Ricerche in rosa

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neve67
00venerdì 10 febbraio 2006 22:53
Ricerche in rosa
Poca prevenzione fra le donne



Importante andare dal medicoNonostante le donne considerino prioritaria la propria salute, soltanto 1 su 3 è realmente attenta alla prevenzione. La causa di questo comportamento, molto pericoloso, va ricercata nei prezzi sempre più elevati delle visite mediche specialistiche e nella paura di avere brutte sorprese da un ipotetico controllo.
Secondo l'Eurisko (Istituto italiano indipendente per le ricerche sociali e di mercato) che ha interpellato un campione rappresentativo di 800 donne di età compresa fra i 18 e i 64 anni, si deve promuovere meglio la cultura della prevenzione ma soprattutto si devono condurre più studi clinici che abbiano la donna come protagonista. "Ancora oggi - ha spiegato Francesca Merzagora, fondatrice di ONDa, Osservatorio nazionale, nato per incentivare la ricerca sulle principali malattie che colpiscono le donne - l'universo femminile è penalizzato: la stragrande maggioranza dei farmaci è testata su una popolazione maschile".
Insomma, per tutelare la salute della donna si dovrà fare ancora molta strada, sia sul fronte della ricerca che su quello della prevenzione. Intanto, però, le donne possono imparare a tutelarsi meglio andando più spesso dai medici specialisti. Si pensa ad esempio che l'infarto e l'ictus siano problemi ad esclusivo appannaggio maschile, ma non è così. Queste patologie sono tra le principali cause di morte fra le donne. Anche in questo caso la scarsa prevenzione ha motivazioni principalmente economiche in almeno il 20% dei casi.
In ogni caso dall'indagine è emerso che le donne italiane stanno bene: 6 su 10 sono in buona salute, il 52% si ritiene in forma e in generale in linea con le aspettative (68%). Importante sottolineare che è praticamente scomparsa la convinzione che la propria salute sia legata alla fortuna (16%) o alla propria costituzione (20%). Per il 32% delle intervistate il benessere deriva più specificatamente dai vari comportamenti. Chi fa prevenzione (31%) sono le più giovani (fra 18 e 34 anni), il 25% si cura solo in caso di malattie mentre il 7% non fa nulla in particolare.
"Sembra quasi - ha osservato Merzagora - che le donne si sentano immuni dalle malattie, rischiando così di perdere tempo prezioso di fronte a patologie come il tumore del seno, il tumore del collo dell'utero o le malattie cardiovascolari, dove la prevenzione è fondamentale". Contrariamente a quanto avviene i controlli medici dovrebbero intensificarsi con l'avanzare dell'età. Dopo la menopausa le donne dovrebbero tenersi sotto osservazione e prestare attenzione a fattori di rischio quali dislipidemia, obesità, ipertensione, fumo e diabete.

http://donna.tiscali.it/bellezzaesalute/articoli/06/02/07/poca_prevenzione_fra_donne.html
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