Morto il maestro Roberto Pregadio

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binariomorto
00lunedì 15 novembre 2010 22:21
Morto il maestro Pregadio, celebre nella Corrida
Era nato a Catania nel 1928, spalla di Corrado in televisione


ROMA - E' morto stamattina dopo una breve malattia il maestro Roberto Pregadio. Lo annunciano i suoi familiari. Nato a Catania il 6 dicembre 1928 fu musicista, direttore d'orchestra e compositore, ma la celebrità gli venne dalla tv alla Corrida dove è divenne anche un personaggio.

Roberto Pregadio, per la tv, era un direttore ''classico''. Ma, a parte il suo diploma in pianoforte classico e la sua cattedra al conservatorio di Frosinone, l'aggettivo va inteso in senso televisivo. Pregadio, scomparso oggi dopo una breve malattia a 81 anni (era nato a Catania il 6 dicembre 1928), apparteneva cioe' a quella generazione di ottimi professionisti e grandi conoscitori del jazz che ha curato la veste musicale del varieta' (e lasciato tracce importanti nelle colonne sonore e nella musica leggera), riuscendo a uscire dai limiti del ruolo di direttore d'orchestra. Basta pensare a Bruno Canfora e Enrico Simonetti, per fare solo due nomi di una lista lunga.

Roberto Pregadio per il grande pubblico era ''il maestro della Corrida'': la sua militanza e' stata lunga 41 anni. Aveva cominciato con Corrado alla Corrida radiofonica nel 1968 e poi lo aveva seguito quando fu portata in tv nel 1986 e aveva mantenuto il suo spazio anche dal 2002 accanto a Gerry Scotti, giocando con un'elegante combinazione di ironia e autoironia il ruolo del custode del buon gusto musicale, in mezzo a quel contesto di dilettanti allo sbaraglio giudicati dalle trombette del pubblico. Alla ''Corrida'', lo ha raccontato lui stesso, e' legata tutta la sua vita.

L'anno scorso se ne ando' e fu un addio amaro. Avevano scritturato Vince Tempera e lui non voleva dividere il ruolo: la produzione disse che il suo addio era legato a problemi di salute e lui, che era del 1928, si arrabbio' moltissimo e lo dichiaro' pubblicamente. Cosi' torno' alla Rai, come giudice nei ''Raccomandati'' condotti da Pupo. Gia' un ritorno, perche' per molti anni Pregadio era stato il pianista dell'Orchestra della Rai e proprio in quel ruolo aveva incontrato Corrado. Il suo curriculum lontano dalla televisione comprende il podio di direttore dell'orchestra nel concerto che Claudio Villa ha tenuto alla Carnegie Hall di New York nel 1961, programmi radiofonici con Nunzio Filogamo e Turi Ferro e un gran numero di colonne sonore di ''B Movie''.

Ma, come ben sanno gli appassionati, l'impegno che lo divertiva di piu' era quello di musicista jazz, dove poteva liberamente mettere a frutto il suo talento di pianista ricco di uno swing alla Count Basie: la sua impresa piu' conosciuta in questo ambito e' stato un gruppo, formato negli anni '80, con alcuni ex colleghi dell'orchestra Rai che sono stati delle colonne del jazz italiano: il Sestetto Swing di Roma.

SCOTTI, UN PAPA' CHE MI MANCHERA'
di Alessandra Magliaro - ''Mi manchera', tra i tanti padri putativi che mi hanno attribuito in tv, lui sicuramente lo e' stato'', dice all'ANSA Gerry Scotti ricordano il maestro Roberto Pregadio, morto oggi a quasi 82 anni. Insieme avevano lavorato in sette anni della Corrida tv, ''e la sensazione di averlo come padre l'ho avuta. Un padre severo, preciso, premuroso e molto rispettoso''. Quando nel 2009 si consumo', dopo 41 anni di Corrida, lo 'strappo' con il programma, ''io ho fatto da mediatore, ci ho provato in tutti i modi a ricucire, ma devo dire che piu' che per problemi con Mediaset o con la produzione, non ci sono riuscito per lui, si era impuntato, era troppo amareggiato. E quando accetto' i Raccomandati in Rai lo fece un po' per dispetto''.
Scotti comunque era rimasto in contatto, ''e infatti ho un piccolo rimpianto perche' l'avevo sentito non meno di 20 giorni fa. Aveva lo stessa verve di sempre, voleva organizzare un evento in Sicilia. Io ho rilanciato invitandolo nella puntata finale di Io Canto, in giuria a dicembre. Sarebbe stato un suo grande ritorno a sorpresa per il pubblico che l'ha tanto amato e mai dimenticato. A lui tributeremo un applauso quanto prima''. Ricorda Scotti che Pregadio ''era un tipo all'antica, un padre tutto d'un pezzo, severissimo con i suoi orchestrali ma anche pronto allo svago e al divertimento come un bambino. Una doppia faccia che sapeva sempre scegliere. Quando dopo il programma capitava di andare a cena insieme era irresistibile''. La popolarita' che gli aveva dato in tanti anni la tv, che lo aveva reso un personaggio, con quelle facce buffe ''gli piaceva, ma voleva sempre che fosse affiancato il suo valore di musicista. Non l'avrebbe mai ammesso ma quella popolarita' gli scocciava senza il riconoscimento di bravura professionale accanto. Era un direttore d'orchestra, un musicista con la passione per il jazz e se ne vantava''.

Fonte: ANSA
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