiano per un lungo tratto. Il pallino del gioco è nelle mani dello Shakhtar, che cerca più volte di impensierire Doni, ma la manovra degli uomini di Lucescu è piuttosto elaborata e lenta. Ferrari e Mexes controllano anche se con qualche patema d’animo Brandao e Marica, mentre sul versante opposto Chygrynskiy e Kucher non fanno complimenti sulle gambe di Totti e Mancini. Al 5’ il capitano ci prova dai trenta metri su calcio piazzato, questo resterà l’unico tentativo dei giallorossi nei primi 45’ minuti. Gli ucraini si fanno vedere al 15’ con un colpo di testa di Dujlia che Doni controlla, quindi il numero uno è bravo ad opporsi ad un destro dalla distanza di Marica. L’occasione migliore per lo Shakhtar si verifica al 22’ ma Brandao devia debolmente di testa facilitando l’intervento di Doni. E la Roma? La squadra di Spalletti corre molto cercando di badare soprattutto la fase difensiva, lasciando un po’ troppo isolato Totti. E’ ovvio che sul terreno gelato le zampine vellutate dei brasiliani Taddei e Mancini non riescono a brillare. Si va così al riposo sullo zero a zero, con Perrotta che rimedia un cartellino giallo. Nella ripresa gli ucraini rientrano dagli spogliatoi con un altro spirito mostrando una grande aggressività , ed al 17’ passano in vantaggio. Cross dalla destra di Fernandinho e per Marica è un gioco da ragazzi superare con un colpo di testa Doni. Nella circostanza la difesa giallorossa ha lasciato molto a desiderare sbagliando la tattica del fuorigioco. Spalletti corre ai ripari e toglie Ferrari, per un centrocampista di qualità Pizarro. Mossa che consente di passare alla difesa a tre. Lo Shakhtar però attacca con maggior determinazione e Cassetti e Doni salvano il raddoppio al 26’ sul lanciato Jadson. Lucescu inserisce Agahowa per l’autore del gol Marica che esce tra gli applausi del suo pubblico. Spalletti getta nella mischia al 30’ anche Vucinic e Montella per gli spenti Aquilani e Mancini passando così al tridente puro. La Roma però è troppo lenta, e non riesce a produrre un solo tiro verso lo specchio della porta. Totti dopo un buon avvio scompare e si spegne la luce in tutti i sensi. La squadra di Lucescu chiude invece in bellezza. Nel giro di un minuto Srna colpisce il palo su calcio piazzato, quindi è Fernandinho che con una staffilata sfiora la traversa. Il forcing finale dei giallorossi è sterile, ed al 44’ Pizarro rimedia una pesante ammonizione per simulazione che gli impedirà di disputare la gara decisiva contro il Valencia. Un tiro di Montella che sfiora il palo, nel primo dei quattro minuti di recupero, ed un’altra grande occasione fallita dai padroni di casa chiudono il match. E’ dunque meritata l’affermazione della squadra di Lucescu, che resta ancora in corsa per la qualificazione. Tutto però dipenderà dalla Roma, alla quale servirà un punto per centrare la storica qualificazione agli ottavi di Champions, e i giallorossi lo dovranno ottenere contro il Valencia, già qualificato.
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