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Vespa, un mito senza tempo

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    isa69
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    SAGGIO
    00 21/02/2005 20:03
    E adesso si può anche collezionare
    Non solo uno scooter, piuttosto lo scooter per eccellenza, un mito, un modo di essere, di pensare e di esprimere se stessi. In una parola Vespa, da quasi sessant'anni prima donna del costume e del design made in italy, interprete di evoluzioni sociali e tendenze, testimone della storia del nostro Paese.


    Il suo segreto? La capacità di rinnovarsi e di stare al passo coi tempi senza perdere niente della propria fisionomia. Come dimostra l'ultimo modello di casa Piaggio, il 149/mo, in uscita a marzo. Battezzato LX, lo scooter più venduto della casa di Pontedera si rifà il look, pur mantenendo le linee inconfondibilmente Vespa. Dedicata a un'utenza vastissima (giovani e adulti, uomini e donne), la nuova LX sostituisce le ET2 ed ET4 e affianca la classica PX (in produzione dal 1977) e la più grande Granturismo, di cui il nuovo modello riprende il "family feeling".

    Intanto a lei, la due ruote che nell'immediato dopoguerra "rimise in moto" l'Italia, RCS Libri e Fabbri Editori dedicano Vespa Collection, 40 fascicoli e altrettanti modellini da collezione, mai disponibili finora per il segmento collezionistico, da acquistare in edicola ogni quindici giorni.

    Vespa Collection ripercorre la storia di questo memorabile scooter a partire dalla Vespa 98 del 1946 la prima Vespa di serie, attraverso la 50 Special del 1969, la Vespa a scocca piccola, oggi tornata più che mai di moda e la Vespa Hoffmann Koningin del 1954, la cosiddetta "Vespa Tedesca", una tra le migliori realizzazioni fuori dagli stabilimenti di Pontedera. Fino ai giorni nostri.


    [Modificato da isa69 21/02/2005 20.04]

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    isa69
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    Forumandiano..!!

    SAGGIO
    00 21/02/2005 20:07
    Era la primavera del 1946 quando, dall'intuizione di Enrico Piaggio e dal progetto di Corradino D'Ascanio, geniale progettista aeronautico, la prima Vespa venne concepita. Un veicolo rivoluzionario, con scocca portante, il cambio sul manubrio, il motore sulla ruota posteriore e il braccio di supporto all'anteriore (simile a un carrello d'aereo) che consente una facile sostituzione della ruota.



    Nell'aprile di quell'anno i primi 15 esemplari uscirono dallo stabilimento di Pontedera. La prima Vespa era una vera utilitaria a due ruote, un veicolo che non aveva nulla a che fare con le scomode e rumorose motociclette del tempo, che emanava classe ed eleganza già dalla prima occhiata. Il successo fu immediato.
    Alla fine del 1949 ne erano stati prodotti 35mila esemplari. A metà degli anni Cinquanta, Vespa sbarca in Germania, Gran Bretagna, Francia, Belgio e Spagna. E dopo pochi anni anche in India e in Indonesia.

    Poi è la volta degli USA. Ma quel magico periodo non è che l’inizio: presto Vespa sarà prodotta in 13 nazioni e commercializzata in 114 Paesi nel mondo. Anche in Australia, in Sud Africa (dove viene battezzata “Bromponie”, il pony della brughiera), Iran e Cina. E viene copiata: il 9 giugno 1957 le Isvestja salutano l’avvio della produzione in URSS, a Kirov, della Viatka 150 cc, un “clone” pressoché perfetto di Vespa. Piaggio aveva iniziato ben presto a estendere la propria gamma anche nel settore del trasporto leggero: poco tempo dopo la nascita di Vespa, nel 1948 inizia la produzione del motofurgone Ape a tre ruote, derivato dallo scooter; e subito il veicolo si afferma nell’immaginario collettivo per i suoi mille possibili impieghi.

    Negli anni della "dolce vita" Vespa diventa sinonimo di scooter, i reportage dei corrispondenti stranieri descrivono l'Italia come "il Paese delle Vespa" e il ruolo giocato da Vespa nel costume, non solo italiano, è documentato dalla presenza del veicolo in centinaia di film cult e pubblicità.
    Ed è una storia che continua anche oggi. Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze Romane" infatti sono solo i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali che negli anni sono stati ripresi sullo scooter più famoso del mondo, in film che vanno da “Quadrophenia” ad “American Graffiti”, da “Il talento di Mr. Ripley” fino a “La carica dei 102”, per non parlare di “Caro Diario”. Nelle foto, nei film e sui set, Vespa è stata "compagna di viaggio" di Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin e poi Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni...

    La sua forza consiste soprattutto nella sua capacità di tramandarsi a generazioni diverse di giovani e meno giovani, sempre mutando la sua immagine, ma mantenendo la sua identità: prima veicolo per la mobilità di tutti, poi due ruote per la stagione del boom economico. E negli anni Sessanta e Settanta mezzo di propagazione per la rivoluzione delle idee che i giovani di quegli anni portano a compimento: campagne pubblicitarie come "Chi Vespa mangia le mele" hanno segnato un'epoca della nostra storia.

    Fino ad oggi. E certamente anche domani. Un mezzo protagonista nell'ambiente metropolitano per chi voglia muoversi in città con eleganza e distinzione, alla guida di uno scooter dallo stile inimitabile.

    [Modificato da isa69 21/02/2005 20.07]

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    sevin72
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    00 25/02/2005 18:27
    bello anche lo slogan degli anni 60/70
    "chi Vespa mangia le mele"

    come a dire che andare in Vespa fa bene alla salute[SM=g27837]

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    XerDes
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    Forumandiano..!!
    00 15/04/2005 08:42
    La Vspa è sempre LA Vespa peccato che nn sia più in mano ad italiani
    [SM=g27812]