Oltre 400 esposizioni e otto sezioni dedicate all'Italia
Oltre 400 presepi da tutto il mondo e otto sezioni speciali dedicate alla grande tradizione italiana sono gli ingredienti della 21esima Rassegna Internazionale del Presepio nell'Arte e nella Tradizione, patrocinata dall'Unesco, in programma nell'Arena di Verona dal 4 dicembre al 23 gennaio 2005. Da Oriente ad Occidente, sono rappresentate tutte le arti presepistiche, sia dei paesi meno noti e con micro comunità cristiane, come la Cina e il Giappone, sia di aree di grande tradizioni quali Polonia, Francia, Spagna e America latina.
Il termine "presepe" deriva dal latino "praesepium" e significa mangiatoia. La nascita del bambin Gesù viene rappresentata attraverso delle statuine. Gli elementi sempre presenti sono la grotta o la capanna, con Maria, Giuseppe ai lati di una mangiatoia nella quale viene accolto Gesù e poi il bue, l'asinello, l'Arcangelo Gabriele, i 3 Re Magi (Melchiorre, Baldassarre e Gasparre), che portano in dono oro, incenso e mirra. Quindi all'esterno pastori, pecorelle e ovviamente la stella cometa.
Una tradizione tutta italiana è sicuramente il presepe vivente. Uno dei più caratteristici si svolge nel paesino laziale di Greccio, dove si ripropone dal 1973 la tradizione istituita nel 1223 da San Francesco, aggiungendo agli episodi e ai personaggi del Vangelo anche lo stesso San Francesco e i suoi più fedeli fraticelli. Nella terra francescana per eccellenza, l'Umbria, vanno ricordati poi i presepi viventi di Petrignano d'Assisi, che si snoda intorno al castello medioevale e il fiume Chiascio, e di Cascia.
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