Vero o falso: I miracoli di San Brunetta

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silvercloud87
00lunedì 1 dicembre 2008 15:28
VERO O FALSO: I MIRACOLI DI SAN BRUNETTA
di La redazione 10.10.2008

“In pochi mesi si è registrata una diminuzione di quasi il 50 per cento e non sono un taumaturgo” Renato Brunetta, Ministro per la pubblic amministrazione e l'innovazione nel corso della trasmissione "Faccia a faccia" su Radio3. Dichiarazione riportata nell'articolo "Brunetta: io meglio di Padre Pio apparso su La Repubblica", 3 ottobre 2008;
Siamo più verso il 50% delle assenze in meno rispetto al settembre del 2007 che verso il 40%",. ''E' un miracolo?'' ha chiesto Massimo Giletti. Brunetta: "Son diventato un taumaturgo, son diventato San Brunetta''. Domenica in" 5 ottobre 2008.

Il decreto-legge 112/2008 (approvato definitivamente il 5 agosto) irrigidisce i controlli sulle assenze per malattia del pubblico impiego (tra l’altro, prevede visite fiscali obbligatorie anche per un solo giorno di assenza) e stabilisce che nei primi dieci giorni di assenza non vengano corrisposti emolumenti accessori e indennità.
Che conseguenze hanno avuto queste misure sul tasso di assenteismo? Secondo il Ministro Brunetta, l’effetto è stato miracoloso: una diminuzione del 37-40% a luglio e di quasi il 50% ad agosto. La rilevazione di agosto non è ancora disponibile, mentre quella di luglio è pubblicata sul sito del Ministero della funzione pubblica. Leggendola, l’impressione è che in effetti l’assenteismo stia diminuendo in misura significativa, ma probabilmente non nel modo spettacolare dichiarato dalle fonti ufficiali.
La rilevazione, infatti, presenta qualche incongruenza.
Per prima cosa, ci si è basati sulle risposte “volontarie” di alcune amministrazioni. Nel complesso hanno risposto enti con 210.000 dipendenti, ovvero meno del 7% del pubblico impiego. Per questi enti le assenze per malattia nel luglio 2008 si sono ridotte del 37,1% rispetto al 2007 (che, secondo il Ministero,chissà perché, corrisponde a un calo per l’intero universo dei dipendenti pubblici “plausibilmente” collocato in un range del 37-40%) . Cosa succede al restante 93%? Ovvero, i risultati ottenuti per il campione delle amministrazioni che hanno partecipato alla rilevazione si possono estendere al totale del pubblico impiego? Probabilmente no: è plausibile che le amministrazioni che hanno partecipato presentino risultati migliori della media (un fenomeno noto in statistica come autoselezione: chi non ha ottenuto buoni risultati eviterà di sottolinearli rendendoli pubblici).
Un altro dubbio che emerge da una lettura sommaria dell’indagine riguarda la possibilità di comportamenti elusivi e/o di disomogeneità nella rilevazione: in alcuni casi alla diminuzione delle assenza per malattia corrisponde l’aumento delle assenza per altri motivi. Per fare un esempio eclatante: nel Comune di Napoli nel mese di luglio 2008 le giornate di assenza per malattia sono 2.546 in meno rispetto al luglio 2007 (7.816 contro 10.362 giornate di assenza), con una diminuzione del 25%. Peccato che le assenze per altri motivi nello stesso periodo aumentino di 12.183 giornate (p. 37 della rilevazione)….
Insomma: un po’ di esagerazione c’è e non ce ne sarebbe bisogno. Anche se la diminuzione dell’assenteismo fosse del 10%, sarebbe sempre un buon risultato. Meglio mantenere un basso profilo: i miracoli non sono di questo mondo….

lavoce.info
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