00 20/11/2007 01:16
Perchè l'appello della McLaren è 'inammissibile"
Dopo la sentenza della scorsa settimana, che aveva giudicato "inammissibile" il ricorso McLaren in merito alla vicenda del GP del Brasile e del caso 'benzine fredde', la FIA ha reso note le motivazioni del verdetto.

L'appello McLaren non è stato accolto perchè non conteneva una contestazione sull'ordine d'arrivo del Gran Premio del Brasile, ma era un appello contro la decisione dei commissari di non penalizzare BMW e Williams. Niente, quindi, che riguardasse direttamente la McLaren: la squadra di Dennis, infatti, lamentava l'incoerenza nella decisione che non aveva comminato penalità nonostante un rapporto tecnico illustrava come BMW e Williams avevessero corso con una benzina non conforme al regolamento.

Secondo il regolamento della International Court of Appael (ICA), solo chi è destinatario della decisione dei commissari può presentare un appello in merito, e in questo caso solo BMW-Sauber e Williams-Toyota potevano avviare la procedura.

Il motivo per cui McLaren ha appellato, è noto, è perchè è indirettamente danneggiata dalla decisione: entrambi i piloti BMW e uno dei piloti della Williams hanno chiuso il GP del Brasile davanti a Lewis Hamilton, togliendogli punti che si sono rivelati decisivi.
La scuderia anglo-tedesca, però, avrebbe dovuto contestare il risultato, opzione disponibile fino a mezz'ora prima dell'ufficializzazione dei risultati, e non presentare un appello sulla decisione "permissiva" dei commissari.

Siccome la McLaren-Mercedes ha intrapreso una strada diversa, e non regolare, l'ICA ha deciso che il caso era, appunto, "inammissibile".

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