Padova, scontro fra ronde e no global immigrati contro le casacche di An

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silvercloud87
00lunedì 2 marzo 2009 17:52
Giovani di un centro sociale a contatto col presidio del Carroccio
Due straniere chiedono ai "vigilantes" di rimuovere il simbolo "Destra veneta"

Padova, scontro fra ronde e no global
immigrati contro le casacche di An

L'accusa dei leghisti: "Ci hanno offeso e spintonato. Alla fine è intervenuta la polizia"
Critico il sindaco: "Le forze dell'ordine ora devono proteggere i 'rondisti', anziché i cittadini"


PADOVA - Sono volati schiaffi venerdì sera a Padova tra no global e leghisti. Esponenti dei due gruppi si sono confrontati fisicamente sulla questione delle ronde, con la polizia che è dovuta intervenire per difendere i 'rondisti'. Il tutto mentre un gruppo di immigrati, fiaccole in mano, invocava pace e tolleranza nel quartiere della Stanga. Critico il sindaco Flavio Zanonato. Minimizza il questore di Padova, Luigi Savina, che fornisce i dati sulla criminalità: "In calo del 20%".

La dinamica. Tutto è accaduto poco prima delle 21. I militanti del centro sociale Pedro, intenti a portare avanti, come da cinque anni a questa parte, l'"operazione Siberia", ovvero la distribuzione di coperte e vestiti ai senzatetto, si sono imbattuti nel gruppo di leghisti, di ronda per difendere i quartieri dalla criminalità. E' volato qualche insulto, poi i due gruppi - in tutto una ventina di persone - sono venuti alle mani.

Le due versioni. "Si sono presi un paio di schiaffi - ha detto Max Gallob, portavoce del centro sociale - noi stavamo tranquillamente distribuendo le coperte quando abbiamo incrociato quegli energumeni". Diversa la versione di Mariella Mazzetto, consigliere comunale della Lega, insieme al segretario cittadino del Carroccio Leandro Comacchio: "Hanno cominciato a offenderci, volevano avvicinarsi, ci hanno spintonato ma alla fine è intervenuta la polizia". Proprio ieri, sulla questione ronde è arrivata la protesta del sindacato autonomo di polizia.

La fiaccolata degli immigrati. Attimi di tensione anche nel quartiere della Stanga, dove un gruppo di immigrati, poco più di una decina, intendeva fare una fiaccolata con rumeni e marocchini. Il consigliere regionale Raffaele Zanon e il consigliere comunale Gabriele Zanon, entrambi di An, volevano prendere parte al corteo con una casacca marchiata "Destra veneta, Alleanza nazionale". Ma due ragazze straniere hanno preteso che le casacche venissero tolte, per cancellare qualsiasi colore politico. Dopo qualche centinaio di metri, il corteo ha incrociato una ronda guidata da Denis Menegazzo del comitato Pescarotto, che ha lanciato la prima ronda di quartiere nel 2005. Ma tutto è proseguito per il meglio.

Il questore di Padova. Getta acqua sul fuoco il questore di Padova: "La verità sull'impiego di cittadini per il controllo del territorio - dice Luigi Savina - ci sarà fra 60 giorni, con l'emanazione del decreto del ministro Maroni che regolamenterà in maniera seria i volontari per la sicurezza". Savina spiega che "l'articolo 6 del Piano straordinario di controllo del territorio prevede l'ipotesi di volontari iscritti in liste gestite dal prefetto. Chi si muove adesso in forma estemporanea, in una passeggiata per poche ore chiamandola 'ronda' o facendo una fiaccolata sono manifestanti così come lo sono gli studenti quando fanno i loro sit-in, o gli operai in sciopero". E ha sottolineato che "il pattugliamento che sarà possibile con il decreto Maroni, prevede invece consequenzialità e costanza". Il questore invita a riflettere sui dati del bilancio 2008 del crimine nel padovano. "Sono in calo del 20% ed è un trend comune in tutta Italia. Ci auguriamo di arrivare a fine anno con un ulteriore calo".

Il sindaco di Padova. Critico sulle "ronde fai da te" il sindaco Flavio Zanonato (Pd): "Il risultato è che le forze dell'ordine devono impegnarsi per proteggere i rondisti, anziché i cittadini nei quartieri. Siamo alle guardie dei guardiani".

Pisanu. Della vicenda di Padova ha parlato in serata anche il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, senatore del Pdl, fin dal primo momento critico sulle ronde. Secondo l'ex ministro dell'Interno, intervenuto a Che tempo che fa, "finora queste ronde hanno più che altro funzionato come milizie un po' patetiche di partito, o meglio peripatetiche (visto che camminano), ma non mi pare che abbiano risolto molti problemi. Anzi, qualcuno lo hanno creato, se è vero come è vero che ieri il questore di Padova ha dovuto mobilitare forze consistenti di polizia per proteggerle".

(28 febbraio 2009)
Repubblica.it
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