Opel amplia la sua presenza in Cina
Al Salone di Pechino Opel ha mostrato in anteprima per il pubblico cinese la versione tre volumi dell’Astra, il sesto modello disponibile nella gamma cinese del marchio, ed il concept ibrido Flextreme.
Con la nuova Astra a 4 porte, la Casa tedesca sarà in grado di rispondere meglio alla domanda del mercato cinese, dove le berline a tre volumi sono scelte addirittura dall’85% degli automobilisti. Le varianti a 3 e 5 porte hanno già riscosso un notevole consenso e sono i modelli Opel più venduti in questo paese, dove sono disponibili anche Astra TwinTop, Vectra e Zafira. Grazie ad una “chicca” come il parabrezza panoramico (che non stupisce più noi “viziati” automobilisti europei), l’Astra GTC è stata recentemente eletta “Automobile più alla moda” dal Centro Commerciale Cinese per le Automobili di Importazione e da sina.com, il maggiore portale web cinese.
In Cina, dove nel solo 2007 sono stati venduti quasi 8.500.000 autoveicoli, Opel, con le sue 3700 auto, rappresenta una piccolissima nicchia, ma grazie al nuovo modello la Casa conta di ampliare le sue vendite anche in virtù alla maggiore presenza sul territorio, garantita dalle sette nuove concessionarie, che portano il totale a 45.
“In Cina, Opel è percepita come una marca premium” sottolinea Carl-Peter Forster, presidente di GM Europe, che menziona i ricchi equipaggiamenti e le complete dotazioni di sicurezza tra le ragioni dell’ottima reputazione goduta dalla casa.
Forster è inoltre convinto che le vendite in Cina avranno un forte impulso dall’introduzione dell’Astra tre volumi, un modello introdotto anche sui mercati europei nello scorso mese di ottobre, ma non su quello italiano, che poco gradisce questo tipo di carrozzeria.
L’Astra 4 porte, grazie al passo di ben 270 cm vanta un abitacolo particolarmente ampio dove non c’è solo molto spazio per i passeggeri posteriori, ma anche per i bagagli in virtù dei 490 litri di capacità del vano. Il modello monta un 1.8 ECOTEC da 140 CV.
Per quanto riguarda il concept Flextreme, presentato a Francoforte lo scorso anno, ricordiamo solo che la sua peculiarità risiede nella propulsione esclusivamente elettrica garantita dalla batteria agli ioni di litio, affiancata però dal 1.3 turbodiesel common-rail che può essere utilizzato come generatore di bordo di ulteriore elettricità. In questo modo le emissioni di CO2 sono contenute in 40 g/km.
Forster è convinto che anche le auto ecologiche ed innovative come la Flextreme possano avere un brillante futuro in Cina: se sul breve termine non c’è da aspettarsi una commercializzazione, una volta divenuto “maturo”, anche l’enorme mercato cinese sarà in grado di prestare attenzione a tematiche quali la riduzione delle emissioni.
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