Stupratore romeno scarcerato e subito espulso dall'Italia

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silvercloud87
00lunedì 2 marzo 2009 17:54
Condannato a 9 anni, ha usufruito della "liberazione anticipata"
Protesta la Lega, il ministro della Giustizia avvia accertamenti
Stupratore romeno scarcerato
e subito espulso dall'Italia

Il prefetto: "Allontanato per motivi di pubblica sicurezza, è una persona pericolosa"
Il Carroccio: "Bene l'espulsione, ma in certi casi i benefici vanno esclusi"


TORINO - Condannato per violenza sessuale, scarcerato a fine pena e allontanato dall'Italia perché "pericoloso". E' la storia di Nicolae Negru, un cittadino romeno di 30 anni che, dopo essere stato rimesso in libertà, è stato subito colpito da un provvedimento di espulsione della Prefettura di Vercelli ed è stato imbarcato all'aeroporto romano di Fiumicino su un volo per Bucarest. Sulla scarcerazione, il ministero della Giustizia, interpellato dalla Lega, ha avviato accertamenti.

"Non abbiamo fatto altro che applicare con assoluta convinzione una norma esistente nel nostro ordinamento" ha detto il prefetto, Pasquale Minunni. Si tratta del decreto legislativo (il numero 30 del 6 febbraio 2007) con cui il governo aveva recepito una direttiva comunitaria sulla libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea: si può allontanare qualcuno dal territorio nazionale "per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza". "E la natura, la gravità e le modalità dei reati per i quali era stato condannato - spiegano a Vercelli fonti locali delle forze dell'ordine - indicano che si tratta di un persona pericolosa".

Negru, accusato di uno stupro commesso in provincia di Frosinone, era stato catturato dalla polizia nella città piemontese. Nel 2004 era diventata definitiva la condanna a nove anni di reclusione, scontati nel penitenziario vercellese, per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni aggravate e armi. Gli sconti previsti dall'indulto (3 anni) e dalla cosiddetta "liberazione anticipata" per i detenuti che si comportano bene (in questo caso, 13 mesi in tutto) hanno portato alla sua scarcerazione, disposta dalla magistratura di sorveglianza, alcuni giorni fa. E la questura di Vercelli ha preparato un dossier con la richiesta di allontanamento, che è stata accolta.

"Un pericoloso delinquente verrà rimpatriato a tempo di record grazie alla consueta efficienza del ministero dell'Interno", commenta Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera, che stigmatizza la liberazione anticipata dello stupratore. Secondo il parlamentare, che annuncia un'interrogazione al ministro della Giustizia, in certi casi "i benefici vanno esclusi".
La replica del ministro Alfano arriva a stretto giro: "acquisiremo gli atti relativi all'esecuzione della pena dalla sentenza, al fine di verificarne la legittimità", ha detto il Guardasigilli.

(28 febbraio 2009)
Repubblica.it
silvercloud87
00lunedì 2 marzo 2009 17:54
I benefici non vengono tenuti in considerazione se la legge non li prevede, i Giudici non possono inventarsi niente.
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