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LA VIA DELLE SPEZIE

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    ADMIN UNICO

    SUPERSUPREMO
    00 23/04/2004 21:08
    Profumate, colorate ma anche buone, ‘buone’ per il palato
    e per l’intero organismo: le spezie. Note sin
    dall’antichità ed utilizzate in ogni continente per
    impreziosire gustose pietanze, le spezie posseggono anche
    virtù terapeutiche non trascurabili. E allora perché non
    unire l’utile al dilettevole? Impariamo a conoscerle,
    utilizziamole in cucina e prendiamoci cura del nostro
    organismo con peperoncino, coriandolo, zenzero, chiodo di
    garofano, cannella, pepe…

    Le virtù delle spezie

    Innanzitutto, grazie alla loro capacità di insaporire ed
    esaltare il gusto degli altri alimenti, possono essere
    utilizzate al posto del sale – quest’ultimo è nemico della
    pressione arteriosa e favorisce la ritenzione idrica – e
    dei condimenti, i quali solitamente contengono grassi,
    pericolosi per il colesterolo e per la linea – l’apporto
    calorico delle spezie è praticamente nullo! –

    Favoriscono il processo digestivo poiché stimolano le
    secrezioni salivari e gastriche.

    Eliminano microbi e batteri ed essendo ricche di magnesio
    e potassio combattono il ristagno dei liquidi. In generale
    aiutano l’organismo a depurarsi.

    Contrastano l’invecchiamento cellulare perché sono ricche
    di sostanze che inibiscono l’azione dei radicali liberi.

    Qualche notizia in più…

    Cannella - Cinnamomum zeylanicum

    Esistono due specie di cannella
    la zeylanicum – appartenente
    alla famiglia delle Lauraceae –
    e la Cinnamomum verum. Oggi
    si utilizza principalmente la prima,
    anche se la seconda, grazie ad
    un aroma più forte viene ancora
    preferita dai maestri cioccolatai!
    La cannella è universalmente
    conosciuta per le sue proprietà antibatteriche sin dall’antichità
    – oggi tra le sue vittime si contano anche Escherichia coli
    e Salmonella typhimurium, principali responsabili delle
    intossicazioni alimentari – Essa è utilizzata anche come
    antimicotico, antivirale, tonificante, stimolante della
    circolazione sanguigna. Una ricerca del US Departement
    of agriculture’s human nutrition research center di Beltsville,
    sembra dimostrare che mezzo cucchiaino di cannella al
    giorno aiuta ad abbassare la glicemia – utile per i diabetic i –
    e colesterolo e trigliceridi – utili per chi ha problemi di
    ipercolesterolemia – Il vin brulè aromatizzato alla cannella
    combatte i sintomi delle malattie da raffreddamento.
    Masticare un bastoncino di cinnamomum dopo i pasti
    è una buona abitudine per mantenere i denti puliti e
    bianchi. Se si desidera pulire a fondo la propria cucina
    è possibile sfruttare le proprietà antibatteriche della
    cannella aggiungendo 5 gocce di olio essenziale a ½ l
    d’alcool e 1 d’acqua. Una goccia di olio essenziale di
    cannella diluito in un cucchiaio di olio vegetale, allevia
    il prurito conseguente alle punture di insetti.
    Attenzione: mai utilizzare l’olio essenziale non diluito
    perché risulta estremamente irritante per la cute.

    Zafferano - Crocus sativus

    Giallo e profumato, lo zafferano
    ha attraversato secoli di storia
    e non esclusivamente storia
    culinaria. Già noto agli egizi
    come unguento e profumo
    ma anche come ‘medicina
    naturale’, era consigliato
    come antispasmodico dal
    medico di Nerone, gli arabi
    lo proponevano alle donne per alleviare i disturbi
    del ciclo mestruale, e, nel medioevo, col nome
    di ‘erba lunaria’ veniva utilizzato contro diverse
    patologie... La tradizione vuole che il profumatissimo
    zafferano sia anche un potente afrodisiaco. La
    polverina gialla tanto nota in cucina – anche per
    il costo elevato! – si ricava dai tre stigmi rosso
    vivo presenti nella corolla del crocus. Lo zafferano
    è un concentrato di antiossidanti, tra l’altro molto
    resistenti alle alte temperature - per cui… sotto
    con i risotti! – un concentrato, unico nel suo
    genere, di cro cetina, crocina, picrocrocina
    – famiglia dei carotenoidi – Esso contiene più
    carotenoidi della carota! In definitiva, un bel piatto
    di risotto giallo è in grado di eliminare più radicali
    liberi di quelli eliminati dalla vitamina C e della
    vitamina E. Lo zafferano contiene inoltre vitamina
    B1 e B2, importanti per la crescita e per l’attività di
    metabolizzazione di grassi, carboidrati e proteine.
    Esso inoltre stimola il sistema nervoso e, in alcuni
    casi, sembra effettivamente attenuare i dolori legati
    al ciclo mestruale. Preparati a base di zafferano
    vengono consigliate in caso di problemi alla cute
    quali scottature, ecchimosi ed escoriazioni. Un
    rimedio contro bronchite accompagnata da tosse:
    fate bollire 5 g di stimmi in 1 l d’acqua per trenta
    minuti, quindi aggiungete 1 kg di zucchero, filtrate
    e conservate il liquido in una bottiglia. Ne bastano
    2-4 cucchiai al giorno. Attenz ione: mai assumere
    zafferano in dosi elevate perché può provocare
    intossicazione, contrazioni e rischia di provocare
    aborti.

    Coriandolo - Coriandrum sativum

    Il coriandolo è molto utilizzato
    dagli indiani che, oltre ai frutti
    essiccati o macinati, ne
    consumano anche le foglie
    – nonostante la pianta abbia
    un odore molto sgradevole –
    così come noi usiamo il
    prezzemolo. Esso è noto
    sin dall’antichità per le sue
    proprietà digestive, ma è anche antisettico, carminativo
    e tonico. Un piccolo segreto per ‘aiutarsi’ ogni volta che
    si affrontano sedute gastronomiche troppo impegnative,
    esso infatti favorisce la digestione, combatte la formazione
    di gas intestinali, l’insorgere della sonnolenza postprandiale,
    dolori colici e mal di testa dovuti a cattiva digestione. Basta
    lasciare in infusione 2 g di coriandolo in 100 ml d’acqua e
    berne 1-2 cucchiai dopo i pasti. Per i dolori di stomaco
    invece gustatevi una tazza di infuso di coriandolo - circa
    5 g per 1 tazza –

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    ADMIN UNICO

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    00 09/05/2004 22:39
    Le spezie

    Chi si destreggia tra i fornelli è consapevole di quanta importanza hanno le spezie nella nostra cucina, queste sanno dare quel sapore in più che rende diverso e tipico ogni piatto. Tra le spezie, il pepe è quella che più si è integrata nella nostra cucina.
    Il pepe nero, bianco e verde che si trova in commercio proviene tutto da una stessa pianta. Il pepe verde è il frutto raccolto quando non è ancora maturo, quello nero è quello giunto a maturazione e quello bianco non è altro che il pepe nero privato della buccia esterna. Il pepe rosa invece è il frutto di un albero originario dell'America meridionale, e non ha parentele con il pepe nero. Attenzione il pepe va macinato sul momento altrimenti conserva solo il piccante e perde il suo aroma.
    La noce moscata è il seme di un frutto originario delle isole Molucche, in Indonesia. E’ attualmente coltivata anche in Malesia, India, Brasile è usata dagli inglesi principalmente nella la preparazione di dolci. Dai tedeschi nell’ impasto degli insaccati e dagli arabi per aromatizzare carni. A differenza di quanto si può pensare è la cucina tradizionale italiana quella che più utilizza questo spezia, per la preparazione di paste ripiene, quali ravioli tortellini, per insaporire dolci, verdure e per arricchire la besciamella.
    Lo zafferano è un fiore violetto ed elegantissimo dai cui pistilli selezionati, essiccati e triturati viene ricavata le spezia resa famosa in tutta Italia dal piatto tipico milanese, il risotto allo zafferano. Una curiosità: per ricavare un kg di zafferano sono necessari 160.000 fiori, questo e il fatto che la raccolta deve essere necessariamente fatta manualmente rende il costo di questa spezia molto alto. Nel nostro paese lo zafferano è coltivato prevalentemente in Abruzzo e Sardegna