Zorro, l'inizio della leggenda

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della red
00venerdì 10 giugno 2005 11:00
Tra Europa e America, tra amori impossibili e duelli mozzafiato, rivive la leggenda di Zorro. Lo spadaccino mascherato, che lotta per difendere gli oppressi contro i soprusi dei prepotenti e dei disonesti, è il protagonista del nuovo romanzo di Isabel Allende, una storia ricca di passioni e avventura, in cui i personaggi e le atmosfere affascinanti che da sempre caratterizzano i libri della scrittrice si fondono alle esilaranti e rocambolesche peripezie che hanno reso famoso l'eroe.
Il racconto ripercorre l'intera vita di Zorro e ne ricostruisce la personalità complessa e affascinante, con grande attenzione per il contesto storico che fa da sfondo alla vicenda.
Nato in Alta California dal matrimonio di un proprietario terriero spagnolo con una donna india che combatteva contro i conquistatori per difendere i diritti del suo popolo, Diego trascorre un'infanzia ricca di avventure insieme all'amico fraterno Bernardo, figlio della balia che allattò entrambi. Quando il ragazzo compie quindici anni, il padre lo invia in Spagna per completare i suoi studi, ospite di Tomás de Romeu, un vedovo con due figlie, simpatizzante dei francesi. Nell'Europa della dominazione napoleonica, Diego familiarizza con nuove idee filosofiche e politiche dell'Illuminismo ma diventa anche un abile spadaccino; prende lezioni di scherma da Manuel Escalante che si rivelerà un membro del gruppo massonico La Justicia cui presto si affilierà lui stesso con il nome di battaglia di Zorro, che in spagnolo significa volpe. Innamorato, non corrisposto,di Juliana, la maggiore delle due sorelle de Romeu, il giovane de la Vega incontra a Barcellona Rafael Moncada, che diventa presto l'acerrimo e pericoloso nemico di Zorro e suo rivale in amore. Anche Moncada, infatti, è infatuato di Juliana: rifiutato, la seguirà fino in America dove la donna e la sorella Isabel fuggono insieme a Diego dopo la sconfitta di Napoleone e l'arresto del padre. Qui li attendono nuove peripezie, incontri con pirati gentiluomini, traffici di preziosi, duelli all'ultimo sangue e la resa dei conti finale.
Appassionante come un romanzo di cappa e di spada ottocentesco, coinvolgente come un romanzo d'azione, intrigante come una storia d'amore, Zorro è un libro piacevole, che propone anche riferimenti alla politica attuale e presenta una lunga serie di elementi magici, sentimentali e femminili che lo riconducono alle tipiche atmosfere dei romanzi dell'Allende.

Isabel Allende spiega come è nato il suo nuovo romanzo. Ecco il racconto con le parole dell'autrice.
«Un giorno, nell'estate del 2003, alcune persone arrivarono a casa mia e affermarono di essere i proprietari di Zorro, il personaggio con la maschera, la spada e la frusta. Non sapevo che Zorro avesse dei proprietari, ma effettivamente loro erano detentori del copyright, e mi dissero che, per quasi un secolo, con Zorro avevano fatto di tutto: film, telefilm_ Zorro è conosciuto in tutto il mondo, in Cina, il 64% della popolazione, e generazioni molto lontane tra loro, sa chi è Zorro. E mi dissero: Non abbiamo mai fatto un'opera letteraria, vogliamo qualcuno che scriva un libro sulle origini della leggenda: come_ come un bambino nato in California possa diventare Zorro e perché . E io risposi: Di cosa state parlando? Sono una scrittrice seria, io . Ma mi lasciarono lo stesso uno scatolone pieno di materiale fantastico, e ho cominciato a guardare i film e mi sono innamorata di lui: Zorro è eccezionale. Sportivo, romantico, è l'amante perfetto, difende i poveri e gli indiani, è un grande spadaccino e_ chi non s'innamorerebbe di lui? Io lo immagino con la faccia di Antonio Banderas.
Alla fine, decisi che avrei scritto il libro e cominciai a fare delle ricerche su quel periodo storico assolutamente affascinante: perché era il momento delle guerre napoleoniche in Europa, dei pirati nei Caraibi, delle guerre d'indipendenza in America Latina; era il periodo di quegli incredibili viaggi in nave attraverso l'Atlantico e il Pacifico. Era meraviglioso, un periodo storico veramente straordinario. E quindi ambientai la mia storia al tempo delle missioni in California, vicino Los Angeles_ C'è questo bambino, che è il figlio di una donna indiana e di un nobile spagnolo; a quindici anni il padre lo manda a Barcellona per formarsi_ e quindi avevo la possibilità di farlo viaggiare per il mondo e di farlo diventare Zorro passo a passo. E poi, per esempio, la maschera_ perché mai qualcuno indosserebbe una maschera? Beh_ aveva delle orecchie molto grandi e doveva coprirle con una maschera; quindi quando immaginai questa persona con delle orecchie grandi, non era più un eroe d'azione: era una persona con delle orecchie grandi, e mi sono pazzamente innamorata di lui! Mi sono davvero molto divertita scrivendo questo libro.»
Intervista tratta dal sito Feltrinelli.it
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