Tendenze: Io viaggio da sola

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Frida07
00lunedì 19 maggio 2008 12:05

Ventenni avventurose o pensionate alla ricerca di stimoli, sono in aumento anche in Italia le donne che scelgono di spostarsi da sole. I consigli e le dritte per cavarsela in ogni circostanza.


Le ragazze con la valigia - donne che viaggiano da sole per la felicità di stare, appunto, da sole - prima di partire devono pensare, appunto, soprattutto alla valigia. Due sono le opzioni ragionevoli: lo zaino o il trolley, e ci deve entrare tutto, quindi pochissimo. Le ragazze con la valigia devono essere leggere come farfalle e razionali come astronauti. Senza il bagaglio perfetto non si fanno vacanze intelligenti. Mai dimenticare uno scialle, eventualmente da mettere in testa tipo chador, le medicine e i sandali Birkenstock, tra i migliori compagni di vacanza. E niente gioielli, niente tacchi, niente abitini sexy: viaggiare da sole è un avventura nella quale si deve passare inosservate

Ci sono soprattutto due tipi di donne che viaggiano senza compagnia. Le romantiche e le manager. Entrambe le categorie sono in aumento, moltissimo nei Paesi anglosassoni, molto anche da noi. Che il viaggio sia competenza femminile, insieme alla lavatrice e alla scelta del colore delle pareti, non è una novità. Sono da sempre le donne a organizzare le vacanze (otto volte su dieci): le segretarie per i capi, le mogli per la famiglia, le fidanzate per il fidanzato. Ma adesso, stando ai dati del Touring, un milione 400 mila italiane viaggiano per i fatti loro, lasciando a casa gli uomini. Secondo l'American Express, un quarto dei manager europei che viaggiano per lavoro sono donne, mentre in America sono già la metà. A questo proposito qualche tempo fa sul Financial Times è comparsa una curiosa inchiesta. Pare che per la maggior parte delle manager i viaggi d'affari siano una manna dal cielo.

Anche i noiosissimi convegni e le infinite riunioni sono meglio di un sabato mattina al supermercato: in fondo, quale altra occasione ha una donna con famiglia a carico per farsi una sauna di mezz'ora e guardare il proprio dvd preferito senza nessun bambino nelle vicinanze che le chieda: "Che fai?". Le donne io-viaggio-da-sola amano, però, anche l'avventura, che siano ventenni in cerca di brividi o pensionate in cerca di stimoli (le due fasce di età più forti per
le viaggiatrici solitarie). Anche il canale National Geographic Adventure ha fiutato il fenomeno, e ha mandato in onda vari programmi con protagoniste donne sole on the road: in 4Real Cameron Diaz va da sola in Perù per incontrare la tribù indigena Quechoa, e se la cava ottimamente anche senza il parrucchiere personale.

Di tutt'altra pasta (e cioè libere di girare il mondo anche se non ci sono telecamere in giro che documentano l'impresa), le viaggiatrici romantiche, le vere eroine dei nostri tempi. Quelle che si prenotano il volo per Madras su Internet e partono un mese alla ventura, con solo l'account di Gmail a tenerle attaccate al mondo. Quelle che vanno a vedere Van Gogh, che è tutta la vita che lo volevano fare, con un low cost per Amsterdam. Quelle che per la pensione si regalano la crociera sul Nilo, e si portano dietro un taccuino per gli appunti e un libro di Karen Blixen. Da sole, infatti, bisogna saper organizzare la solitudine.

Nel libro Il manuale della viaggiatrice (Morellini, pp. 176, euro 11,90) Federica Brunini fa la lista dei pro e dei contro di chi viaggia da sola. I pro: si va dove, quando e come si vuole. Infinite possibilità di incontri, sguardi, conversazioni rubate, momenti magici. Contro: cenare da sole. "Io me la sono sempre cavata con un libro o con la musica. Con un iPod si resiste dappertutto" racconta la conduttrice tv Camila Raznovic: "viaggiare in solitudine è un esercizio per lo spirito. Ti diverti meno che in compagnia, ma vai più in profondità" dice. Per organizzarsi oggi c'è la grande sorella Rete. Il portale www.permesola.com offre, eventualmente, anche una bacheca di annunci, per trovare compagnia o alleati. Più mondano è il sito americano womanstravelclub.com, che offre perfino "accompagnatori", personal shopper e sedute di bioenergetica. La sua fondatrice, Phillys Stoller, sostiene che le donne che viaggiano da sole lo fanno per un solo motivo: "Ritrovare la ragazza che c'è in loro". Che, a conti fatti, è sempre meglio di un lifting.




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