Furbizia, astuzia e grandissima esplosività. Queste le caratteristiche con cui Mark Cavendish, non ancora 22enne velocista britannico della High Road, ex T-Mobile, coglie il suo primo successo al Giro d'Italia nella 4a frazione della Corsa Rosa battendo allo sprint Forster (Gerolsteiner) e Bennati (Liquigas).
Copertina di giornata, però, che va di diritto a Rik Verbrugghe. Il corridore belga della Cofidis, maglia rosa per quattro giorni al Giro d'Italia del 2001 in seguito alla vittoria nel prologo di Pescara alla velocità media record di 58.874 km/h, va in fuga al km 0 e ci rimane per addirittura 164 km.
Il vantaggio di Verbrugghe sfiora anche gli 11 minuti ma la salita che porta a Catanzaro, a una ventina di km dal traguardo, è letale al ciclista belga; dietro, il gruppo, guidato dagli uomini di Liquigas, Barloworld e Lpr, mangia al fuggitivo 10 minuti in 10 km e al termine dell'ascesa il plotone è di nuovo compatto.
Il campione del mondo, Paolo Bettini, che vuole a tutti i costi una vittoria sulle strade del Giro con la maglia iridata, ci prova nel tratto in discesa ma il gruppo non lo lascia andare. E' quindi volata.
Il rettilineo, lunghissimo, misura 1000 metri. Fondamentale, quindi, restare a ruota il più possibile per evitare di rimanere al vento prima del tempo. Cosa che invece fa Daniele Bennati. Il velocista della Liquigas, a ruota di Zabel e Velo fino ai 200 finali, lancia la volata troppo presto portando con sé Cavendish.
Lo sprinter della High Road trova il tempo giusto per passare l'italiano e il colpo di reni necessario per stare davanti anche a Forster (Gerolsteiner). McEwen, che ieri non aveva provato la volata perché caduto durante il percorso, chiude settimo. Poco prima dello sprint, Nick Nuyens (Cofidis) tocca la ruota proprio di McEwen e sbanda paurosamente causando una caduta di gruppo quando si trovava in decima posizione. Nelle prossime ore conosceremo le conseguenze di questo scivolone.
In classifica generale non cambia nulla. In maglia rosa, per il terzo giorno di fila, c'è sempre Franco Pellizotti (Liquigas).
Andrea Tabacco / Eurosport
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