Vita e carriera da star
Nato Donald Duck ma da noi chiamato Paolino Paperino, il papero più famoso del mondo compie 70 anni. In realtà Donald è più vecchio. La sua carriera infatti ha un traballante inizio già nel '31 quando viene nominato, come amico di Topolino (ormai settantaseienne), nel libro Mickey Mouse Annual disegnato da Wilfred Haughton. Del 9 giugno 1934 è invece la sua prima apparizione in un film. Che siano settanta o più, abbiamo deciso di festeggiarlo raccontando la storia della sua interminabile e brillante carriera e con lui festeggiamo la voglia di sorridere sulle piccole disgrazie e sulle sfortune quotidiane. Come se la vita fosse, in fondo, solo un continuo scivolare su una buccia di banana o, come capiterebbe a Donald, una macchina sempre in panne.
Sull'enciclopedia,
Donald Duck è definito "una papera di colore bianco, con becco, gambe e piedi gialli tendenti all'arancione. Indossa solitamente una maglia e un cappello da marinaio. E non porta i pantaloni".
Una leggenda metropolitana vuole che
questa nudità sia il motivo per cui Donald Duck era stato bandito in Finlandia.
Una cosa è certa. In pochi sanno che ha nobili origini. Secondo il cartone animato Donald Gets Drafted (1942), il suo nome completo è infatti Donald Fauntleroy Duck. Un nome importante. Sebbene comici come Claudio Bisio abbiano messo in dubbio le parentele del mondo dei Paperi (nel libro 'Quella vacca di Nonna Papera'), queste sono assolutamente precise, ricostruibili e ricostruite. La verità è che Donald Duck fece perdere le tracce delle sue origini forse proprio perché, così ci piace pensare, la sua proverbiale sfortuna vide la luce in una culla d'orata. Portò inoltre avanti una doppia carriera artistica: quella cinematografica e quella fumettistica.
Storia di famiglia
Secondo quanto racconta uno degli autori di fumetti della Disney, Don Rosa, Donald Duck nasce intorno al 1920, anche se questa non è mai stata assunta come data ufficiale. Il suo più famoso disegnatore, Carl Barks, sostiene invece che nell'albero genealogico di Donald i genitori siano Hortense McDuck e Quackmore Duck. Due nomi assolutamente nobili. La sorella si chiama invece Della Thelma Duck, ma né lei né i genitori appaiono mai nei cartoni animati o nei fumetti, tranne in casi molto particolari come in The Life and Times of Scrooge McDuck. Secondo Don Rosa, Donald e Della sono gemelli.
La carriera cinematografica: dalla gavetta all'Oscar
La prima apparizione di Donald Duck è nel cartone (firmato Silly Symphonies): The Wise Little Hen (La gallinella saggia). E' il 9 giugno 1934 (nonostante il nome di Donald appaia già nel 1931 nel libro della Disney). Nel cartone, disegnato dall'animatore Dick Lundy, è già simile a come lo conosciamo oggi. Ha gli stessi colori, la stessa maglia e cappello ma è più tozzo e con i piedi più grandi. Alle prime armi come attore non ha la sua tipica personalità. La voce però è già la sua: l'attore Clarence "Ducky" Nash, ex lattaio e imitatore di animali, resterà infatti il suo doppiatore ufficiale fino alla morte, 51 anni dopo. La voce fu senza dubbio uno dei motivi del successo di Donald Duck.
Nei primi stentati inizi di carriera Donald torna come comparsa in un cartone dell'ormai già divo assoluto Mickey Mouse in The Orphan's Benefit. E' l'11 agosto del 1934. In questo film Donald ha una personalità più spiccata ed entra a far parte a tutti gli effetti della comitiva di Topolino insieme a Minnie, Goofy (Pippo) e all'unico cane senza l'uso della parola (e del cervello) dell'universo Disney, Pluto.
Donald viene completamente ridisegnato nel 1937 e, più carino, inizia la sua carriera da protagonista: il 9 gennaio del 1937 esce infatti Don Donald dove entra in scena anche il suo grande (ma non unico) amore Daisy Duck, da noi conosciuta come Paperina, e nel film in questione ancora chiamata 'Donna Duck' (che nei fumetti viene poi separata da Daisy per essere il primo amore di Donald). I nipotini Huey, Dewey e Louie (Qui, Quo e Qua) arrivano solo un anno dopo: il 15 aprile 1938 nel film Donald's Nephews (I nipoti di Donald).
Con l'arrivo della Seconda Guerra Mondiale la carriera di Donald subisce una frenata. La gente vuole essere distratta col nulla, rassicurata e distesa. E' il grande momento di Bugs Bunny ma Donald inizia ben presto la rimonta e dal 1949 sorpassa tutti di nuovo. Si lascia alle spalle perfino Topolino: se prima del 1941 Donald Duck era apparso in almeno 50 cartoni animati, tra il 1941 e 1965 recita in oltre 100.
Vittima (sorridente) della propaganda, durante la guerra appare in Der Fuehrer's Face, che esce il primo gennaio del 1943. Nel film interpreta un operaio in una fabbrica di artiglieria a 'Nutziland' (Germania Nazista). Lotta con le lunghe ore di lavoro, le esigue razioni di cibo e col saluto che deve fare ogni volta che vede una foto di Adolf Hitler. Alla fine di mille disavventure si scopre che è stato solo un brutto sogno e la fine consacra un intenso Donald Duck che guarda la Statua della Libertà e la bandiera americana soddisfatto e tranquillo. Der Fuehrer's Face vince l'Academy Award nel '43 come miglior film d'animazione. Durante la guerra Donald partecipa a diversi film di successo: Donald Gets Drafted (maggio 1942); The Vanishing Private (settembre 1942); Sky Trooper (novembre 1942); Fall Out Fall In (aprile 1943); The Old Army Game (novembre 1943) e Commando Duck (giugno 1944). Inarrestabile e al passo coi tempi, Donald Duck nel '59 si dedica al mondo della tv e diventa la star del Disneyland television show.
La seconda vita di Donald: i fumetti
Nel 1931 Donald appare per la prima volta su carta stampata nel Mickey Mouse Annual. Di lui c'è solo il nome, null'altro ce lo ricorda. Il libro era disegnato da Wilfred Haughton. Ma il primo Donald Duck come lo conosciamo appare in una striscia su un giornale, come adattazione del primo film: The Wise Little Hen, è sempre il 1934. I disegnatori dello spazio domenicale di Silly Symphonies sono Ted Osborne (che scrive i testi) e Al Taliaferro (che li disegna e collabora alla scrittura). Il 10 febbraio 1935, Donald fa la sua entrata ufficiale nella striscia quotidiana di Mickey Mouse, disegnata da Ted Osborne e Floyd Gottfredson. Tra il '36 e il '37 la coppia Ted Osborne/Al Taliaferro lo trasforma da contadino a cittadino e gli costruisce intorno la famiglia: Huey, Dewey e Louie (Qui, Quo e Qua), figli della cugina Della Duck (sua sorella) e mandati da lui perché il padre è ricoverato in ospedale. Donald Duck alla fine li adotta.
Non molti sanno che il primo fumetto interamente con Donald Duck come protagonista è italiano. Negli stessi anni Disney dà infatti la licenza alla Mondadori perché crei un fumetto di storie totalmente costruito intorno ai personaggi di Disney. Il prescelto è proprio lui che, con il nome Paolino Paperino, diventa protagonista della storia Paolino Paperino e il mistero di Marte (ripubblicata in seguito anche in America con il titolo The Mystery of Mars). Disegnata da Federico Pedrocchi, esce il 30 dicembre 1937. E' un successo assoluto.
Negli Usa, Donald è ormai famoso come striscia su quotidiani grazie a Taliaferro che, adesso, collabora con Bob Carp. Taliaferro lo disegna fino al 1968. E' lui che inventa Bolivar, il cucciolo di Paperino St. Bernard, il secondo cugino Gus Goose, figlio di Aunt Fanny Coot. Daisy Duck (Paperina) appare su striscia il 4 novembre 1940. La nonna paterna di Donald, nonna Elviry (Elvira Coot, anche chiamata Grandma Duck, la nostra nonna Papera) appare invece la prima volta tra il '40 e il '43. Taliaferro reintroduce Donna Duck diversa da Daisy, come vecchia fiamma di Donald che compete con Daisy per un po' ma poi abbandona l'idea per un altro uomo (Papero). Taliaferro crea tutti i fondali (e la macchina '313') che Barks e altri riutilizzeranno negli anni successivi.
Il primo fumetto negli Usa viene pubblicato, affidato dalla Disney alla Western Publishing, solo quando arriva nelle mani di Carl Barks e Jack Hannah che dovevano illustrare una storia scritta da altri. Ognuno di loro disegna metà delle 64 pagine della storia. Barks: pag 1, 2, 5 e da 12-40, Hannah pagina 3, 4, 6-11, 41-64.
L'indomabile Barks diventa, dal 43 in poi, il principale disegnatore di Donald Duck. E' lui a ridefinire la personalità e il grugno del papero e sempre lui a creare la città, la nostra Paperopoli che si chiamava in realtà Duckburg, nello stato americano di Calisota. Barks divide definitivamente i paperi da Topolino e amici (che vivono in un'altra città) e inventa Zio Paperone (Uncle Scrooge McDuck), Gastone (Gladstone Gander) e Archimede (Gyro Gearloose). Paperino vive in casa con Qui, Quo, Qua. Zio Paperone appare la prima volta nella storia Christmas On Bear Mountain, nel dicembre del 1947. Il personaggio riprende quello di Charles Dickens: 'Ebenezer Scrooge' tratto dal libro 'Una favola di Natale (A Christmas Carol). Paperone vive nel deposito (Huge Mansion) inventato sull'influenza di 'Quarto potere', di Orson Welles. Barks è pagato 12 dollari e 15 cents a pagina. Inizialmente doveva solo illustrare storie scritte da altri ma si rifiuta spesso di farlo e inizia a inventare le proprie. La strategia passa e Barks diventa il padre putativo di Paperino. Sono soprattutto i disegnatori italiani però a competere e a mantenere una certa indipendenza da lui, tra questi: Romano Scarpa, per esempio, aggiunge molte cose nell'universo di Paperino. Guido Martina crea Paperinik (anche detto PK), nato alla fine dei Sessanta. Paperinik è l'alter ego supereroe di Donald Duck.
Ha detto di Paperino il suo creatore Carl Barks
"Mi sono sempre considerato una persona sfortunata come Donald, vittima di così tante circostanze. Ma non c'è una sola persona negli Stati Uniti che non possa identificarsi con lui. Lui è tutto, tutti quanti, fa gli stessi identici sbagli che facciamo tutti noi" (4 agosto, 1975)
"Ho sempre guardato alle Papere come a una caricatura degli esseri umani. Probabilmente sono stato anni interi a scrivere in quella Terra di Mezzo di cui parla J.R.R. Tolkien, e non l'ho mai saputo". (primavera 1981) (Quando andò in pensione Barks iniziò a leggere Tolkien scoprendo molte similitudini tra le due storie. Soprattutto tra le sue Papere e gli hobbits della Terra di Mezzo).
"Non mi aspetto che la vita dei miei personaggi sia rose e fiori, e credo che sia un buon modo di vedere le cose. Se diventi troppo ottimista, la tua roba diventa dolce e nauseante come Pollyanna".
La macchina di Paperino: la '313'
Una delle novità introdotte da Taliaferro, fu l'automobile di Donald Duck. Si chiamava 1934 Belchfire Runabout e appare per la prima volta il primo luglio 1938. Paperino racconta di averla costruita da solo prendendo i pezzi da diversi macchinari. E' riconoscibile (e indimenticabile) dal numero di targa '313' (pagina dedicata alla '313' dove vedere la diversità del tratto dei vari disegnatori). Anche se Paperino guida altre macchine in storie e fumetti successivi, la '313' è rimasta la sua auto fino a oggi. Sempre bisognosa di riparazioni e con i freni perennemente rotti, l'auto è da sempre fonte di situazioni comiche. Il suo alias, Paperinik, ha la stessa '313' ma equipaggiata con gadget high tech per combattere il crimine.
I disegnatori più famosi
Al Taliaferro, Carl Barks, Don Rosa, Romano Scarpa, Giorgio Cavazzano, Giovan Battista Carpi, Luciano Bottaro, William Van Horn.
I festeggiamenti in tv
Fino a venerdì 11 su Raidue (alle 20) in onda i cartoni "classici" mentre mercoledì 9 ilò giorno del suo compleanno, sempre su Raidue due speciali (a partire dalle 19:10) Buon compleanno Paperino e Paperino sei tutti noi. Su Disney Channel (sky) fino a venerdì alle 12:45, 20:15 e 23:45 in onda episodi di Paperino e mercoledì 9, alle 19:30 'Scooter' dedica a Donald Duck una punata speciale (dalle 20). Alle 21:30 il film I tre caballeros, del 1945. Domenica 13 giugno in prima serata su Raidue Paperino va in vacanza.