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Aglianico del Vulture

Il vitigno che caratterizza l'Aglianico del Vulture viene coltivato soprattutto in Lucania (prov. di Potenza) zona di origine vulcanica, ma anche anche in Campania. Si tratta di un'uva di antiche origini, che secondo gli storici è stata importata in Italia dai Greci, celebrata da nobili e imperatori durante l'epoca classica. Il termine stesso "Aglianico" altro non è che una deformazione dell'antico nome "Ellenico".
Il vino Doc che si ottiene ha un colore rosso rubino che dopo l'invecchiamento assume caratteristici riflessi aranciati. Tannico, come ci si aspetta da queste uve, resta però sempre fresco e armonico, senza sbavature.
La cucina lucana, genuina ma ancora piuttosto rustica, ha bisogno di vini di un certo spessore e l'Aglianico bene si presta ad essere abbinato ai formaggi ovini e caprini (semistagionati e stagionati) della Basilicata, nonché ad insaccati di suino e a ricette spesso corroborate da un robusto ricorso al peperoncino.È altresì ottimo con i piatti di selvaggina e gli arrosti.
Si tratta di un vino da servire attorno ai 17-19°C, dando modo alla bottiglia di respirare un paio d'ore prima del servizio.

Colore: rosso rubino tendente al granato

Regione di produzione: Lucania

Gradazione alcolica minima: 11,5%

Vitigni utilizzati: Aglianico (100%)