Tonno rosso, mangiarlo è un peccato

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!Serenella!
00domenica 12 ottobre 2008 20:11



Poche sere fa ero al ristorante con alcuni amici e conoscenti. Nel menu, tra gli antipasti, c'era un carpaccio di tonno in salse varie. Di fronte alle domande di un commensale, che chiedeva delucidazioni sul piatto, il cameriere, tutto orgoglioso, si affannava a spiegare che si trattava di vero tonno rosso, di quello che ormai si fa fatica a trovare e che, tra l'altro, ti fanno pagare un occhio della testa.

Tonno rosso, animale in via di estinzione - Con grande rammarico del dipendente il carpaccio non fece un gran successo. Neanche un'ordinazione. Per non lasciare nel dubbio il cameriere, sulle sue capacità persuasive, a fine cena lo presi un attimo da parte e cercai di spiegargli che se un animale era diventato raro da trovare sul mercato, evidentemente ce n'erano pochi in natura.

I tonni come le balene - Essendo tutti noi piuttosto attenti ai problemi ecologici, avevamo scartato il piatto perché anche l'alimentazione, o meglio la golosità, può ridurre sulla via dell'estinzione una specie animale. Sta succedendo con certe balene, cacciate da diversi paesi contro le leggi internazionali, ufficialmente a scopo scientifico, in realtà per soddisfare il gusto degli amanti di sushi e altre "leccornie" del genere.

Il dossier del Wwf - Proprio in questi giorni il Wwf ha reso noto , a livello mondiale, un dossier secondo cui l'Italia ha pescato tonno rosso per 700 tonnellate in più sulle quote previste. Tutto ciò senza calcolare il tonno rosso pescato e venduto illegalmente sui mercati chiusi gestiti dalla mafia o trasferito, senza registrazione, in fattorie al largo della Croazia, di Malta e della Tunisia. Il dossier si chiama "Pesca del tonno rosso fuori controllo in Italia. Ecco le prove", ed è stato commissionato a un'agenzia indipendente.

La pesca in Italia - Si tenga conto inoltre che questa pesca spesso viene effettuata con strumenti completamente fuori dalla legislazione europea, come gli aerei d'avvistamento. I dati ufficiali, indirizzati a Bruxelles, dal nostro paese sono, secondo il Wwf, palesemente in difetto. Già l'anno scorso l'Italia aveva pescato tonno rosso con un'eccedenza del 40% rispetto alle quote fissate, seguita da altri paesi certo non meno "furbi".

Tutti ciò ha indotto l'UE a decidere la chiusura della pesca al tonno con due settimane d'anticipo. I vari tipi di pescherecci italiani, iscritti nei registri ufficiali, sono 185, mentre la società che ha condotto l'indagine, per conto del Wwf, ne ha individuati 283. Tutti questi dati sono ora nelle mani dei vari ministeri e della Commissione Ue cui il Wwfha chiesto una moratoria di tre anni sulla pesca a questo tipo di tonno.I camerieri continueranno a fare il loro onesto lavoro, ma io continuerò ad astenermi dal mangiare tonno rosso. Spero anche voi. Fonte
Oscar Grazioli
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