breve domandina

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@athena85@
00lunedì 28 maggio 2007 14:31
secondo voi.....nel momento in cui il sole si spegerà, perchè dovrà succedere, ci saranno pianeti ingrado di ospitare la vita umana? se è si perchè e quali saranno? questo è un dubbio che mi assale da un pò?!
=santra=
00lunedì 28 maggio 2007 19:55
non può essere che ci sia già vita in un'altra galassia? [SM=g27833]

cioè il sole è una stella come tante...magari ci sono altre galassie che hanno diversi soli e diversi pianeti che ospitano la vita.
non credo possa esserci un pianeta che potrà ospitare in modo naturale la vita...al massimo sarà la razza umana, tecnologicamente avanzata, che per evitare di estinguersi si trasferirà da qualche parte.
dinda90
00mercoledì 30 maggio 2007 19:59
bo magari avverrà un adattamento o non so...
BeatAurora
00giovedì 31 maggio 2007 00:51
[SM=g27818] Domanda da un milione di dollari... [SM=g27820]:

Considerando che si parla costantemente di UFO...chissá magari tutti sti passaggi che fanno sulla terra é per vedere quanti di noi si potranno portare nel loro mondo... [SM=g27825]

In tutta sinceritá non so proprio cosa rispondere... [SM=g27831]



neve67
00lunedì 11 giugno 2007 21:51
non riesco a pensare al nostro universo senza vita, credo che come nella terra in altri pianeti ci sia vita
forse fra qualche milione di anni tutto sarà obsoleto e il problema non ci sarà oppure ci sarà un'alternativa esempio se nel frattempo l'umanità ndrà a vivere sotto terra perchè l'aria sarà inrespirabile, il sole sarà sostituito comunque
nanoguerriero
00martedì 12 giugno 2007 19:23
è molto probabile che c saranno pianeti dalle catteristiche simili al nostro, ma è altrettanto improbabile che noi riusciremo a raggiungerle. anche raggiungendo la velocità della luce, nello spazo le distanze sono lunghissime. insomma, quando accadrà, saranno cavoli amari per chi vivrà sulla terra in quel momento...
estefan
00lunedì 3 settembre 2007 19:58
Re:
nanoguerriero, 12/06/2007 19.23:

è molto probabile che c saranno pianeti dalle catteristiche simili al nostro, ma è altrettanto improbabile che noi riusciremo a raggiungerle. anche raggiungendo la velocità della luce, nello spazo le distanze sono lunghissime. insomma, quando accadrà, saranno cavoli amari per chi vivrà sulla terra in quel momento...



forse questa :

Vega (Alpha Lyrae) è la stella principale della costellazione della Lira, che si trova quasi allo zenit durante l'estate delle medie-alte latitudini. È una stella piuttosto vicina a noi, posta a soli 25 anni luce di distanza, e insieme ad Arturo e Sirio è una delle stelle più luminose nelle vicinanze del Sole. Vega è anche uno dei vertici del cosiddetto Triangolo Estivo.

Il suo tipo spettrale è A0V (Sirio, di tipo A1V, è appena meno luminosa), e si trova nella sequenza principale dove, come la maggior parte delle altre stelle, sta convertendo il suo idrogeno in elio per mezzo della fusione nucleare. Poiché le stelle più luminose utilizzano il loro combustibile nucleare più velocemente delle altre, la vita di Vega è lunga un solo miliardo di anni (contro i dieci del Sole). Vega è due volte e mezzo più massiccia del Sole, ed è circa 50 volte più luminosa.

Vega ha attorno a sé un disco di polveri e gas, scoperto dal satellite IRAS alla metà degli anni '80. Questo significa che Vega ha dei pianeti, o che essi potrebbero formarsi tra breve. Un disco di questo tipo viene chiamato appunto disco protoplanetario, perché precede la formazione dei pianeti stessi, e non sopravvive a lungo se si sono formati dei giganti gassosi come Giove o Saturno. Tuttavia, se si formano solo piccoli pianeti, il disco può durare un certo tempo anche dopo la loro formazione.

Si prevede che, grazie al movimento della Terra detto precessione degli equinozi, nell'anno 14.000 dopo Cristo Vega prenderà il posto della stella Polare come stella posizionata al polo nord.



nanoguerriero
00giovedì 6 settembre 2007 20:16
Re: Re:
estefan, 03/09/2007 19.58:



forse questa :

Vega (Alpha Lyrae) è la stella principale della costellazione della Lira, che si trova quasi allo zenit durante l'estate delle medie-alte latitudini. È una stella piuttosto vicina a noi, posta a soli 25 anni luce di distanza, e insieme ad Arturo e Sirio è una delle stelle più luminose nelle vicinanze del Sole. Vega è anche uno dei vertici del cosiddetto Triangolo Estivo.

Il suo tipo spettrale è A0V (Sirio, di tipo A1V, è appena meno luminosa), e si trova nella sequenza principale dove, come la maggior parte delle altre stelle, sta convertendo il suo idrogeno in elio per mezzo della fusione nucleare. Poiché le stelle più luminose utilizzano il loro combustibile nucleare più velocemente delle altre, la vita di Vega è lunga un solo miliardo di anni (contro i dieci del Sole). Vega è due volte e mezzo più massiccia del Sole, ed è circa 50 volte più luminosa.

Vega ha attorno a sé un disco di polveri e gas, scoperto dal satellite IRAS alla metà degli anni '80. Questo significa che Vega ha dei pianeti, o che essi potrebbero formarsi tra breve. Un disco di questo tipo viene chiamato appunto disco protoplanetario, perché precede la formazione dei pianeti stessi, e non sopravvive a lungo se si sono formati dei giganti gassosi come Giove o Saturno. Tuttavia, se si formano solo piccoli pianeti, il disco può durare un certo tempo anche dopo la loro formazione.

Si prevede che, grazie al movimento della Terra detto precessione degli equinozi, nell'anno 14.000 dopo Cristo Vega prenderà il posto della stella Polare come stella posizionata al polo nord.






purtroppo ne dubito, essendo che ha una vita davanti a se dieci volte minore di quella del sole...cmq stiamo parlando di miliardi di anni gente...dalla nascita di Cristo son passati 2000 anni...perchè il sole si spenga dovranno passare altre 5'000'00' di volte un tempo pari a quello trascorso dall'anno zero ad oggi...
@athena85@
00venerdì 7 settembre 2007 19:46
personalmente che si arriverebbe all'estinsione della razza umana. oggi siamo molto avanzati e un giorno lo saremo di più. su altri pianeti non ho idea se ci possa essere una vita ma a quanto sembra su marte hanno trovato acqua ghiacciata e quindi se c'è acqua qualche forma di vita ci sarà. non so dove potremmo andare ma spero che un giorno si riuscirà a scoprire un'altra galassia che potrebbe ospitare gli umani in momenti di cattività per noi! [SM=g27811]
della red
00sabato 8 settembre 2007 10:10
bisogna prima vedere se gli umani saranno ing rado di arrivare su tali pianeti...
secondo me si sta riprendendo il discorso "esistono gli alieni"
io dico di si per statistica :P
non è possibile che in un universo apparentemente immenso ci sia solo un pianeta abitato da forme di vita intelligenti ( o quasi [SM=g27818] )
nanoguerriero
00lunedì 10 settembre 2007 17:54
Re:
della red, 08/09/2007 10.10:

bisogna prima vedere se gli umani saranno ing rado di arrivare su tali pianeti...
secondo me si sta riprendendo il discorso "esistono gli alieni"
io dico di si per statistica :P
non è possibile che in un universo apparentemente immenso ci sia solo un pianeta abitato da forme di vita intelligenti ( o quasi [SM=g27818] )



attenzione agli off-topic red [SM=x322186] ...la discussione dove parlare dell'esistenza degli alieni esiste, e non mi sembra che alcuno abbia ripreso il discorso, almeno in modo diretto.
Hotepibre
00martedì 19 febbraio 2008 15:28
Re:
@athena85@, 28/05/2007 14.31:

secondo voi.....nel momento in cui il sole si spegerà, perchè dovrà succedere, ci saranno pianeti ingrado di ospitare la vita umana? se è si perchè e quali saranno? questo è un dubbio che mi assale da un pò?!



...di certo NON nel nostro sistema solare giacchè il sole stesso fa da "motore" e, mancando il motore...
Forse in altre galassie, illuminate da ben altri soli, ma, come ha scritto qualcuno più sopra, viaggiare oltre il nostro sistema solare è talmente improponibile, in quantità di tempo "umano", che, a meno di non voler ipotizzare un'astronave talmente grande da contenere un'intera popolazione per milioni di anni (siamo su questo ordine di grandezze), credo sia davvero impossibile.

Un viaggio intergalattico di tal portata e durata, comporterebbe inoltre (rammento che stiamo parlando di milioni di anni) sicuramente mutazioni genetiche della specie umana (sempre ammesso che, tra qualche decina di migliaia di anni tali mutazioni non ci siano già state e l'uomo di quel tempo non sia del tutto differente da noi) e, anche se fantasceintificamente, credo si possa anche ipotizzare che l'"uomo", viaggiatore della nostra ipotetica astronave, possa anche adattarsi ad atmosfere ben differenti da quelle che oggi conosciamo e che, credo, siano impossibili da preventivare.

guidoreali
00domenica 24 febbraio 2008 07:56
non può non tornarmi alla mente una canzone di quando ero taglia 46...

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Hotepibre
00domenica 24 febbraio 2008 23:03
...no! anche tu sei stato taglia 46 tanti, ma tanti anni fa? Incredibile come passa il tempo, anch'io, una volta, credo di aver indossato la 46... quanto alla canzone di Guccini, direi che era decisamente "catastrofica", ma in linea con quella che era la paura dell'olocausto nucleare della fine anni '60.
Più smeplicemente, e modestamente, direi che si può riprendere la famosa frase "Dopo di me il diluvio", forse meno romantica, ma più realistica...
guidoreali
00lunedì 25 febbraio 2008 08:12
lo sono stato fino a trent'anni fà...

ora stò scivolando verso la 54.....Sigh!
speedy13
00martedì 26 febbraio 2008 11:49
Addio sole, ecco come morirà diventerà una piccola stella
Secondo uno studio di ricercatori dell'università del Sussex fra 7 miliardi di anni sarà senza energia. La terra dovrebbe sopravvivere

ROMA - Sarà una lotta per la sopravvivenza. Il Sole diventerà un mostro centinaia di volte più grande di oggi e la Terra cercherà di sfuggirgli lasciando la sua orbita per spostarsi verso l'esterno del sistema solare. Poi l'atto finale: se il nostro pianeta riuscirà ad agganciarsi alla forza di gravità di un gruppo di asteroidi, allora potrà sopravvivere quasi in eterno. Altrimenti verrà fagocitata nell'ultimo sussulto del Sole.

Questa è la storia della fine dei tempi, almeno per quel che riguarda il nostro sistema solare, come è stata ricostruita con dettagli mai ottenuti finora dai ricercatori dell'Università del Sussex (Gran Bretagna) e pubblicata su Astrophysics. La ricostruzione è stata realizzata studiando nei particolari come si sono evolute sei stelle a noi vicine e che assomigliano in tutto e per tutto al nostro Sole.

Nessuna paura, tuttavia, per questi drammatica ricostruzione: ciò di cui stiamo parlando avverrà tra 6-7 miliardi di anni, quando l'umanità, molto probabilmente, avrà già lasciato il nostro pianeta per raggiungere mondi più ospitali. Il nostro Sole è una stella che ha una vita di circa 13 miliardi di anni e poiché circa 5 sono già trascorsi dalla sua nascita, la sua agonia inizierà tra 5 miliardi di anni. A quel punto inizierà a "morire" perché nel nucleo non vi sarà più idrogeno, la cui fusione oggi produce energia.

La stella inizierà allora a bruciare l'idrogeno che si trova negli strati più esterni; per questo motivo il Sole si espanderà fino ad assumere un diametro 250 volte superiore a quello di oggi. Ma la Terra ce la farà a fuggire dal mostro in crescita. Spiega Robert Smith, che ha guidato la ricerca: "Durante la fase di agonia il Sole perderà parte della sua massa e di conseguenza la forza d'attrazione diminuirà. In tal modo la Terra tenderà ad allontanarsi dalla sua orbita attuale".


Tuttavia la parte più esterna dell'atmosfera del Sole, che sarà estremamente tenue e quasi impercettibile, raggiungerà comunque la Terra rendendo la vita impossibile. I mari evaporeranno riempiendo l'atmosfera di vapore acqueo, un potente gas serra, che porterà la temperatura a livelli impossibili per la vita dell'uomo, se mai esisterà ancora.

Il Sole, poi, si ridimensionerà finché la pressione dei gas non innescherà le reazioni nucleari che trasformeranno l'elio in carbonio e ossigeno. Quando anche l'elio sarà terminato si avrà una nuova espansione della stella che potrebbe raggiungere la Terra nella sua nuova orbita e vaporizzarla. Nessuna possibilità di scampo? "No, una esiste - spiega Smith - Se la Terra dovesse ricevere dagli asteroidi una piccola correzione della sua orbita, ad esempio una volta ogni 6.000 anni, essa potrebbe allontanarsi così tanto dal Sole da sopravvivere anche all'ultimo sussulto".

Terminata questa fase il Sole si ritrarrà di nuovo fino a diventare una piccola stella chiamata "nana bianca". Non emetterà più energia e i pianeti diverranno giganteschi massi e bolle di gas del tutto inerti che forse continueranno a ruotare attorno alla loro stella ormai morta o forse si allontaneranno per sempre per perdersi nella galassia.

Ovviamente se l'umanità non avrà provveduto per tempo a lasciare il sistema solare di essa non vi sarà più alcuna traccia. Eventuali alieni potrebbero trovare indizi della nostra esistenza solo se intercetteranno le sonde che avremo lanciato per studiare il sistema solare da più lontano.

fonte
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