00 08/04/2004 00:52
Aereo Nasa vola oltre Mach 7
Il volo del prototipo è stato il primo a sperimentare
una nuova tecnologia di propulsione denominata
"scramjet" che utilizza ossigeno atmosferico anche ad
alta quota

Al Phileas Fogg di Jules Verne servivano almeno 80
giorni per fare il giro della Terra, mentre nei prossimi
decenni, viaggiare intorno al globo potrebbe essere, al
massimo, questione di tre o quattro ore. La finestra sui
voli supersonici è stata aperta trionfalmente dalla Nasa
che ha sperimentato con successo un velivolo alla
incredibile velocità di 7.700 chilometri l'ora: sette
volte la velocità del suono.

La creatura della Nasa, un velivolo sperimentale senza
pilota preparato in collaborazione con i tecnici della
Boeing, è stato battezzato X-43A ed è riuscito a
raggiungere e superare per pochi secondi - solo undici
per il momento - la barriera di Mach 7 aprendo la strada
a nuove applicazioni nel campo della aviazione, tanto
civile, quanto militare.

Il prototipo - nessun velivolo aveva mai raggiunto una
simile velocità senza essere propulso da un motore a
razzo o senza avere alimentazioni ad ossigeno ed
idrogeno liquidi - viene infatti considerato il primo
passo per i voli intercontinentali del futuro. Primo
obiettivo - per il cui raggiungimento si parla di
decenni e per il quale non sono state ancora create
tabelle di marcia definite - è infatti il volo intorno
al mondo, in modo da annullare le distanze tra le parti
del pianeta e ridurre al minimo le ore di volo.

Secondo obiettivo, invece, lo sviluppo in chiave
militare del velivolo su cui stanno lavorando in maniera
continua i tecnici del Dipartimento della Difesa
particolarmente ingolositi dalla velocità raggiunta
dall'aereo. Grazie alla sua rapidità, potrebbero essere
creati bombardieri in grado di compiere missioni verso
obiettivi lontani migliaia di chilometri in tempi
ristretti, garantendo all'offensiva un importante
effetto sorpresa e un mezzo difficilmente intercettabile
da parte nemica.

In attesa di vedere come l'X-43A verrà impiegato, il
velivolo ha invaso le copertine dei giornali
statunitensi e entusiasmato i vertici della Nasa
(chiamata a riguadagnare consensi dopo il tragico
incidente della navetta Columbia) che continuano, così a
inanellare buoni risultati dopo lo sbarco su Marte delle
sonde Spirit e Opportunity.

Lungo 3,6 metri e preparato dagli esperti dei laboratori
Phantom Works della Boeing, l'X-34A ha volato per 11
secondi alla velocita' di 7.700 chilometri l'ora sui
cieli del Pacifico, al largo della California, prima di
cadere come previsto nell'oceano. ''Comunque andasse, a
differenza di Marte sapevamo che stavolta avremmo
trovato in ogni caso l'acqua...'', ha scherzato uno dei
responsabili del programma al Dryden Flight Research
Center in California. L'aereo aveva preso il volo dalla
base californiana di Edwards agganciato sotto l'ala di
un B-52 dell'aeronautica militare. Una scena insolita,
quella della Fortezza volante vecchia di 50 anni che
trasportava il piccolo velivolo avveniristico. Quando è
stata raggiunta l'area prevista al largo della
California Meridionale, lo X-43A è stato sganciato e
portato da un razzo Pegasus a 30 mila metri d'altezza da
dove si è lanciato verso il traguardo di Mac h 7. La
velocità è stata raggiunta solo per una manciata di
secondi, quanto basta però alla Nasa per parlare di
successo, perché in quel ristretto arco di tempo il
propulsore ha funzionato come previsto e l'X-43A non si
è disintegrato.

Il volo del prototipo della Nasa è stato il primo - da
parte di velivolo con un motore atmosferico a tecnologia
"scramjet" (acronimo per supersonic combustible ramjet)
che non ha alcuna parte mobile al suo interno, - a
toccare e superare una velocità ipersonica, ossia
superiore a Mach 5. Il record precedente per un velivolo
con un propulsore del genere era stato stabilito
dall'aereo-spia SR-71 Blackbird, che aveva raggiunto
Mach 3,2 (3.500 chilometri all'ita). Un velivolo
sperimentale, lo X-15, aveva volato a Mach 6,7, ma con
propulsione a razzo.

''Questo può essere l'inizio di una rivoluzione
nell'aviazione e nel volo spaziale'', aveva detto prima
del volo Vincent Rausch, direttore del programma, che è
cominciato nel 1996 ed è costato finora 250 milioni di
dollari. Il programma aveva avuto un prologo sfortunato
nel 2001 quando il primo X-43A, sospinto da un razzo
Pegasus era esploso prima di poter volare.