00 22/11/2004 01:17

Ora tocca al fascino del vissuto
Agli investitori pubblicitari piace il maschio interessante
Qualche ruga, qualche capello bianco, fisico non "gonfiato"



Kabir Bedi



ROMA - E' un po' come Manuel Fantoni. Quello che si imbarcò su un cargo battente bandiera liberiana. Non giovanissimo, aria navigata, qualche ruga, riflessi bianchi fra i capelli, eloquio vivace. Meno spaccone, forse, del protagonista di Borotalco, ma più o meno è così che gli investitori pubblicitari vorrebbero l'uomo in tv, per investire su di lui con sicurezza. Lo rivela un'indagine che Eta Meta Research ha condotto su 120 tra direttori marketing di grandi aziende italiane e multinazionali, pubblicitari e direttori di testate di costume. Alla fine, è emerso che gli uomini ideali sui quali puntare in televisione corrispondono a dei modelli precisi: l'attore Kabir Bedi, e due giornalisti, Franco Di Mare e Lamberto Sposini.

Bocciati gli uomini-manichino. Per intenderci, Costantino Vitagliano e suoi derivati. L'85 per cento degli uomini presenti in tv, al momento, appartiene a quella tipologia. Giovani, muscolosi, depilati, senza niente da dire. "Decorativi", secondo i guru della comunicazione, e causa di un "effetto distrazione" nei telespettatori, che (secondo il 41 per cento degli interpellati) porta a un calo dell'attenzione nei confronti del programma in onda. Non che non piaccia l'uomo "bello". Però dev'essere (per il 68 per cento degli intervistati) "vissuto".

Immagine distorta. Uno studio, spiega il presidente di Eta Meta Research, Saro Trovato, realizzato "per capire come gli esperti di marketing giudicano il piccolo schermo, e l'immagine che questo dà dell'uomo". Perché si parla spesso di una "distorsione" dell'immagine femminile trascurando quella maschile. Che invece sovrabbonda di stereotipi negativi. Tant'è che per il 69 per cento degli intervistati, l'immagine maschile restituita dalla tv è "assolutamente da cambiare".


Caratteristiche vincenti. L'identikit si avvicina molto alla tipologia Ernest Hemigway. Al primo posto (per il 68 per cento degli interpellati) serve un'aria "vissuta", dalle rughe allo sguardo. In forma, sì, ma niente fisico "gonfiato". In quanto all'età, i "supergiovani" non piacciono granché. Meglio gli splendidi quarantenni (55%), con qualche filo bianco tra i capelli. Il perfetto modello catodico, inoltre, deve essere in grado di parlare con proprietà di linguaggio (51%). Uomini, insomma, la cui sicurezza nasce dalle "esperienze di vita" e dalla "capacità di far fruttare il cervello".

I più desiderati. Fra gli uomini che le aziende promuovono e che, se potessero, trasformerebbero in testimonial per i loro prodotti c'è, al primo posto, uno dei protagonisti dell'ultima edizione di L'isola dei famosi, Kabir Bedi (63%), "per aver dimostrato grande equilibrio". Quasi ex aequo tra due giornalisti: Franco Di Mare, co-conduttore di Uno Mattina, e Lamberto Sposini, vice direttore del Tg 5 (rispettivamente 59% e 56%): entrambi sono considerati stereotipo dell'uomo affascinante, impegnato, un'immagine accolta positivamente sia dal pubblico femminile che da quello maschile. Chiudono la cinquina degli "anti-manichini" Alberto Angela (47%), del quale piace il fascino alla Indiana Jones, e l'attore Giulio Scarpati (41%).

Mode passeggere. Ma come rispondono, gli esperti, al fatto che personaggi come, appunto, Costantino Vitagliano, o i partecipanti al Grande Fratello riscuotono grande successo? Un dato difficile da confutare, sul quale però gli intervistati fanno fronte comune: per il 72 per cento si tratta di una moda passeggera. Il pubblico, dicono, si stancherà presto.

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