Sardegna a Cappellacci, debacle PD, aumenta IDV

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binariomorto
00martedì 17 febbraio 2009 15:34
Voto Sardegna, Cappellacci ha vinto

Candidato Pdl 51,90%, Soru al 42,89%


Manca solo l'ufficialità dei dati delle regionali sarde. Ugo Cappellacci del centrodestra sarà il nuovo Governatore della Sardegna, battendo alle elezioni regionali il presidente uscente, Renato Soru del centrosinistra. Delle 1.658 sezioni scrutinate su 1.812, il candidato del Pdl ottiene il 51,90%, mentre quello del Pd si attesta al 42,89% con un distaccao di 9 punti. Moltissime le schede nulle.

Crolla la coalizione di centrosinistra inchiodata al 38,67% contro il 56,66 del centrodestra. Ma Soru si conferma vincente nella leadership conquistando quasi cinque punti in piu' della sua coalizione. Cappellacci ne ha presi esattamente 5 in meno. Il Pdl diventa il primo partito nell'isola superando il 30%, il Pd al contrario affonda e non arriva al 25% (un anno fa alle Politiche si attesto' al 33% e nelle Regionali del 2004 la somma dei tre partiti confluiti nel Pd, Ds-Dl-Progetto Sardegna, porto' una dote attorno al 32%).

Nelle fila del centrodestra crescono i Riformatori (dal 6 al 7% circa), si conferma la potenza dell'Udc che viaggia sempre sul 9-10%, mentre il contestato debutto del Psd'Az nello schieramento guidato dal Pdl premia la scelta dei suoi dirigenti (dal 3,83% del 2004 al 4,35 di oggi).

Nella casa degli avversari, netto balzo in avanti dell'Idv che passa dallo 0,99% del 2004 all'attuale 5%. Al contrario, scende di un punto il Prc che si attesta al 3%. I dissidenti del Psd'Az, invece, raggruppati con i Verdi nella lista dei Rosso Mori si fermano al 2%.

I Socialisti, cinque anni fa alleati con Soru, hanno fatto una corsa solitaria che li ha portati a superare di poco il 2% contro il 3,76 del 2004: una scommessa persa quella di rompere con il centrosinistra, perche' il partito vede sfumare la possibilita' di conquistare anche solo un seggio.

L'Irs dell'indipendentista Gavino Sale si conferma intorno al 2% come dato di lista, ma la sorpresa e' il successo personale del leader che ha superato il 3% nella lista regionale. Irrompe un inedito ''partito'', quello dell schede nulle che diventano la terza forza della Sardegna: sono quasi 15.000, a cui si aggiungono le schede annullate volontariamente dall'elettore (circa 3300) e quelle bianche (piu' di 5000).

A risultato ormai acquisito, una prima proiezione dei seggi ne assegna 54 al centrodestra e 26 al centrosinistra per un totale di 80 consiglieri che andranno a comporre la nuova Assemblea regionale contro gli 85 della precedente legislatura. La schiacciante vittoria dello schieramento guidato da Cappellacci non fa infatti scattare il premio di maggioranza che determina l'eventuale aumento del numero minimo di 80 consiglieri previsto dalla legge.

Nella nuova maggioranza 26 seggi verrebbero attribuiti al Pdl, 7 all'Udc, 5 ai Riformatori, 3 al Psd'Az, 2 a Sardegna Unita-Uds e 2 all'Mpa. Nello schieramento dell'opposizione 17 seggi andrebbero al Pd, 3 all'Idv, 2 al Prc, uno ai Rosso Mori, uno al Pdci e uno a La Sinistra.

Rispetto al Consiglio regionale uscente, il rapporto si capovolge: nel 2004 il centrosinistra aveva ottenuto 51 seggi (grazie al premio di maggioranza) contro i 34 dell'opposizione.

Fonte: tgcom
binariomorto
00martedì 17 febbraio 2009 15:37
Pd, Veltroni rimette mandato
Il partito però respinge dimissioni


Il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha messo a disposizione il suo mandato aprendo il coordinamento del partito a Roma. Il vertice del Partito Democratico avrebbe però respinto le sue dimissioni spiegando che non è in discussione la leadership. I rappresentanti del Pd si sono riuniti per discutere le prospettive dopo la sconfitta in Sardegna.

E' tempo di dibattiti interni e di rinnovamento nelle file del Pd. Come interpretare questo beux gest di Veltroni? Il Pd fa quadrato intorno al segretario e, per il momento, non concede all'avversario, leggi Pdl, la soddisfazione delle divisione interne.

Rutelli: "Piena fiducia a Veltroni"
"Non si torna indietro. L'esperienza di Margherita e Ds è conclusa. Ora Veltroni faccia quello che non è riuscito a fare finora. Ha il pieno rinnovo della mia fiducia per fare un partito nuovo". Lo afferma Francesco Rutelli in una risposta comparsa su Facebook. "Guardando indietro - sostiene Rutelli - non andremmo lontano.

Non guardiamo neppure ai mesi scorsi: se in Abruzzo il Pd ha preso meno voti popolari della sola Margherita nelle regionali precedenti, c'era una situazione particolare a giustificarlo. Ma in Sardegna, non soltanto Soru ha preso nove punti meno del suo avversario; il Pd, con i risultati finora pubblicati, prende meno voti di Ds e Margherita (erano stati 205.000 nelle regionali precedenti) pur avendo assorbito la lista di Soru (Progetto Sardegna, oltre 66.000 voti).

E allora - conclude - se ieri avevo espresso entusiasmo per la vittoria di Renzi, oggi dico: gettiamo tutte le energie e capacita' del Pd in proposte, idee e mobilitazioni popolari per rispondere alla crisi della crescita economica e del lavoro. Apriamo, uniti, la nostra sfida elettorale".

Chiti: "Mettere al bando le correnti"
Per il vicepresidente del Senato Vannino Chiti occorre proseguire con questa dirigenza. "Rinnovo la mia fiducia al segretario - ha detto Chiti - e gli chiedo di portare avanti un'opera di rinnovamento politico e culturale. Abbiamo bisogno non di cambiare il segretario ma di unita' politica e di mettere al bando le correnti che con il loro spirito di divisione rischiano di soffocare il partito nuovo che vogliamo costruire".

Fonte: tgcom
neve67
00martedì 17 febbraio 2009 23:14
aiuto si salvi chi può, la sardegna deve rimanere in mano ai sardi
silvercloud87
00martedì 17 febbraio 2009 23:57
Mi aspettavo questo disastro del centro-sinistra, ma non hanno una prospettiva serie e definita, il PD è in pezzi. Rutelli già qualche giorno fa a minacciato la scissione del PD, Veltroni porge l'altra guancia e le dimissioni. Non hanno futuro, come è possibile che la gente si fidi di loro!
nitroverde88
00mercoledì 18 febbraio 2009 12:18
Re:
silvercloud87, 17/02/2009 23.57:

Mi aspettavo questo disastro del centro-sinistra, ma non hanno una prospettiva serie e definita, il PD è in pezzi. Rutelli già qualche giorno fa a minacciato la scissione del PD, Veltroni porge l'altra guancia e le dimissioni. Non hanno futuro, come è possibile che la gente si fidi di loro!




di chi ci dovremmo fidare, di silvio "il gladiatore"??? [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]

comunque concordo con la tua analisi, il pd, un'idea di partito buona con la solita classe politica(in questo caso con la sinistra ) è diventato un fallimento.
silvercloud87
00mercoledì 18 febbraio 2009 13:16
Re: Re:
nitroverde88, 18/02/2009 12.18:




di chi ci dovremmo fidare, di silvio "il gladiatore"??? [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]

comunque concordo con la tua analisi, il pd, un'idea di partito buona con la solita classe politica(in questo caso con la sinistra ) è diventato un fallimento.


La mia era una critica al PD, non un elogio al Berlusconi. Lungi da me! [SM=g27828] Però, oggettivamente, qui l'alternativa mi sembra scarna e fallimentare come ho detto sopra.
Come fa un italiano medio, con tutti i problemi che si ritrova sulle spalle, crisi economica, disoccupazione in crescita, centinaia di migliaia in cassa integrazione, eccetera, a votare un partito (il PD) che non ha idea di cosa fare da grande.
Poi, sia chiaro, non capisco nemmeno come si faccia a votare Berlusconi, ma qui c'è un effetto psicologico non indifferente, di colui che "detiene il potere". Insomma, tendenzialmente il popolo vota chi ha più possibilità di vincere, con poche eccezioni.
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