00 15/02/2012 01:09
Monti boccia Roma 2020
"Impegno troppo gravoso"

Il premier: "Non ce la sentiamo di esporre l'Italia a uno sforzo finanziario così importante in questo momento". Pescante: "Persa una grande occasione". Petrucci: "Abbiamo fatto il nostro dovere. Ci sono rimasto male"


Mario Monti ha detto no alla possibilità di organizzare l'Olimpiade del 2020 a Roma. A poche ore dalla scadenza prevista dal Cio per la formalizzazione della candidatura, il premier ha riferito il suo parere negativo nel colloquio con Alemanno, Petrucci e Pescante, tenutosi intorno alle 16.

FREDDEZZA — Storia di un feeling mai nato. Fra Mario Monti e l'idea olimpica non è mai corso buon sangue. Dall'insediamento a Palazzo Chigi alla bocciatura, Roma 2020 ha collezionato una lunga serie di rinvii. Lo stesso rapporto Fortis-Carraro è stato congelato prima della presentazione del Campidoglio del 12 gennaio. Ma già allora il primo approccio con la delegazione olimpica era stato gelido. Monti aveva congedato Alemanno, Petrucci e Pescante con un eloquente "vi farò sapere". Il ministro dello sport Gnudi aveva tirato fuori una battuta poco incoraggiante: ”Un punto di spread vale tre olimpiadi".

NIENTE RIMONTA — Poi il tentativo di "rimontare" senza riuscirci. Il 27 gennaio Monti aveva annunciato una decisione entro la scadenza, ma nessuno pensava che si potesse arrivare proprio all'ultimissimo momento. Fra le ragioni del no ci sarebbe anche un sondaggio riservato di esito nettamente contrario a quello illustrato da Mannheimer in Campidoglio dove si parlava di un 74 per cento di italiani favorevoli. L'inchiesta avrebbe riportato invece segnali di una contrarietà popolare. Il più pessimista era sempre stato proprio Mario Pescante, il presidente del Comitato promotore: intravedeva nei rinvii il pericolo che Monti potesse dire no sull'altare della severità e del rigore. E' stato, purtroppo per lui e per l'avventura olimpica, buon profeta.

IL PREMIER — Mario Monti ha spiegato le motivazioni del suo no in conferenza stampa: "Dopo una valutazione sofferta siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo ritiene che non sarebbe responsabile nelle condizioni dell'Italia assumere questa condizione di garanzia. Non ce la sentiamo di prendere un impegno finanziario che potrebbe gravare sulle finanze dell'Italia nei prossimi anni. In un altro momento storico avremmo potuto correre il rischio, ora no. Noi pensiamo ai giovani, ben oltre i prossimi mesi, e sappiamo che la traiettoria dell'Italia per numerosi anni a venire può dipendere dal successo o insuccesso della fase di decollo. Siamo nei mesi in cui è prematuro sganciare la cintura di sicurezza".


DELUSIONE PESCANTE E PETRUCCI — E proprio Pescante non ha nascosto la sua delusione: " È una grandissima occasione persa, ma non possiamo far altro che accettare la decisione del governo: c'è tanta amarezza. La decisione è stata molto ponderata ed è arrivata esclusivamente per motivi economici. Il nostro progetto era molto serio, ma il governo è stato irremovibile sui conti". Aggiunge il presidente del Coni, Petrucci: Petrucci: "Abbiamo fatto il nostro dovere. Ci sono rimasto male. Da cittadino devo adeguarmi ma sono molto amareggiato per un sogno che va in fumo dopo due anni di lavoro. Quando si taglia, bisogna anche pensare agli investimenti futuri. Non posso pensare che un premier prenda una decisione per l'irritazione degli appelli ricevuti. A noi Monti ha fatto i complimenti per il progetto".

SCADENZE — Domani il comitato promotore avrebbe dovuto consegnare al Cio il questionario di conferma della candidatura e le lettere d'impegno del Governo firmate anche dal ministero dell'Economia e dello Sport. A maggio il Cio ufficializzerà la short list, la lista delle città (dovrebbero essere al massimo 4) che potranno ufficialmente definirsi "candidate". Il 7 settembre 2013 a Buenos Aires (Arg), il presidente del CIo annuncerà la città che ospiterà i Giochi 2020.

TOTTI: PECCATO — Tante le reazioni di dispiacere alla notizia, compresa quella di Francesco Totti. Il capitano della Roma ha detto che "come sportivo, romano e italiano mi rattrista molto. Avere perso - insiste Totti nella sua dichiarazione all'ANSA - la speranza di potere concorrere all'assegnazione delle Olimpiadi 2020 a Roma mi rattrista molto. Peccato veramente".

Valerio Piccioni

Fonte: gazzetta