00 05/02/2005 01:03

L'imputato bloccato nel traffico
In Inghilterra l'inesorabile braccio della legge arriva anche via cellulare. Un tribunale di Ipwich, nell'est del Paese, ha comunicato per telefono la sentenza ad Aftab Ahmed, incriminato per bancarotta, poiché l'uomo era rimasto bloccato in un ingorgo. Dal tribunale il giudice ha ripetuto a voce alta le parole dell'imputato in modo che venissero verbalizzate e ha emesso il verdetto: 140 ore di lavoro sociale e 1.000 euro di spese legali.


Finora a nessuno era successo di essere processato via cellulare, ma nè l'ordine degli avvocati nè il ministero della giustizia inglese hanno avuto da ridire sulla decisione del giudice comunicare la sentenza all' imputato via cavo. Aftab Ahmed doveva presentarsi in aula per rispondere di bancarotta, ma a causa di un incidente stradale è rimasto bloccato nell'auto giudata da un amico. Quando si è reso conto che non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare in tempo ha chiamato con il cellulare il suo avvocato, che era già in aula ad attenderlo, e ha spiegato la situazione.

L'avvocato MrCarthy ha riferito al giudice, signora Caroline Ludlow, e questa ha deciso che si poteva procedere anche in assenza di Ahmed. L'avvocato lo ha chiamato per avere il suo assenso all'inusuale procedura e, una volta ottenutolo, ha pronunciato l'arringa difensiva. Il giudice Ludlow ha ascoltato le parti e poi, dopo aver ripetuto a voce alta le parole dell'imputato in modo che il cancelliere potesse verbalizzarle, ha emesso la sentenza.