00 03/12/2004 21:23



Presentato a Roma il kolossal "Il mistero dei Templari", nuovo
campione d'incassi al botteghino Usa. Da noi dal 7 dicembre

Tra Indiana Jones e Lara Croft il divo Cage si dà all'avventura

L'attore: "E' una di quelle storie con qualcosa di magico, con
un tesoro da scoprire. E sono pronto a girare anche il sequel"


Cage nel film

ROMA - L'Indiana Jones del nuovo Millennio ha il volto un po' pesto e lo sguardo ironico di Nicolas Cage, eroe del kolossal Il mistero dei Templari: una maxi-caccia al tesoro, divertente e insieme romantica, che mescola eventi storici e suggestioni mitologiche. Come accade, appunto, nella celebre trilogia interpretata da Harrison Ford. Solo che qui il contesto è assai differente, con la vicenda che si svolge nell'epoca attuale. Quella in cui, per intenderci, anche i cercatori di ricchezze perdute utilizzano il computer e altre diavolerie tecnologiche.

Per questo Indiana Jones sì, ma con qualcosa di Lara Croft, l'archeo-eroina hi-tech dei videogiochi interpretata al cinema da Angelina Jolie. Il risultato è un cocktail che al pubblico americano è piaciuto molto: il film, in pochi giorni di programmazione, ha già incassato 90 milioni di dollari. Ma il suo protagonista, oggi a Roma per presentare la pellicola (sui nostri schermi dal 7 dicembre), nega qualsiasi parallelismo tra il suo personaggio, Ben Gates, e il mitico Indy: "Credo che siano molto diversi - spiega - il mio non è un professore, ma un uomo che fin dall'infanzia ha coltivato un unico scopo: ritrovare il tesoro dei templari". Una caccia che avviene indizio dopo indizio, e che porterà il nostro eroe a rubare (a fin di bene, s'intende) nientemeno che la Dichiarazione d'indipendenza americana. Aiutato da una bella studiosa, la bionda attrice Diane Kruger.

Per Cage, un'interpretazione inedita: finora il suo curriculum annoverava tanti ruoli d'azione (Face/off, The Rock, Con Air), ma mai in film così spiccatamente d'avventura, chiaramente indirizzati a un pubblico giovane e giovanissimo. Aspetto, questo, sottolineato dal produttore Jerry Brukheimer: "Abbiamo realizzato un prodotto divertente ma anche istruttivo, che parla della storia Usa ma anche di quella del mondo. Per questo sta piacendo molto anche in Australia, in Germania, in Medio Oriente". Quanto al suo protagonista, l'attore confessa di amare questo genere cinematografico anche da spettatore: "Adoro un vecchio divo come Errol Flynn - racconta - ho il poster originale di uno dei suoi film. E anche nel Mistero dei Templari c'è qualcosa di magico, un qualcosa di indefinito che si cerca di scoprire".

Un po' come accade, appunto, nella trilogia dedicata a Indiana Jones. Solo che lì al centro della ricerca non c'era il tesoro ma un altro simbolo esoterico, il Sacro Graal, qui assente: "Abbiamo preferito evitare il riferimento al Graal - spiega il regista del Mistero dei Templari, Jon Turteltaub - perché su questo tema sono stati già fatti altri due ottimi film, quello di Spielberg (con Harrison Ford protagonista, ndr) e quello dei Monthy Pyton". Come a dire: analogie sì, ma non esageriamo con le somiglianze.

E, guardando i primi risultati al botteghino, il taglio scelto è proprio quello giusto. Tanto che produttori e regista stanno già progettando il seguito. Una circostanza nuova, per Cage: "Finora non ho mai interpretato un sequel di un mio film - dichiara - ma stavolta è diverso: non sarà una ripetizione, ma una storia completamente diversa. E' come con Sherlock Holmes: mi piace perché il personaggio è lo stesso, ma i misteri, i puzzle che deve risolvere, sempre differenti".


Tratto da La Repubblica.it




Non vedo l'ora di vederlo, non mi perdo un film di Nicolas, poi immerso in un avventura sui templari... soffio sulle vele della mia Arcadia, datemi un porto dove attraccare non vedo l'ora di vederlo...

Buona serata a tutti!!!

:SMILE11: