la finestra di fronte

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sanosuke sagara
00venerdì 2 luglio 2004 18:43
ennesimo film che attendevo da parecchio tempo ... e anche questa volta l'attesa non è stata vana ...
la trama è abbastanza coinvolgente anche se sinceramente non la ritengo molto originale ...
buona però l'idea di inserire un personaggio che, necessitando di assistenza dai protagonisti a causa di un improvisa perdita della memoria, funge da catallizzatore al rispolveramento di tutte le emozioni, i sogni e le aspettative delle persone che lo circondano ...
ed è proprio questo personaggio ad essere, a mio parere, estremamente interessante per il suo continuo vivere a cavallo tra il passato e il presente ...
anche in questo film, come in "le fate ignoranti" si notano il tema della diversità che a quanto pare resta un punto cardine nella produzione del regista
ozpetek, il regista, conferma delle ottime capacità che però non sembrano essere applicate continuativamente nel film ...
nella recitazione spicca indubbiamente giovanna mezzogiorno, che riesce sempre a ricreare dei personaggi estremamente credibili, ma si distingue anche raoul bova (attore che generalmente non apprezzo molto) ...
magnetica l'inquadratura finale su cui scorrono i titoli di coda ...
mi sento di consigliarvelo anche se non con particolare sollecitudine ...
voto: 7
isa69
00lunedì 19 luglio 2004 02:30
[SM=g27811] vero molto bello......poetico e dolce.......ottima regia e fotografia....con una colonna sonora ad hoc....[SM=x322252]

:SMILE127:


Nazione: Italia
Anno: 2002
Genere: Drammatico
Regia: Ferzan Ozpetek
Sito ufficiale: [URL]www.lafinestradifronte.com [=URL]www.lafinestradifronte.com

Cast: Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Massimo Girotti, Filippo Nigro.
Trama:
Giovanna, una giovane donna sposata e con due figli, si ritrova in casa un uomo molto anziano che ha completamente perso la memoria. Cercando di ricostruire la sua identità e il segreto del suo passato, Giovanna con l'aiuto di Lorenzo, che abita nel palazzo di fronte, scopre piano piano che lei stessa ha smarrito il ricordo dei propri sentimenti e delle proprie passioni. L'indagine su quell'uomo misterioso diventa così per Giovanna una vera e propria indagine su se stessa, in un mondo che sta perdendo la capacità di riconoscere la forza dei sentimenti più profondi.


IoBalloDaSola
00lunedì 19 luglio 2004 18:55
Bellissimo[SM=g27811]
srekal
00lunedì 19 luglio 2004 20:20
a me è piaciuto molto, come gli altri di ozpetek che ho visto. Fantastica interpretazione di Massimo Girotti, mi è piaciuto molto meno Raoul Bova![SM=g27812]
michelle1mi
00lunedì 19 luglio 2004 21:40
mi è piaciuto molto .. la lettera che ritrovano mi ha dato i brividi ! bello !
dolphin3
00martedì 20 luglio 2004 13:34
voto 7
Abituati a vederci sempre dalla stessa angolazione, in una obbligata soggettiva che fatica a mantenere lucidità nello sguardo, rischiamo di non capire la direzione che stiamo imprimendo alla nostra vita. Anche questo racconta il bel film di Ferzan Ozpetek, che dopo il successo di "Le fate ignoranti" torna a parlare con pudore e (maggiore) incisività di sentimenti. Giornate in apparenza sempre uguali fluiscono nell'ignavia, fino a quando un incontro casuale può aiutare a cambiare le prospettive.
Come in tutti i lungometraggi del regista italo-turco, il soggetto è molto intrigante. Se nel film precedente la brillante idea di partenza sfumava in una serie di luoghi comuni, ne "La finestra di fronte" Ozpetek riesce a mantenere fino alla fine una grande tensione emotiva, un miracoloso equilibrio nel dipanare il non facile destino dei personaggi. Al centro della storia, una famiglia con due giovani sposi con prole, stanchi della routine matrimoniale che regala più impegni che soddisfazioni. L'unica via di fuga, per l'inquieta Giovanna, diventa spiare il bel tenebroso nell'appartamento di fronte, che sembra racchiudere gli ideali inespressi di una vita più subita che davvero vissuta. A smuovere il mesto menage familiare arriverà un vecchio che nasconde un prezioso segreto. Il film procede intrecciando i molteplici fili narrativi in una sorta di thriller dei sentimenti, con colpi di scena, scoperte inaspettate, complicità, liti, riconciliazioni. Davvero tanta la carne al fuoco, ma il regista riesce a dosare i vari ingredienti mantenendo alto l'interesse e, soprattutto, rendendo i personaggi vivi. La famiglia è solo in apparenza "tipo", in realtà e molto ben caratterizzata. Bella l'idea di una protagonista che lavora come contabile in un'azienda che macella e confeziona polli ma sogna di diventare una provetta pasticcera. Con piccoli sapienti tocchi, quindi, i personaggi escono dal "tipo" e acquisiscono uno spessore autentico, in grado di parlare in modo diretto. Molto azzeccato anche il cast: Giovanna Mezzogiorno ha carisma da vendere, anche se rischia di restare imprigionata in personaggi tosti e incazzosi (i bisticci casalinghi ricalcano un pò troppo le liti de "L'ultimo bacio"); Filippo Nigro è un credibile marito a mezze tinte che alterna slanci affettivi a rigidità caratteriali; Raoul Bova non sfigura in versione Clark Kent nel ruolo dell'introverso e un pò bamboleggiante bancario; ritroviamo Serra Yilmaz, che è un pò una macchietta dalla evidente funzione sdrammatizzante (ma almeno è simpatica e fa ridere) e Massimo Girotti conclude la sua carriera con un'interpretazione vibrante e sensibile. Come al solito far recitare i bambini non è facile e alcuni quadretti familiari sanno un pò di artefatto. Ma il film riesce a toccare le corde giuste per emozionare, racconta in modo non banale il "must" del millennio "diventa quello che sei" e non limita lo sguardo alla dimostrazione di una tesi, ma aggiunge dettagli narrativi importanti e ricchi di implicazioni.
Determinante il contributo sonoro di Andrea Guerra e la scelta delle canzoni. In particolare "Gocce di memoria", cantata da Giorgia, che conclude con perfetto tempismo la bellissima sequenza finale. Sarebbe divertente un faccia a faccia tra i personaggi di Ozpetek e quelli di Muccino, evitando i fatui salotti televisivi ma preferendo un pub, magari davanti a una birra schiumosa. Chissà, forse l'intenso monologo finale della protagonista riuscirebbe a placare il cinismo dei membri della famiglia Ristuccia e a dare un senso meno effimero all'ansia di "essere ricordarti" che li affligge.
Re lizard
00mercoledì 28 luglio 2004 10:04
anke a me questo film è piaciuto moltissimo ... un film molto dolce e toccante [SM=x322198]
charly150
00martedì 14 settembre 2004 10:58
davvero bellissimo questo film! [SM=g27811]
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