00 14/11/2004 11:53
STOCCARDA - Tre secondi. Questo è il tempo che mediamente un’automobilista ha a disposizione per decifrare un cartello stradale. In cento metri deve capirlo e decidere quali azioni compiere. Basta una distrazione o una indecisione per provocare un incidente. Cosa fare? Una soluzione possibile, che sembra fantascienza, ma invece è già realtà, viene dal gruppo tedesco Bosch. Si tratta di un sistema video costituito da una microtelecamera, grande tre centimetri, piazzata vicino allo specchietto retrovisore interno e da un computer. La telecamera «vede» la strada davanti all’auto e il software del computer classifica e riconosce ogni oggetto ripreso. Un esempio con i cartelli stradali? Quando l’automobilista incontra un cartello che indica un limite di velocità questo viene identificato e proiettato all’interno dell’auto su un visore. L’avviso è doppio dato che anche sul tachimetro viene segnalato il limite ed eventualmente la velocità in eccesso. Allo stesso modo se il cartello indica il divieto di svolta a destra sul visore dell’auto viene colorata di rosso la strada vietata e di verde quella da seguire. La telecamera è in grado di riconoscere anche le strisce che delimitano le corsie e di avvisare acusticamente e visivamente il guidatore quando le oltrepassa.
Il sistema video fa parte di un progetto molto ampio: l’assistenza alla guida. Su una pista privata alle porte di Stoccarda, in Germania, è stato possibile provare i molti congegni frutto della ricerca Bosch. Bmw, Mercedes, Audi e Volkswagen che si incontrano abitualmente sulle nostre strade sono state trasformate in laboratori di nuove tecnologie con un solo obiettivo: rendere più sicura la guida. Non c’è solo la telecamera. Nascosto nel paraurti si trova un radar che scandaglia la zona frontale sino a 150 metri. Lo scopo? Prevenire e impedire i tamponamenti. Come funziona? Attraverso il cruise control l’auto mantiene da sola la velocità impostata e il radar interviene quando il veicolo che precede rallenta o frena. Il congegno lo rileva e autonomamente provvede a far rallentare o fermare la nostra auto.
Sempre nella zona frontale si trovano sensori e microcamere a raggi infrarossi. A cosa servono? Di notte e nella nebbia integrano i dati forniti dal radar e dalla telecamera. Non mancano gli ultrasuoni già presenti su molte auto sotto forma di assistenti al posteggio. La loro evoluzione? Sistemarli anche lateralmente per identificare gli spazi in cui è possibile parcheggiare. Il radar è già disponibile nella lista degli optional di alcune automobili come la Bmw Serie 5 e la Jaguar Xj, ma quello provato a Stoccarda ne rappresenta una evoluzione. Sono infatti diverse le velocità di utilizzo: da fermi sino ai duecento orari. Se tutte le auto fossero dotate di questi sistemi di sicurezza gli incidenti, secondo gli esperti tedeschi, potrebbero più che dimezzarsi: le vittime, nella sola Unione Europea, potrebbero scendere dalle 40.000 registrate nel 2000 a 15-20.000 già nel 2010.


Mario Alberto Cucchi

Corriere della Sera
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