Scuola: i bambini in piazza

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Raul19
00martedì 4 novembre 2008 12:56

di Alessandro Amorese


Il Decreto Gelmini ha sicuramente fatto discutere, scatenato proteste e diviso la politica e lo stesso mondo della scuola. Nella città di Massa la protesta ha avuto diversi modi di palesarsi: dai classici cortei studenteschi, nel capoluogo apuano sempre meno partecipati e sempre più strumentalizzati, ai dibattiti sui provvedimenti del governo che si sono svolti per iniziativa di alcuni istituti, come il Liceo Classico e l’Itis. Nel primo sono stati invitati esponenti politici locali, nell’altro i protagonisti sono stati gli studenti di diverse vedute sulla legge Gelmini. In una conferenza stampa il gruppo Consiliare del Popolo della Libertà ha voluto commentare un altro tipo di protesta, quella che vede scendere (dubitiamo sulla spontaneità) nelle strade anche i bambini delle Elementari: “Anche nella nostra città una parte di cittadini, che vivano direttamente o meno il mondo della scuola, hanno protestato contro la Riforma della Scuola, proteste legittime sia chiaro, anche se sul merito non le condividiamo. Ma purtroppo anche nella nostra città sono stati portati in piazza i bambini: interveniamo quindi pubblicamente per prendere decisamente le distanze e condannare chi usa i bambini per cavalcare una protesta che sa molto di strumentale ed a maggior ragione demagogica, se vengono in qualche modo costretti dei bambini a sfilare, fiaccola in mano, per le strade. Riteniamo vergognoso questo modo di portare avanti una protesta. Questa legge, tra l’altro, riporta finalmente al centro della scuola, chi dovrebbe essere il maggiore protagonista e cioè lo studente, verso il quale dovrebbe tendere ogni sforzo, ogni impegno, per la sua educazione, per la sua istruzione, per la sua preparazione.

Questa riforma rappresenta uno spartiacque: il bivio tra chi vuole, come sempre, mantenere lo status quo (la sinistra, certi sindacati, chi porta in piazza i bambini) e chi vuole cambiare, chi vuole rendere la scuola italiana più moderna, più al passo con i tempi, più meritocratica, più giusta, più seria. Non per niente la maggioranza degli italiani è a favore della Riforma Gelmini, la maggior parte degli studenti e dei genitori non vogliono, a differenza di chi protesta, mantenere il sistema bloccato, non vogliono conservare il peggio della nostra nazione per migliorarla. Ci fanno anche un po’ sorridere quegli studenti che vanno a braccetto con i baroni, che hanno sempre fatto finta di contestare e poi quando c’è finalmente chi ne limita i privilegi e appunto le caste delle baronie sessantottine, si schiera per la conservazione delle stesse”. Fin qui il Popolo della Libertà. Abbiamo incontrato poi anche studenti che ci hanno raccontato un quadro veramente desolante riguardo all’edilizia scolastica nella città di Massa. Per esempio Nicola, che è un militante di Azione Studentesca e frequenta l’Itis, ci delinea una situazione molto grave: “Le nostre scuole cadono a pezzi, spesso i bagni sono inagibili, alcune palestre chiuse da anni, in alcune mancano i riscaldamenti, in altre non funzionano i laboratori e potrei continuare. I provvedimenti del governo che tagliano gli sprechi, spero servano finalmente anche per interventi per le strutture, quelle dove noi viviamo il nostro essere studenti”.
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