00 04/10/2007 22:42
Tour de France - La difesa di Armstrong
Mentre si appresta a correre la Maratona di New York, Lance Armstrong prende le difese del connazionale Landis, da poco ufficialmente privato, dopo il verdetto della USADA, di quel Tour de France 2006 che aveva in origine vinto, ma incappando nella rete del doping.

"Non ho seguito molto attentamente tutta la vicenda di Floyd - ha dichiarato Armstrong - Però voglio dire che, se a decidere in casi del genere fosse una giuria popolare, l'imputato verrebbe sempre assolto. Quando a qualcuno dai la pena di morte, ed è quel che hanno fatto con Floyd, non puoi tollerare che ci siano imprecisioni a monte, ed è quel che è chiaramente toccato a lui.

"Non capisco le ragioni di questa sentenza - continua il texano - Non comprendo davvero il verdetto, ma questo è un colpo duro per Floyd, ed è un brutto colpo anche per il ciclismo. Più in generale è un brutto segnale per tutti gli sportivi; quando uno sportivo si ritrova nella posizione di imputato, deve avere la certezza che nel suo caso ci sia massima correttezza e nessun errore".

Il 7 volte vincitore del Tour si dispiace dell'attuale momento che vive il ciclismo: "Il ciclismo agonistico sta passando un brutto momento, ma più in generale credo che sia un momento difficile per lo sport. C'è chi osserva il ciclismo e pensa, oh ma sono tutti dei bari? Ma come può saperlo? Uno potrebbe pensare che anche i New England Patriots siano tutti dei bari, oppure dire la stessa cosa della McLaren in Formula 1. Nello sport di alto livello girano tanti soldi, lo sport dà gloria, orgoglio, fama. C'è chi cerca le scorciatoie. Tocca ai governi, alle forze di polizia e a tutte le autorità competenti garantire che ciò che vediamo sia puro, autentico".

La Maratona di New York si terrà domenica 4 novembre, nel suo secondo assalto Armstrong intende battere il tempo di un anno fa. Con una prova di sport autentico.

FP / Eurosport


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