00 10/06/2012 21:58
La Polonia si spegne, orgoglio Grecia

Regala emozioni la prima gara di Euro 2012. La Polonia passa in vantaggio con Lewandowski ma si vede recuperata dalla Grecia rimasta in dieci uomini. Karagounis sbaglia il rigore del possibile 2-1 greco



Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dalla Polonia. Squadra con tanto talento in campo, ma incapace nel corso dei novanta minuti di chiudere un match decisamente alla portata e capace anzi di rischiare addirittura la rimonta e la sconfitta nel secondo tempo. Le stelle della Bundesliga, Lewandowski, Blaszczykowski, Piszczek riescono a spingere per la prima parte della gara per poi spegnersi completamente nella ripresa. Una Polonia a due volti, diametralmente opposti e che evidenzia lacune preoccupanti soprattutto in difesa. Difficile poter dare un giudizio alla Grecia. Squadra non certo irresistibile ma capace, trascinata da capitan Karagouinis e dall'intuito del ct Santos di risolvere una situazione complicata e resa ancor più difficile dalle decisioni sbagliate dell'arbitro spagnolo Velasco Carballo. Assurda la doppia ammonizione a Papastathopoulos nel primo tempo.

LA POLONIA DURA UN TEMPO - La Polonia della vigilia, delle azioni veloci sulla fascia e della fisicità portata al limite, è cosa solo del primo tempo. E' sulla destra che i polacchi fanno vedere le migliori cose con le cavalcate di Piszczek e la forza di Lewandowski. A rendere la vita impossibile alla non impeccabile retroguardia greca le incursioni di Obraniak e Blaszczykowski. Insomma, la Polonia che ti aspetti e che dovrebbe sistemare la pratica greca con non eccessivi problemi. Proprio da una azione sulla destra di Blaszczykowski arriva il gol del vantaggio polacco dopo un quarto d'ora di gioco. Perfetto lo stacco di testa di Lewandowski che sorprende tutti e batte Chalkias.

I padroni di casa si ritrovano così avanti e con la possibilità di chiudere il conto già alla mezzora, stavolta con Obraniak che decide però di calciare sul fondo da distanza ravvicinata. La Grecia non riesce a costruire nulla e le cose si complicano con l'espulsione di Papastathopoulos per doppia ammonizione (inesistente). L'arbitro spagnolo riesce nell'impresa di rovinare il vantaggio più che meritato dei padroni di casa prima con il rosso quindi non fischiando il tocco di mano in area di Perquis. Peggio di così impossibile e per la Polonia, vista la situazione in campo, sembra essere un gioco da ragazzi mantenere e anci incrementare il vantaggio.

LA POLONIA SI SPEGNE, LA GRECIA RISCHIA IL COLPACCIO - Fa tutto da sola la Polonia. Prima domina, segna e sfiora il raddoppio, quindi resta negli spogliatoi e regala alla Grecia l'occasione di rimontare addirittura sfiorare il colpaccio nella prima a Varsavia. A salire in cattedra, e non certo in modo npositivo è il portiere Szczesny che dopo appena cinque minuti di gioco esce a vuoto permettendo al neoentrato Salpigidis di pareggiare il conto. Ed è proprio in Salpigidis che è racchiusa la piccola opera d'arte del ct Santos, bravissimo a correggere in corsa alcuni errori (vedi la scelta di lasciare in panchina Kyriakos Papadopoulos). I tagli di Salpigidis diventeranno l'arma letale per i greci anche se a consegnare il match in mani elleniche ci pensa ancora una volta Szczesny con un'altra uscita abbastanza al limite, stavolta direttamente su Karagounis in area. Non ci sono dubbi, calcio di rigore e occasione sorpasso per la Grecia. Cartellino rosso per il portiere polacco. Karagounis, un odei migliori in campo, si fa ipnotizzare dal secondo portiere polacco, Tyton. Occasione sprecata quindi per la Grecia che rimane però protagonista del secondo tempo. Passa il tempo e la Polonia non riesce a ritrovare la spinta del primo tempo e il ct Smuda decide di non effettuare neanche un cambio in tutta la partita (Solo la sostituzione per l'espulsione del portiere con Tyton che prende il posto di Rybus.

Non cambia il risultato e per la Grecia il pareggio di Varsavia è un regalo davvero importante e inatteso. Per la Polonia un paio di giorni per rivedere alcuni dettagli che potrebbero compromettere l'Europeo di casa. Bene davanti ma da centrocampo in giù i polacchi sono davvero poca cosa. Preoccupante il calo della ripresa. E' vero, sognare non costa niente ma per realizzare questi sogni non basta certo giocare quaranta minuti per poi spegnere l'interruttore. Troppo alto il potenziale in campo per permettersi certi cali e certe disattenzioni. Il ct Smuda è avvisato. Fonte
[Modificato da !Serenella! 11/06/2012 20:24]