Riapre a Milano, dopo un restauro durato poco più di due anni, il Teatro dei teatri: tempi da record per rispettare i l'inizio della stagione 2004-2005 che, come da tradizione, prende il via il 7 dicembre.
Ma non sarà solo la riapertura della stagione lirica più importante dello stivale: da martedì 7 dicembre in città una serie di mostre e di eventi celebrano i fasti e la magia del Teatro alla Scala che da sempre fa sognare l'immaginario collettivo. Di seguito le mostre e gli eventi dedicati al Teatro negli Spazi deputati all'arte più importanti di Milano.
Prima fra tutte la mostra La Scala e il magico sogno dell'Oriente dal 1778 al 2004 allestita a Palazzo Reale fino al 30 gennaio: bozzetti, costumi, foto di scena ci accompagnano con grande suggestione alla scoperta dell'Oriente raccontato in musica, in una mostra allestita da uno dei maggiori scenografi della Scala, Ezio Frigerio, e curata da Vittoria Crespi Morbio, che per l'occasione ha esposto, scegliendoli nei depositi del Teatro presso l'ex Ansaldo, una serie di materiali solitamente non visibili da parte del grande pubblico.
Dai luoghi del Vicino Oriente fino al Giappone, la mostra vanta la presenza di oltre 200 opere, tra cui diversi bozzetti di Sanquirico che risalgono alla prima metà dell'Ottocento, i figurini pensati per Mata Hari, grande seduttrice che rivoluziona il mondo della danza ai primi del Novecento, diversi documenti relativi a Otello, figura d'eroe, o meglio di antieroe, scelto dalla Morbio come esempio di personaggio maschile; o ancora l'egittomania in musica, con i costumi di Benois o della De Nobili, fino alle scene pensate da un artista contemporaneo, David Hockney; e poi la Russia di Stravinskij, l'India di Massenet e Bizet, il Giappone della Madama Butterfly e la Cina della Turandot.
Ancora a Palazzo Reale la mostra Salieri sulle tracce di Mozart, organizzata dall'Istituto Da Ponte di Vienna in collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, ripercorre le tappe fondamentali della carriera di Antonio Salieri, uno dei compositori più importanti del XVIII secolo. L'Europa Riconosciuta, la sua opera che nel 1778 inaugurò la Scala a firma dei fratelli Galliari, è, come abbiamo visto, quella che aprirà la stagione. Un'occasione per far rivivere e rendere attuale la composizione, ma anche per conoscere l'autore; un compositore che, come nessun altro, fu messo in ombra dalla figura di Mozart. Salieri divenne infatti sinonimo di «anti-genio» e i suoi nemici, nell'intrigante covo di dicerie della città imperiale nell'epoca successiva alla morte di Mozart, arrivarono a chiamarlo «assassino del genio».
Un altro importante appuntamento è quello della Triennale che presenta The portraits of elegance at Teatro alla Scala, una mostra ideata da Franca Sozzani: una galleria di oltre trecento immagini dedicata al rito collettivo della Prima della Scala in cui s’incontrano figure epocali del mondo musicale, culturale e del galmour milanese. Un viaggio nell’eleganza lungo un quarto di secolo dai primi Anni’50 agli Anni ’70, un’epoca fondamentale per la città lombarda dalla ricostruzione post bellica alla contestazione studentesca.
Sempre alla Triennale di Milano viene presentata una mostra curata da Luca Molinari e dedicata ai progetti più significativi realizzati da architetti contemporanei in Italia ed Europa per la riqualificazione di teatri cosiddetti «all'italiana» o come spunto progettuale di nuovi edifici per la musica.
Il modello del Teatro alla Scala di Botta introduce la sequenza dei modelli dei progetti di Aldo Rossi per il Teatro della Fenice di Venezia e del Teatro Carlo Felice a Genova, l'intervento di Danilo Guerri per il Teatro delle Muse ad Ancona, il provocatorio progetto di Dominique Perrault per il raddoppiamento del Teatro Marinskij a San Pietroburgo, l'intervento di Jean Nouvel per la ristrutturazione del Teatro dell'Opera di Lione, il progetto del giovane francese Rudi Ricciotti per il Teatro di Postdam e i nuovi interventi per teatri di nuova fondazione di Renzo Piano all'interno del Lingotto a Torino e di Vittorio Gregotti per il Teatro degli Arcimboldi a Milano. I modelli sono presentati scenograficamente lungo lo scalone d'onore del Palazzo della Triennale.
Il Museo Poldi Pezzoli partecipa ai festeggiamenti offrendo al pubblico una preziosa esposizione legata alla produzione teatrale: I disegni di scenografia dalla collezione di Riccardo Lampugnani. In mostra fino a domenica 30 gennaio, una scelta di 21 scenografie disegnate su acquerello risalenti ai secoli XVII-XIX. Queste tavole fanno parte della cospicua donazione che il collezionista milanese Riccardo Lampugnani lasciò alla sua morte (1996) alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli.
In mostra a Palazzo Trussardi MarinoMuti dirige Verdi, un omaggio fotografico: una mostra omaggio alla Scala e al Maestro Muti.
Per due anni Graziella Vigo ha assistito con la sua macchina fotografica, con occhio discreto e vigile, alle prove, alle generali, agli spettacoli con il pubblico in sala. Era il 2001: per celebrare il primo centenario della morte di Verdi, il Maestro scelse e mise in scena per un anno e mezzo un vasto repertorio di opere: "Macbeth", "Rigoletto", "Otello", "Falstaff" (in due edizioni), "Il Trovatore", "La Traviata" e "Un ballo in maschera".
La Vigo ha trasformato in immagine «visiva» la musica, cogliendo particolari, anche minimi, difficili da vedere in scena e da questa esperienza è nato un volume fotografico pubblicato da Electa, con la prefazione di Natalia Aspesi e testi di Pierluigi Petrobelli e Quirino Conti. 94 immagini di quel volume sono ora in mostra a Palazzo Trussardi Marino alla Scala in un allestimento ideato da Quirino Conti, stampate in diversi formati e su speciali supporti.
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