Adesso anche su un francobollo
Ha più di 40 anni ma il suo successo non accenna a diminuire. Persino il freddo pungente di questo inverno, che sembra non voler mai finire, non l'ha scalfita. E anzi, forse sarà per colpa della crisi, secondo alcuni trend watchers infatti la lunghezza delle gonne seguirebbe l'andamento finanziario, ma per la prossima primavera-estate 2009 sarà ancora lei la protagonista: la minigonna. Pochi centimetri di stoffa che lasciano scoperte le gambe delle donne e sanno ancora suggerire pensieri maliziosi, anche in questa epoca di nudità ostentate e irriverenti.
E' ancora gennaio ma c'è quindi già aria di primavera. Pare sia fatale che, in questo periodo scatti nelle donne una voglia incontenibile di primavera, di colori, leggerezza, cambiamento, un desiderio diffuso e irresistibile che si traduce il più delle volte nel rinnovare anzitempo il guardaroba. Ebbene le inguaribili fashion addicted non omettano di inserirvi anche qualche minigonna.
La sua indiscutibile notorietà è poi stata in questi giorni confermata ufficialmente nel suo Paese natale, la Gran Bretagna.
La minigonna di Mary Quant, simbolo degli anni Sessanta e della 'Swinging London', è finita infatti sui francobolli di sua Maestà. La Royal Mail ha presentato una serie commemorativa su dieci simboli del design britannico nel XX secolo.
''Disegnai la minigonna", ha ricordato la Quant alla cerimonia di presentazione, "per me, per le studentesse d'arte, e per il giro di ragazze di Chelsea. L'hanno amata. Mia madre si è sposata indossandone una. Eppure", ha confessato ridendo, " i signori della City si fermavano davanti al mio negozio, battevano con il manico dei loro ombrelli, e mi dicevano che era immorale''. Eppure, da capo simbolo della rivoluzione dei mitici anni Sessanta, a immagine sexy degli anni Ottanta, la mini rientra con forza ogni anni nel guardaroba delle donne, come se il tempo non fosse passato.
Per la prossima stagione la rivedremo quindi sexy e maliziosa, con lo stesso fascino trasgressivo degli albori, cortissima ma in una nuova versione: la vita alta, spesso sottolineata da maxi-cinture per slanciare la figura.
Tra i capi preferiti da "bad girl" dello schermo e della moda come Kate Moss espressione perfetta del "london look", e Lindsay Lohan nuova stella di Hollywood, Oscar de La Renta, la ripropone, ad esempio, nella prossima stagione, accanto ai suoi abiti lunghi quasi fiabeschi, con tagli regolari e non. Ma anche Anna Sui mette in mostra le gambe delle donne. E Malo, brand dietro al quale si cela il nome del designer Alessandro Dell’Acqua, che sfilerà anche a Milano Moda Donna, ci propone gonne cortissime da far girare la testa a tutti i maschietti.
Quando nel 1965 Mary Quant la inventò, mise in atto una vera e propria rivoluzione non solo del mondo della moda ma anche e soprattutto del modo di pensare di tante donne. Per molti tuttavia non fu lei la prima ad avere la geniale idea di coprire con un pezzetto di stoffa la parte alta delle cosce delle donne, bensì André Courrèges, architetto e sarto francese, creatore del minimal chic e del taglio geometrico.
La designer si ispirò alla Mini, la nota automobile english, per dare il nome a questo nuovo capo di abbigliamento, che venne indossato per la prima volta da Leslie Hornby detta Twiggy, una modella il cui nome verrà legato per sempre alla minigonna. Ma trovò ispirazione anche dalla strada, dalla Pop Art, dai primi trionfi dell'era spaziale.
"Le vere creatrici della minigonna sono però le ragazze, le stesse che si vedono per la strada", ha spiegato la stessa Mary Quant, che al compimento dei suoi 70 anni, nel 2004, ha festeggiato il compleanno, su invito della regina Elisabetta, con un pranzo al quale sono state invitate le donne più importanti del Regno Unito. Lei è sicuramente una di queste.