Super Bowl, la festa dello sport 'XL'
Sabato 04.02.06
Detroit - La National Football League domani festeggera' il quarantesimo anniversario dell'era del Super Bowl. Pittsburgh Steelers e Seattle Seahawks si affronteranno in una finale difficilmente pronosticabile ad inizio stagione, una finale che conferma la qualita' ed il lavoro svolto da una lega attentissima a non addormentare la competizione sui ripetitivi cliche' calcistici. Negli ultimi 14 anni lo scudetto del calcio, in Serie A, e' rimbalzato tra 4 squadre: 6 a testa per Juventus e Milan e un'affermazione per Lazio e Roma. Nello stesso periodo la NFL ha visto ben 9 squadre vincere il Super Bowl: 3 volte New England e Dallas, 2 per Denver, e un trionfo per Baltimore, St.Louis, Washington, Green Bay, San Francisco e Tampa Bay. Un divario netto, che la formula dei playoff, da sola, non spiega.
Per un motivo semplice: negli ultimi 14 anni la NFL non ha mai visto le stesse due squadre affrontarsi piu' di una volta nella finalissima, raggiunta da ben 18 diverse franchigie. Difficile, per non dire impensabile, immaginare una simile alternanza anche in una Serie A pensata con la formula dei playoff. Il successo deriva anche dall'organizzazione in lega, concetto che negli States conta, dalla suddivisione delle risorse e dalla presenza di un tetto salariale ed una specifica regolamentazione del mercato dei calciatori. E questo successo e' rispecchiato dal fatto che la NFL, al mondo, e' la lega con il fatturato piu' alto. Nel solo 2004 il football americano ha macinato 3 miliardi e 400 milioni di dollari. Cifre impensabili in un mondo, quello del calcio, che pur avendo una base di praticanti planetaria e' sempre piu' incastrato in regolamenti pieni di buchi, bilanci in rosso, partite interrotte per voragini sul campo e campionati prevedibili come la nebbia in Val Padana.
Una formula vincente confermata anche dai dati del mercato: la NFL svetta nelle classifiche dei videogiochi (il titolo 'Madden 2006' per Playstation ha venduto ben 2,9 milioni di pezzi, 1,2 milioni in piu' rispetto ai Pokemon, secondi classificati nel pianeta), e' leader mondiale in internet con ben 14,8 milioni di contatti nel solo periodo settembre-dicembre 2005 e, oltretutto, ha un pubblico formato per un terzo da donne. Ma il Super Bowl, nonostante il rilievo mondiale dell'evento, era e resta un momento tutto americano. Lo scorso anno l'audience nazionale fu di 133,7 milioni di telespettatori, mentre per l'edizione di quest'anno le stime prevedono una vendita di un milione e mezzo di televisori al termine della settimana precedente la finalissima tra Steelers e Seahawks, un'impennata del 20% nel consumo di antiacidi, un calo drastico dei matrimoni ed un consumo di 14.500 tonnellate di patatine e 4.000 di popcorn.
Numeri da capogiro assicurati anche per i Rolling Stones, che intratterranno il pubblico nell'intervallo della partita. Lo scorso anno un altro mostro sacro, l'ex Beatle Paul McCartney, si occupo' del concerto di meta' gara registrando nel periodo successivo alla sua esibizione un'impennata clamorosa nelle vendite dei suoi maggiori successi. Gia', perche' le immagini del Super Bowl rimbalzeranno un po' ovunque. Sono infatti 130 le testate giornalistiche accreditate per il grande evento di Detroit, di cui 38 provenienti dal solo Messico, la prossima frontiera della NFL. Ben 321 pass-stampa sono stati concessi a cronisti non statunitensi provenienti da 18 diverse nazioni. ''Qualsiasi cosa porti il marchio della NFL funziona'', disse un paio di anni fa un cronista del Chicago Sun-Times. Sarebbe bello, in futuro, poter dire la stessa cosa anche del pallone nostrano.
(Spr/Adnkronos)