Ranking di Natale per Pianeta Nba. Le posizioni ai vertici dellla nostra personale classifica sono cambiate rispetto all'ultima puntata. Ecco le nuove top five.
1) San Antonio: ha perso in casa il big match contro Phoenix e, senza Tony Parker, ha perso le ultime tre trasferte. Come mai allora ancora al numero uno? Perché in una Lega che ha dimostrato di aver aumentato il livello medio, rimane il team che offre maggiori garanzie di tenuta quanto a concentrazione soprattutto in una serie al meglio delle 7 partite.
2) Phoenix: la vittoria contro San Antonio in Texas ha fatto capire che la squadra guidata da Mike D'Antoni è l'altraseria accreditata per la finale dell'ovest (che rimane una sorta di vera finale Nba). I Suns non hanno paura di nessuno e giocano una pallacanestro che prescinde da molti tatticismi. In serata decente al tiro non hanno rivali al mondo. Se Grant Hill rimane quello delle prime 30 partite la finale di Conference dovrebbe essere scontata. Da lì poi se la giocano.
3) Detroit: non la squadra con il miglior record a est, ma quella che al momento sembra dare maggiori garanzie in ottica playoff. Ovviamente pesa la vittoria ottenuta sul campo di Boston, complice una prestazione da MVP per Chauncey Billups. Se lui rimane concentrato e Wallace dà continuità, considerando anche la crescita di Maxiell la squadra sembra un'ottima candidata per la finale a est.
4) Boston: miglior record della Nba, ma i Celtics non hanno ancora giocato una sola volta contro le migliori quattro dell'ovest e l'unica partita dell'ultimo periodo di rilievo, quella con Detroit, è stata persa in casa. Rimane la miglior difesa della Lega, rimane che Detroit ha agguantato la vittoria all'ultimo. Ma che Boston non abbia ancora maturato il killer instinct lo dimostra il fallo (idiota) di Tony Allen nel finale di partita contro i Pistons.
5) Dallas: fine degli esperimenti, Jason Terry è tornato in quintetto. Da lì è iniziata la rimonta in classifica di Dallas che si è tolta anche qualche sassolino dalla scarpa. Nowitzki ha segnato alcuni canestri decisivi e George (l'ex Lakers) ha recuperato dall'infortunio. In più Diop ha sfoderato qualche prestazione decente in post. Insomma i Mavericks non saranno quelli splendenti dell'anno scorso, ma non hanno disimparato a giocare.
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