Università, decreto Gelmini è legge

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00venerdì 9 gennaio 2009 15:33
Via libera definitivo da Montecitorio
L'Aula della Camera ha definitivamente approvato il decreto legge in materia di Università. I voti a favore sono stati 281, 196 i contrari, 28 gli astenuti. Hanno votato contro i gruppi del Pd (Marina Sereni ha definito il decreto come "un'occasione mancata per il diritto allo studio in Italia") e dell'Idv. Astenuta l'Udc "per offrire un'apertura di credito nei confronti del ministro Gelmini".


I punti salienti: più spazio ai giovani
Trasparenza nei concorsi, stop alle baronie, piu' spazio ai giovani, premiare i bilanci virtuosi delle Universita'. Questi i temi in sintesi della legge sull'Universita' approvata alla Camera. Nel reclutamento dei professori universitari, le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accadeva fino ad ora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da un solo professore ordinario nominato dalla facolta' che ha richiesto il bando. Si evita cosi' il rischio di predeterminare l'esito dei concorsi e si incoraggia un piu' ampio numero di candidati a partecipare. Per quanto riguarda il reclutamento dei ricercatori, in attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento dei ricercatori universitari le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da un professore associato nominato dalla facolta' che richiede il bando e da due professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverra' secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.

Freno agli stipendi
Le universita' con una spesa per il personale troppo elevata (piu' del 90% dello stanziamento statale) non potranno effettuare nuove assunzioni. La norma pone un freno alle gestioni finanziarie non adeguate di alcune universita' (soprattutto nel rapporto entrate-uscite). Da oggi le universita' che spendono piu' del 90% dei finanziamenti statali (Fondo di Finanziamento Ordinario) in stipendi non potranno bandire concorsi per docenti, ricercatori o personale amministrativo. Piu' ricercatori assunti dalle Universita': Per favorire l'assunzione dei giovani ricercatori, il blocco del turn over (a quota 20% nelle altre amministrazioni) viene elevato al 50%. Delle possibili assunzioni presso le Universita', almeno il 60% dovra' essere riservato ai nuovi ricercatori. I concorsi di ricercatore gia' banditi fuori dal turn over: I bandi di concorso per posti da ricercatore gia' banditi sono esclusi dal turn over. 2300 ricercatori dunque saranno esclusi dal blocco del turn over.Gli enti di ricerca esclusi dal blocco delle assunzioni: Gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni che e' entrato in vigore per tutte le amministrazioni pubbliche. Queste tre iniziative permetteranno di assumere 4mila nuovi ricercatori.

Aumentano i finanziamenti alle Università migliori
Piu' finanziamenti (cioe' il 7% del Fondo del Finanziamento Ordinario e del Fondo Straordinario della Finanziaria 2008) saranno distribuiti alle Universita' migliori: quelle con offerta formativa, con qualita' della ricerca scientifica, qualita', efficacia ed efficienza delle sedi didattiche migliori.Le universita' piu' virtuose saranno individuate in tempi molto brevi attraverso i parametri di valutazione Civr (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) e Cnvsu (Comitato nazionale valutazione del sistema universitario). Per la prima volta in Italia si distribuiscono soldi alle Universita' in base a standard di qualita'.

Più mezzi ai meritevoli
Borse di studio ai ragazzi piu' meritevoli: Per la prima volta in Italia tutti gli aventi diritto avranno la borsa di studio.L'incremento di 135 milioni di euro sara' destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. 180 mila ragazzi oggi sono idonei a ricevere la borsa di studio e l'esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono di fatto gia' oggi.

TgCom
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