FORUMANDO

INTER

  • Messaggi
  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 23/12/2010 23:29
    Senza dimenticare il botto di Benitez ...

    Il tecnico spagnolo ha raggiunto l' accordo con Moratti per una separazione consensuale dall' Inter.
    Dopo Natale dovrebbe arrivare l' annuncio di Leonardo (ex Milan) sulla panchina interista ed il ritorno di Kakà a Milano ma con la casacca nerazzurra.


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 03/07/2011 00:38
    "Archiviazione per l'Inter"
    Juve: "Il palmares non si prescrive"

    Scudetto 2006: i bianconeri aspettano le motivazioni della Procura federale. Moratti: "Tutto chiaro, caso chiuso e nessuna paura". Sulla revoca dello scudetto 2006 deciderà Abete

    ROMA, 1 luglio 2011 - Per lo scudetto 2005-06 si decide il 18 luglio. Sarà allora che il presidente della Figc Giancarlo Abete e il Consiglio Federale decideranno se revocare o meno all'Inter il titolo di campione d'Italia assegnato a tavolino dopo la retrocessione della Juventus, che quel titolo lo aveva vinto sul campo, per le vicende di calciopoli. I bianconeri su quello scudetto (assegnato, dicono, senza tenere conto delle intercettazioni successivamente emerse nell'indagine penale, che coinvolgevano altre società), hanno presentato oltre un anno fa un esposto alla Procura federale chiedendo di rivedere quella decisione, presa dall'allora commissario straordinario Guido Rossi. Il procuratore federale Palazzi oggi ha consegnato nelle mani di Abete e del consiglio federale una voluminosa relazione che "archivia" la posizione dell'Inter e "prescrive" quella di Massimo Moratti. Ma non prende posizione sullo scudetto 2006, di cui in federcalcio si parlerà il 5 luglio per poi prendere una decisione il 18.

    IL COMUNICATO — Il comunicato federale differenzia le posizioni: per Zamparini (Palermo), Zanzi (Atalanta) e il supplemento relativo all'ex arbitro De Santis non viene citata la parola "prescrizione". Quindi si tratta di una sorta di archiviazione senza se e senza ma. Per tutti gli altri , compreso il presidente dell'Inter Massimo Moratti, è invece intervenuta la prescrizione (due anni per i tesserati e quattro per le società). Ora, insieme con una prima sintesi pubblica del lavoro di Palazzi, c'è un documento riservato che riguarda il livello di responsabilità. In pratica: questi fatti, non più perseguibili dalla giustizia sportiva, possono far pensare che l'Inter abbia avuto "comportamenti poco limpidi", l'espressione usata dai tre saggi interpellati cinque anni fa da Guido Rossi? Sarà il Consiglio federale a decidere visto che la vicenda dello scudetto 2006 è l'unica non prescrivibile.


    REAZIONI INTER — L'Inter ha risposto prima con una battuta del presidente, Massimo Moratti, con un laconico "Sembra sia un punto a favore, ma non ho ancora letto, non posso dire assolutamente nulla". Poi l'amministratore delegato, Ernesto Paolillo: "Fare ora un commento non sarebbe serio. Leggiamo prima gli atti". Infine in serata è arrivato il comunicato ufficiale della società: "L' F.C. Internazionale prende atto e comunica che la Procura Federale della Figc ha archiviato la posizione del club e dei suoi tesserati all'esito dell'indagine relativa ai fatti risalenti alla stagione 2004-2005. Resta quindi definitivamente confermato, che nessun procedimento disciplinare potrà essere promosso nei confronti dell'Inter e dei suoi tesserati per rilievi che, d'altra parte, non hanno mai trovato alcun riscontro in nessuna sede giudiziaria". Infine Moratti ha chiuso parlando di persona: "La situazione è abbastanza definita sotto l'aspetto sostanziale, con tutto il rispetto la Federazione ne può discutere ma il caso dovrebbe essere chiuso perchè si tratta di un'archiviazione. Per me è normale, non soffro questo tipo di paure. Ho solo constatato come è andata".


    REAZIONI JUVE — Arriva in serata attraverso un comunicato ufficiale la reazione della società bianconera. "Le archiviazioni disposte e notificate in data odierna dal Procuratore della Figc - si legge nel comunicato - operano un'importante distinzione tra soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti del 2006. Infatti per alcuni il provvedimento usa la formula di non sussistenza dei fatti contestati, mentre per altri sottolinea la non procedibilità o l'intervenuta prescrizione. In data odierna i legali della società hanno inoltrato richiesta di ricevere in via d'urgenza le motivazioni e gli atti sottostanti a tale provvedimento e inoltre di ricevere le motivazioni, gli atti e le indagini in relazione all'esposto presentato in data 10 maggio 2010. Solamente quando questi atti saranno resi noti, il Consiglio Federale e l'opinione pubblica potranno stabilire se, sulla base di una mera prescrizione, i motivi etici che furono alla base dell'assegnazione dello scudetto 2006 all'F.C.Internazionale hanno retto alla prova del tempo e delle circostanze, emerse stranamente molti anni dopo. Il palmares non si prescrive".

    Gasport

    Fonte: gazzetta


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 05/07/2011 00:42
    Calciopoli 2006, una vergogna INTER-galattica ...


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 05/07/2011 00:42
    "Illecito sportivo dell'Inter"
    Ecco le carte di Palazzi

    Il procuratore definisce prescritti i reati, dunque sullo scudetto 2006 può decidere solo il consiglio federale. Anche il comportamento di Spinelli (Livorno) è da illecito, mentre per Meani e Foti c'è già un giudizio. Fra i "colpevoli" prescritti anche il tecnico Spalletti

    ROMA, 4 luglio 2011 - Sono 72 le pagine in cui il procuratore federale Stefano Palazzi motiva il provvedimento su "Calciopoli bis" che ha portato all'archiviazione per prescrizione, di tutti gli imputati. Inchiesta nata dalle intercettazioni evidenziate lo scorso anno nel processo penale in corso a Napoli dai legali di Luciano Moggi. In pratica il procuratore entra nel merito e spiega certi comportamenti e quali sarebbero state le conclusioni se i tempi della giustizia sportiva non fossero prescritti. Pesante in particolare il giudizio sui comportamenti del tesserato Giacinto Facchetti, ritenuto colpevole di "illecito sportivo". Quanto all'esposto della Juventus, con richiesta di revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter, spiega Palazzi che non si può più intervenire per via disciplinare. Ma alla luce del parere del collegio dei saggi, nominato dall'allora commissario federale Guido Rossi, la decisione di eventuale revoca può spettare solo al consiglio federale, che ne discuterà nella seduta programmata il 18 luglio.

    Clicca qui e leggi l'intero documento.


    NELLE MANI DEL CONSIGLIO FEDERALE — Spiega Palazzi: "Alla luce delle considerazioni svolte durante la presente disamina, anche con riferimento a tale problematica, questo Ufficio ritiene che sulla questione costituente oggetto dell'esposto possa, in ipotesi, pronunciarsi esclusivamente la Federazione, da una parte, in conseguenza della improcedibilità delle situazioni di rilievo disciplinare emerse e, dall'altra, in conformità a quanto affermato nel parere consultivo reso il 24 luglio 2006 dalla Commissione nominata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e composta dall'Avv. Gerhard Aigner, dal Prof. Massimo Coccia e dal Prof. Roberto Pardolesi. Ne consegue che, nella specie, appare fondato e ragionevole ritenere la sussistenza, nell'ambito dell'ordinamento di settore, di un interesse qualificato, facente capo alla Federazione, in ordine all'acquisizione di tutti gli atti del presente procedimento, al fine di poter più compiutamente valutare l'ammissibilità e, quindi, l'eventuale fondatezza della richiesta formulata dalla società Juventus F.c."...

    GRAVI E REITERATI COMPORTAMENTI — Scrive il procuratore sui comportamenti "In definitiva: la reiterazione delle telefonate; i rapporti di consolidata conoscenza fra gli interlocutori; l'affidamento insorto in questi ultimi sulle informazioni attese o ricevute; la reciprocità delle informazioni richieste; la assoluta inverosimiglianza o contraddittorietà delle giustificazioni fornite dai soggetti esaminati nel corso delle indagini; rappresentano tutti elementi gravi, precisi e concordanti, in ordine alla illiceità di molte delle condotte in esame e che consentono di escludere una qualsivoglia verosimile ricostruzione alternativa dei fatti oggetto di indagine. Più avanti verranno esaminate partitamente le condotte dei singoli tesserati.

    INNOCENTI — In definitiva Palazzi spiega quali sarebbero stati i suoi provvedimenti. Assoluzione per i dirigenti Zamparini (Palermo) e Zanzi (Atalanta) perché i loro colloqui con gli allora designatori - Bergamo e Pairetto - sono irrilevanti.


    COLPEVOLI DI SLEALTA' — Invece configura la violazione dell'articolo 1 (quello sulla lealtà sportiva) per i tesserati: Cellino (Cagliari), Campedelli (Chievo); Foschi (Palermo), Gasparin (Vicenza), Governato (Brescia), Corsi (Empoli), Spalletti (allenatore Udinese).

    GIA' GIUDICATI — Differente la posizione per i dirigenti Foti (Reggina) e Meani (Milan), già condannati per violazione dell'articolo 1. Palazzi tiene a precisare che per il Milan la richiesta nel 2006 era stata di condanna per illecito sportivo (art. 6), ma la giudicante decise diversamente. E sottolinea che i nuovi elementi probatori emersi dalle altre intercettazioni configurerebbero l'illecito come già sostenuto a suo tempo. Già giudicati anche i designatori e gli arbitri: Bergamo, Pairetto, Lanese, Mazzei e De Santis.


    COLPEVOLI DI ILLECITO — Per la procura federale è configurabile per il Livorno (Spinelli) e per l'Inter (Facchetti). A proposito di Facchetti e dei nerazzurri, Palazzi è duro: "Questo Ufficio ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale. Oltre alla responsabilità dei singoli tesserati, ne conseguirebbe, sempre ove non operasse il maturato termine prescrizionale, anche la responsabilità diretta e presunta della società ai sensi dei previgenti artt. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, CGS". Un po' meno grave la posizione del tesserato Massimo Moratti: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".

    Gasport

    Fonte: gazzetta


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 15/07/2011 00:01
    Lo scudetto dell'Inter non è revocabile
    Ulivieri: "Figc non è competente"

    Calciopoli, il Consiglio Federale non si pronuncerà sulla vicenda


    Lo scudetto del 2006 conquistato dall'Inter non è revocabile. E' quanto emerge dopo la riunione dei presidenti delle componenti federali, nella sede della Federcalcio, che hanno fatto una valutazione sul parere legale ricevuto dagli avvocati della Figc.
    Parere legale che, a quanto si apprende, specifica che lo scudetto dell'Inter del 2006 non può essere revocato in quanto non c'è mai stato un atto amministrativo che lo assegnasse ai nerazzurri e che, in assenza di tale delibera, il Consiglio Federale non può sostituirsi ad un organo di giustizia sportiva.
    La posizione di Ulivieri
    ''La posizione diffusa, all'interno tra i presidenti delle componenti federali, sulla questione dello scudetto 2006, è di non competenza. Il parere legale che abbiamo ricevuto, ripeto, è che il Consiglio Federale non è competente a decidere''Queste le parole di Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione allenatori, al termine della riunione in Federcalcio sulla questione relativa allo scudetto del 2006. ''La nostra decisione, come Consiglio Federale, dovrebbe essere quella di non pronunciarsi sulla vicenda dello scudetto del 2006 - ha aggiunto Ulivieri - Poi, però, ci sarà da valutare ogni singola posizione dei consiglieri, ma certo è che il parere legale che abbiamo ricevuto è di non competenza. Questa, personalmente, era la mia posizione anche prima di sentire il parere dei legali, perché siamo politici e non giudici''. Il presidente dell'associazione allenatori ha poi concluso: ''Lunedì andrà fatta una valutazione politica in generale, non sarà una censura ma una posizione legittima del presidente Abete e del Consiglio''.

    Fonte: tgcom


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 16/10/2013 22:49
    Inter, Moratti-Thohir: ecco le firme
    Il comunicato: "Insieme per il futuro"

    L'indonesiano: "Giornata storica". Moratti: "Sono commosso, ho fatto il bene dell'Inter. La storia continua, resto nel club". Nella notte i legali del tycoon e quelli del presidente nerazzurro avevano messo a punto gli ultimi dettagli della lunga trattativa. Rilevato il 70% delle quote


    "Abbiamo firmato con Thohir". Massimo Moratti, all'entrata negli uffici della Saras, in quattro parole sintetizza la fine di un'era e l'inizio di un'altra. "Sono soddisfatto, i tempi sono stati lunghi ma mi sembra che la cosa sia equilibrata e fatta bene". Moratti saluta così il nuovo accordo siglato con Erick Thohir per la cessione del 70% delle quote dell'Inter. Sotto la sua presidenza, la società nerazzurra ha disputato 669 partite di Serie A: 363 vittorie, 164 pareggi, 142 sconfitte.

    IL COMUNICATO CONGIUNTO\MORATTI — "Penso che la storia dell’Inter sarà arricchita da una nuova stagione - è il commento che Massimo Moratti ha voluto inserire nel comunicato stampa che ha ufficializzato nel primo pomeriggio la conclusione della trattativa -, grazie ai nostri nuovi partner internazionali che, sono certo, contribuiranno a proseguire la serie di successi. L’entusiasmo e il pragmatismo dei nuovi partner sono certamente una garanzia per il futuro. Erick, Rosan e Handy conquisteranno nuove vittorie per i nostri amati colori, con la fiducia e l’amicizia dei nostri fantastici tifosi. La mia famiglia e io continueremo a vivere questa meravigliosa storia insieme a Erick, Rosan e Handy, garantendo l’attaccamento e l’affetto che ci lega al Club e ai suoi tifosi".

    IL COMUNICATO CONGIUNTO\THOHIR — Dalle parole di Moratti a quelle di Thohir: "Oggi è davvero un giorno speciale. Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia affidato la responsabilità di guidare l’Inter in un nuovo capitolo della sua storia, e sono molto felice per il fatto che continuerà ad essere presente come mio partner. Il lavoro fatto dalla famiglia Moratti, dalla Grande Inter di Angelo al Triplete di Massimo, ha reso l’Inter uno dei club più rispettati al mondo, per il suo valore in campo, e per il suo impegno sociale. Sono un imprenditore, ma prima ancora un tifoso e un amante dello sport. Non vedo l’ora di mettere la nostra passione e la nostra esperienza internazionale al servizio di questo fantastico Club e dei suoi tifosi. Spero che questa nuova partnership possa anche migliorare i rapporti fra Indonesia e Italia soprattutto negli aspetti dello sport e del business".

    BENEDIZIONE — Il magnate indonesiano Erick Thohir, leader del gruppo di investitori, è un imprenditore con base a Jakarta, Indonesia, ed è fondatore e presidente di Mahaka Group. Le sue principali aree di business sono media and entertainment, incluse televisioni, radio, media digitali e stampa. Erick è co-proprietario del D.C. United, la squadra di calcio della Major League Soccer statunitense ed è stato Vice Presidente del Comitato Olimpico Indonesiano, oltre che Capo Missione per i Giochi Olimpici del 2012. Intervistato da Rol ha commentato così l'apposizione della firma che sancisce il passaggio di proprietà: "In Indonesia oggi si celebra l'Eid al-Adha. Si spera che questa firma possa essere una benedizione". L'Eid al-Adha in Indonesia è la festa del sacrificio: i fedeli si radunano a pregare.

    ANCORA PRESIDENTE? — "Rimanere presidente? - ha risposto Moratti -. Ancora non lo so. Credo che la scelta dipenderà da me - ha detto il massimo dirigente -. Ogni presidente dà una sua impronta, forse con il tempo ce ne sarà una diversa ma l'importante è che sia sempre rispettosa del resto del mondo e questo credo ci sarà". Riguardo alla possibilità che la ratifica del passaggio di testimone avvenga già nella prossima assemblea dei soci, Moratti ha specificato che "il closing slitterà ma questo ha un'importanza relativa. Dovrò tenere l'assemblea del 28 ottobre per degli obblighi collegati al bilancio scorso, mentre per la parte nuova se ne farà una straordinaria, anche perchè non credo faremo in tempo per la prossima". Il nuovo Cda vedrà cinque posti per il gruppo indonesiano e tre per la famiglia Moratti. Ora si attendono di conoscere i dettagli dell'operazione, giunta al termine di una lunga trattativa.

    Luca Taidelli

    Fonte: gazzetta


  • OFFLINE
    binariomorto
    Post: 104.943
    Post: 5.034
    Registrato il: 05/07/2007
    Registrato il: 09/09/2007
    Sesso: Maschile

    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 06/06/2016 13:36
    Inter, Suning si prende il 68,55%, Moratti lascia dopo 21 anni

    Thohir per ora rimarrà proprietario del 31% e presidente del club,
    ma presto cederà anche la quota di minoranza ai cinesi.
    A Nanchino il passaggio di consegne. Jindong, gran capo del gruppo Suning:
    "Dobbiamo riportare l'Inter al vertice del calcio mondiale"


    Dalla Muraglia cinese al Duomo di Milano, poi la storia interista con i volti più noti e la visita di Suning nel capoluogo lombardo del mese di aprile. Le immagini scorrono veloce nella sala delle conferenze dell’hotel Sofitel dove Erick Thohir e Zhang Jindong entrano alle 9 in punto. Si siedono dando le spalle ai giornalisti e guardando il mega schermo che manda senza soluzione di continuità il video celebrativo. “Noi siamo l’Inter, fratelli del mondo”: così il presentatore inizia l’evento cinque minuti dopo le 9. Al tavolo, oltre i due presidenti, ci sono anche tutti i manager dei vertici delle due società. Il vero problema è il traduttore (indigeno) che il club ha scelto per diffondere il verbo in italiano: dopo dieci minuti scarsi viene sostituito e sono i colleghi di Inter Channel a prendere in mano le operazioni. Forse lo hanno fregato le prime parole: “Buon pomeriggio, vogliamo riportare Milàn al top”.

    MORATTI ADDIO — A Nanchino intanto prende la parola Jindong, il proprietario di Suning. Il colosso cinese dell’elettronica e dell’e-commerce si prende il 68,55% del club rilevando all’atto pratico il ruolo di Thohir. “Acquisire l’Inter fa parte della strategia di crescita del gruppo Suning nel calcio – ha detto Jindong -. Stiamo lavorando per espanderci anche in quest’area e per questo ringraziamo Thohir e anche Moratti per averci coinvolti. Il calcio e l’Inter rappresentano una porta per espandere Suning nel mondo. Dobbiamo riportare l'Inter al vertice del calcio mondiale”. In contemporanea arriva anche il comunicato stampa del club nerazzurro: “Suning Holdings Group acquisirà la maggioranza del gruppo, mentre International Sports Capital sarà azionista di minoranza unico con Erick Thohir che continuerà alla guida del club come presidente”. L’imprenditore indonesiano infatti rimarrà proprietario del 31% del club e manterrà la carica fino a quando non si completerà l’acquisizione di Suning del 100% delle quote. Esce, dopo 21 anni abbondanti, la figura di Massimo Moratti. Nella storia dell’Inter una figura gigantesca capace di vincere 16 trofei in 16 anni di presidenza.

    FUTURO — Qualche dettaglio della nuova avventura lo porta Thohir: “Nei prossimi 5 anni l’Inter sarà in Cina, cercheremo di portare in Asia e soprattutto in Cina la prima squadra”. Dopo la parte istituzionale, con i due presidenti, si passa a una panoramica sportiva su quel che sarà il futuro nerazzurro. I protagonisti non entrano nel dettaglio, ma si andrà incontro a una serie di cambiamenti. Dietro la scrivania si cercherà una figura operativa che conosca bene il sistema-calcio italiano. Per questo si fanno i nomi di Leonardo, Franco Baldini e Marco Fassone. In campo, invece, bisognerà per quest’estate fare i conti con la Uefa e il fair play finanziario (bilancio chiuso a -30 milioni il 30 giugno prossimo e la bilancia acquisti-cessioni a 0). Poi, dall’anno prossimo, si potrà espandere qualitativamente la rosa. Lo scambio finale delle maglie, con il numero 100 sulla schiena, è il timbro finale: Suning prenderà il 100% dell’Inter molto presto. Il brindisi finale – con incrocio Thohir-Jindong come si usa fare nei matrimoni in Occidente - alza il sipario sul nuovo capitolo della storia interista.

    Matteo Brega

    Fonte: gazzetta


35