Ocse: «Recessione durevole»

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
silvercloud87
00mercoledì 26 novembre 2008 01:10
«blackout» finanziario seguito alla bancarotta di Lehman Brothers
Ocse: «Recessione durevole»
«Un'intensità che non si vedeva dall'inizio degli anni '80». In Italia la disoccupazione tornerà all'8%

ROMA - Molti fra i 30 paesi dell'Ocse «si trovano, o stanno per trovarsi, in una recessione durevole e con un'intensità che non si vedeva dall'inizio degli anni '80». Come risultato, il numero dei disoccupati potrebbe aumentare di otto milioni nei prossimi due anni. A dirlo è l'Ocse nella versione preliminare del suo Economic Outlook, che parla di un «blackout» finanziario seguito alla bancarotta di Lehman Brothers. «Le incertezze relative a questa versione dell'Outlook sono eccezionalmente elevate, specialmente per quanto riguarda la velocità con cui la crisi dei mercati finanziari sarà superata», dice nell'editoriale il capo economista dell'Ocse Klaus Schmidt-Hebbel.

DISOCCUPAZIONE IN ITALIA TORNERA' ALL'8% - Futuro nero per la disoccupazione in Italia: tra due anni è destinata a risalire all'8%. Lo rileva l'Ocse: si passerà da una disoccupazione al 6,9% nel 2008 (6,8% secondo la previsione Ocse dell'anno scorso) al 7,8% nel 2009 (6,5%), sino a un picco dell'8% nel 2010. «L'inflazione è aumentata nel corso del 2008, raggiungendo il suo apice ad agosto, ma ha iniziato a calare nel momento in cui i prezzi dell'energia e del cibo hanno cominciato a diminuire - si legge nel rapporto - l'occupazione ha continuato a crescere rapidamente nella prima metà del 2008, anche se i dati relativi ad alcune grandi società fanno pensare a un recente rallentamento».

INFLAZIONE - L'Ocse prevede che l'inflazione si attesterà al 3,5% nel 2008, calerà all'1,5% nel 2009 e resterà dell'1,5% nel 2010. «Anche la disoccupazione - si precisa da Parigi - è aumentata con la crescente partecipazione femminile e l'aumento di lavoratori immigrati» ed evidenzia che «l'aumento salariale ha avuto un'accelerazione, e molti effetti derivano dai rinnovi contrattuali biennali». L'effetto, precisano gli esperti di Parigi, «è stato più forte nel settore pubblico che in quello privato». L'aumento salariale, avverte l'Ocse, «sarà moderato nella seconda metà del 2008 e nel 2009». «Le contrattazioni nazionali puntano ad unire gli aumenti salariali - osserva l'Ocse nel rapporto - a una inflazione 'pianificatà, generalmente più bassa rispetto a quella attuale e a quella prevista, ma con aumenti ulteriori stabiliti nella contrattazione locale. Tuttavia questi aumenti, legati a una crescita della produttività, hanno dato come effetti un aumento del costo del lavoro e un calo di competitività

BANCHE PIU' SOLIDE - In Italia la crisi immobiliare ha colpito meno che altrove e le banche non hanno fatto finora ricorso al sostegno pubblico, secondo l'Ocse. «L'unica banca che ha proceduto a una significativa raccolta di nuovo capitale lo ha fatto senza alcun fondo o garanzia pubblica», scrive l'Ocse nel rapporto, facendo riferimento a Unicredit. Peraltro «le condizioni del credito da parte delle banche su mutui, prestiti al consumo e imprese hanno continuato ad irrigidirsi in Italia, come in altri paesi».


25 novembre 2008
corriera.it
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com