00 06/12/2007 15:20
Scandalo in Champions/ L'8-0 del Liverpool al Besiktas nel mirino di Uefa e Europol per un giro di scommesse
Quello che sembrava un semplice pettegolezzo sembra trasformarsi in uno scandalo. Il match di Champions League tra Liverpool e Besiktas terminato con la rotonda (!) vittoria dei reds per 8-0 è finito nel mirino dell'Uefa perché potrebbe (il condizionale è d'obbligo) far parte di quel giro di partite europee, al momento 15, sospettate di combine. A soffiare sul fuoco delle polemiche sono subito intervenuti il britannico Daily Mail seguito dal titolo in prima pagina del Sun "La vittoria del Liverpool era prestabilita?" e la Sueddeutsche Zeitung, il quotidiano di Monaco di Baviera. Per quest'ultimo - addirittura - "alcuni giocatori turchi potrebbero essere stati pagati dalla mafia asiatica per 'modellare' il risultato a proprio piacimento". Si capisce così che se le illazioni venissero confermate il quadro poco edificante assumerebbe un contorno a dir poco internazionale.

L'Uefa al momento non ha preso contatto con il Liverpool e i dirigenti di Anfield Road hanno spiegato di non sapere nulla sulla controversia. "A questo punto non posso né confermare né smentire certe voci - queste le parole di William Gaillard, direttore della comunicazione Uefa, a 'Sportsmail' - . Bisogna mantenere alto il riserbo su vicende così delicate". Ad onor del vero il risultato di Anfield Road aveva sorpreso fino ad un certo punto. Almeno per due motivi.

Bisogna ricordare che il Liverpool di Rafa Benitez aveva un disperato bisogno di punti (i reds con un pareggio con il Porto fuori casa e due sconfitte nelle prime tre gare di Champions erano a rischio eliminazione - i campioni del 2005 si giocheranno il pass agli ottavi solo nell'ultima partita); il calcio inglese, poi, aveva 'celebrato' un'altra goleada stavolta a Londra: Arsenal-Slavia Praga 7-1, con tanto di scuse dei giocatori cechi ai supporters mortificati.

I dubbi si devono legare così al crollo del Besiktas dal 52esimo in avanti: sei gol in poco meno di quaranta minuti. L'unica certezza - ad oggi - confermata dallo stesso presidente Uefa Michel Platini, è che del caso, un dossier di 96 pagine, se ne sta occupando l'Europol, la polizia comunitaria insospettita dal notevole numero di puntate (la maggior parte delle quali provenienti dai paesi dell' est Europa) registrate all'azienda di scommesse Far East.



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