Medicina Tradizionale Cinese!

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neve67
00venerdì 11 febbraio 2005 23:07
Parlare di Medicina Tradizionale Cinese non significa addentrarsi in un ambito specifico della cultura di questo popolo antico, bensì affrontarne il modo di essere ed interpretare la realtà nella sua totalità. Ciò che stiamo dicendo è che il sapere medico cinese è frutto di una particolare visione del mondo –differente da quella occidentale -. Senza avere la pretesa di poter risolvere in poche righe la complessità del pensiero – e del ‘pensare’ – cinese, una complessa e articolata struttura che si fonda principalmente su di un’attenta osservazione del mondo circostante e delle sue analogie, cercheremo di sintetizzare – proponendo inevitabili semplificazioni – questo particolare approccio alla realtà che, tra le altre cose, ha dato vita ad una tradizione medica antica. Il consiglio naturalmente è sempre quello di approfondire l’argomento servendosi anche di altri materiali, magari procurandosi alcuni testi specifici.

Innanzitutto qualche premessa. Il pensiero cinese – e con questo termine intendiamo lo specifico approccio al mondo circostante da cui poi scaturisce il “sapere” – si fonda su una visione del mondo in cui nessun elemento dell’universo è a sé, in cui Cielo, Terra, Uomo costituiscono quel naturale intrecciarsi di rapporti e interdipendenze che costituiscono il cosmo. Questo ha portato ad evidenziare delle regole – termine fortemente occidentale – ‘cosmiche’ che sono divenute la chiave di lettura di tutto quanto accade, regole fondamentali che spiegano la totalità così come il particolare. Semplificando, questo significa che l’uomo non può essere ‘studiato’ se non considerando il suo essere parte di un tutto, se non considerando che il suo corpo agisce ed è agito all’interno di un Cosmo di cui è mome nto fondamentale. Per tirare le somme di questo discorso, tutto ciò implica che anche la malattia e la medicina vengano affrontate a partire da questa considerazione dell’uomo e dell’universo di cui fa parte.

Che cos’è o come è inteso il mondo? All’origine era il Tao – o Dao -, ciò che non si può definire, ciò che è al di qua e al di là della parola, l’Origine, appunto, di tutto ciò che è, ma anche la “via”, il “cammino”. Il Tao è l’istante da cui si genera il tutto per emanazione – se così si può dire – è il tutto – o il nulla - che si differenzia grazie al proprio soffio vitale il Qi, che è forza di trasformazione, che è prima differenziazione, è Yin e Yang. Il Qi è energia vitale, è la trasformazione e il mutamento, è tutto ciò che si manifesta. Riassumendo ciò che è ed esiste è vibrazione energetica, è Qi nel suo perpetuo opporsi e contemporaneamente compensarsi di Yin Yang. Yin e Yang non sono due entità materiali, non sono due ‘cose’ differenti, Yin e Yang sono il Qi. L’energia vitale non è o Yin o Yang e non è neanche unione dell’uno e dell’altro. Non c’è un Qi unico che in un secondo tempo si divide in due differenti ‘energie’ ma un’energia composita che è movimento (yang) e quiete (yin), è femminile (yin) e maschile (yang), è interno (yin) ed esterno (yang), è passivo (yin) e attivo (Yang)… Il Qi è sempre dinamico trasformarsi di yin in yang senza mai che nulla sia totalmente yin o totalmente yang perché tutto ciò che è, non può essere senza il continuo rapportarsi di entrambi. Yin e Yang sono gli opposti complementari, l’energia in movimento e in mutamento del Cosmo intero. Ogni cosa è un equilibrio di yin e yang, dove l’uno può essere maggiormente presente – non stiamo parlano di quantità - rispetto all’altro ma dove non può ‘essere’ senza l’altro e senza il giusto rapporto con esso. I noltre, una cosa che è yang in relazione ad un’altra, rapportata ad un’altra ancora risulta yin. Questo per ricordare che parliamo di movimento, energia, trasformazione…

L’universo fondamentalmente è composto da 5 elementi-movimenti. Non si tratta di entità statiche bensì di movimento, prima espressione del ciclico alternarsi di yin e yang e dunque forze in continua reciproca trasformazione, generazione e distruzione. Legno, Fuoco, Suolo, Metallo e Acqua, ciclico passaggio da un minimo di yang ad un massimo di yin, Ognuno di essi – come ogni cosa – non è mai totalmente yin o yang e costituisce un momento del ciclo di generazione-distruzione che sfocerà poi nel mutamento del successivo elemento. Semplificando: ogni elemento – considerato nell’ordine riportato – genera il successivo e annienta-contrasta il successivo ancora – esempio: il fuoco brucia e dà vita alle ceneri che vanno a costituire il suolo; il fuoco fonde il metallo -.

Il Legno è associato al colore verde della natura che si risveglia dopo il torpore invernale, in natura è rappresentato dalla primavera, soffia il vento dell’Est e risuona la terza nota Jiao Per l’uomo è il momento della nascita – o della ri-nascita -.

Il Fuoco – il massimo dello yang - è tutto ciò che brucia e che muove verso l’alto, è calore, luminosità, movimento. Associato all’estate e al rosso. In natura è rappresentato da un vento caldo, che soffia da Sud. Risuona la quarta nota Zhi. Per l’uomo l’estate, corrisponde al momento della crescita.

Il Suolo è l’elemento che sta nel mezzo, viene considerato al centro dei 4 punti cardinali. Corrisponde alla fine dell’estate, è caratterizzato dall’aria umida ma carica di profumi. Per l’uomo è il momento della riflessione. Il suolo è il luogo atto a ricevere i semi, a nutrirli e farli germogliare. Risuona la prima nota Gong.

Il Metallo rappresenta la fissazione, tutto ciò che è duro e immutabile. In natura corrisponde all’autunno, è il crepuscolo – anche della vita umana – ed è rappresentato da un vento che soffia da Ovest e fa cadere le foglie dagli alberi. Risuona la seconda nota Shang.

L’acqua – il massimo dello yin - attira verso il basso, scende nell’oscurità, s’infiltra e ristagna. In natura è la stagione invernale, dove la natura si addormenta, i semi sono nelle profondità della terra in attesa del risveglio primaverile. Per l’uomo è il momento del mutamento, non della morte come termine ma dell’ennesima trasformazione. Soffia il vento freddo del Nord. Risuona la quinta nota Yu.



neve67
00venerdì 11 febbraio 2005 23:11
In origine è il Tao, il vuoto potenziale, l’origine e la fine di ogni cosa, la via, il cammino. Prima differenziazione sono lo Yin e lo Yang, movimento e trasformazione, differenza e complementarietà di tutte le cose, energia che, nel passaggio e nella compresenza di Yin e Yang, è tutto ciò che appare. Tutto ciò che è energia, è differente manifestazione della continua trasformazione, del movimento vibratorio; non c’è solo yin – movimento minimo – e yang – movimento massimo – ma continuo alternarsi, com-penetrarsi, com-pletarsi, con-vivere di entrambi. E tutto ciò che è cosmo – cielo, terra e uomo (naturalmente s’intende anche tutto ciò che come l’uomo è e vive in/tra cielo e terra) – è differenziarsi di questo ripetersi di movimento/trasformazione, di Qi, energia. Naturalmen te il Qi si differenzia in maggiore o minore densità – max e min di movimento -, è impalpabile e estremamente mobile o denso e pesante. Come successiva distinzione dopo lo yin e lo yang, il pensiero cinese distingue 5 elementi/movimenti - legno, fuoco, suolo, metallo e acqua – caratterizzanti l’intero cosmo.

Questo modo di intendere e spiegare la vita – che noi abbiamo qui sintetizzato – diviene chiave d’interpretazione di ogni aspetto di essa: sociale, religioso, culturale. Dunque anche il sapere, la conoscenza si muove seguendo tali principi – se così è possibile definirli -. La Medicina Tradizionale Cinese, in quanto sapere, non è certo da meno. Questo significa molte cose. Innanzitutto significa che la malattia non è né vissuta né interpretata né curata come in occidente. Significa che la malattia è manifestazione di uno squilibrio di energia dovuto ad un insieme di interazioni complesse: di corpo e mente, di organi/funzioni e di emozioni/psiche, di uomo e ambiente – terra e cielo – in cui vive… Questa è ciò che viene definita visione/concezione olistica. Per riassumere il tutto, l’energia che costituisce l’uomo è la stessa – e allo stesso tempo differenziata - del cosmo, ogni piccola parte è in equilibrio col tutto, il tutto non è al di fuori – né prima, né dopo - l’insieme che lo compone.

Semplificando possiamo dire che la MTC si ‘concentra’ per quanto riguarda l’anatomia umana su cinque organi pieni e cinque visceri cavi, mentre da un punto di vista non strettamente anatomico sui cosiddetti meridiani, vale a dire il flusso di scorrimento dell’energia vitale all’interno del corpo, flusso che si dirama in una serie di “canali” – non delle effettive entità fisiche –. Approfondiremo in seguito il concetto e la funzione dei meridiani, in ogni caso immaginiamoli visivamente come una sorta di reticolato che copre tutto il corpo, che ‘marca’ lo scorrere energetico lungo tutto l’organismo.

Al momento ci limiteremo ad un elenco degli organi e dei visceri presi in considerazione dalla medicina cinese, sottolineando il fatto che ad essi vengono attribuite ulteriori funzioni/interazioni rispetto al nostro comune modo – scientifico o medico - di intenderli. Questo implica anche scontrarsi con un linguaggio, con delle espressioni che non sempre possono risultare chiare perché dietro di esse sussiste un punto di partenza estremamente differente da quello occidentale. Dunque gli organi pieni – yin – sono: fegato – legno -, cuore – fuoco -, milza e pancreas – suolo -, polmoni – metallo -, reni – acqua -. I visceri cavi – yang – sono: stomaco, intestino tenue, intestino crasso, cistifellea, vescica. Esiste anche un “sesto viscere”, il tri plice riscaldatore cui non corrisponde una struttura anatomica e che in realtà consiste in una sorta di funzione, è come una specie di supervisore di organi e visceri essendo in rapporto con ognuno di essi e vegliando sul loro funzionamento.

Cerchiamo ora di introdurre come viene effettuata la diagnosi in medicina tradizionale cinese. La diagnosi si basa fondamentalmente su “Otto regole” – criteri diagnostici – e su “Quattro esami”, quattro tecniche specifiche per esaminare il paziente.

I quattro esami sono: ispezione, ascolto e valutazione degli odori, raccolta dell’anamnesi e palpazione.

Tramite l’ispezione - Wang – viene analizzato l’aspetto del paziente in generale, il colorito del viso, la lingua, la sua costituzione, le sue abitudini ed atteggiamenti. L’ispezione della lingua è fondamentale perché essa, secondo la MTC, non è “specchio” esclusivamente del tratto digestivo, bensì anche di altri organi. Nello specifico vengono presi in considerazione colore, forma e consistenza della lingua e, ad ogni parte di essa, corrisponde un organo specifico. Per esempio: alla punta sono collegati cuore e polmoni, il centro fornisce informazioni circa stomaco e milza, le parti laterali invece corrispondono a fegato e cistifellea.

L’ ascolto – Wen – consiste nell’analisi della voce – timbro e inflessione –, del respiro, e nella valutazione degli odori corporei – questi possono rivelare problemi specifici legati ad organi in particolare, o ad un cattivo stato di salute in generale -.

L’anamnesi – Wen – consiste fondamentalmente in un’interrogazione del paziente circa: le circostanze e le modalità con cui si manifestano i sintomi, le sensazioni di freddo o di calore provate, il tipo di dolore provato e la sua specifica localizzazione, le abitudini alimentari e dunque la preferenza per certi sapori ma anche la preferenza di determinati colori, la qualità del sonno…

La palpazione – Qie – si distingue in: palpazione di specifici punti lungo il reticolato dei meridiani e dell’addome; esame del polso. Quest’ultima analisi si differenzia dalla comune pratica occidentale e consente di raccogliere informazioni circa lo stato dei meridiani, dell’attività degli organi e delle viscere, il tutto riflesso a livello dell’arteria radiale. La differenza tra normale auscultazione del polso e quella effettuata in MTC consiste innanzitutto nel fatto che il medico utilizza tre dita, posizionate in tre punti differenti del polso e da questa auscultazione risultano ben 28 differenti diagnosi. Non solo vengono registrati i numeri di battiti al minuto ma ne viene anche analizzata la regolarità e la forza e si distingue il tipo di pressione necessaria per riuscire a ‘sentire il polso’, se un tocco leggero o un esame più profondo…

Gli otto criteri diagnostici invece consentono una prima classificazione dei sintomi basandosi su 4 coppie di opposti – ricordiamo: differenze complementari -: yin-yang, interno-esterno, freddo-caldo, vuoto-pienezza. Semplificando molto possiamo dire:

Yin-yang distinguono un malato freddo, con respiro debole, senza stimolo della sete, poco attivo – immobile -, che preferisce l’assenza di luce e la solitudine, da un malato che sente sempre caldo e risulta assetato, irrequieto, con una respirazione accelerata e con preferenza per la luce e per la presenza di altre persone.

Interno-esterno stabilisce la direzione in cui va sviluppandosi la malattia e dunque anche dove è situata, se in superficie o in profondità.

Freddo-caldo distingue i disturbi analizzati in due categorie: disturbi da caldo e da freddo

Vuoto-pienezza analizza lo stato dell’energia vitale e dunque eventuali indebolimenti o, al contrario, iperattività.

neve67
00venerdì 11 febbraio 2005 23:14
La Medicina Tradizionale Cinese, come più volte ripetuto, parte da un differente modo di intendere e interpretare l'universo e la vita che in esso scorre; un modo differente dal nostro, dal pensiero occidentale. Questo in sé non è né bene né male, è semplicemente una difficoltà in più che si viene a interporre tra noi e un sapere che oltretutto è estremamente complesso, antico e stratificato. La scrittura stessa è un problema da non sottovalutare perché gli ideogrammi cinesi spesso vengono 'tradotti' graficamente nella nostra lingua in maniera differente - almeno questo è quanto verificato consultando differenti fonti. Dunque quando per esempio parliamo di organi e funzioni, non dobbiamo stupirci di certe affermazioni, perché queste derivano da un diverso modo di intendere lo stesso concetto di organo e funzione. Innanzitutto dobbiamo aver sempre presente che tutto - dunque anche la materia - è eterno circolare e differenziarsi dell'energia vitale.

La questione del Qi è veramente complessa, è complicata soprattutto la sua differenziazione a livello di corpo, organi, funzioni… La difficoltà principale è dovuta soprattutto al fatto che col termine Qi a volte si intende l'energia vitale in generale, a volte qualcosa di più specifico, di più differenziato, soprattutto in termini di funzioni e 'comportamento' di tale energia. Per questo punto rimandiamo alla bibliografia finale che vi proporremo al termine di questo lungo excursus nella MTC. In questa sede proporremo solo qualche differenziazione schematica e assolutamente non esaustiva.

La vita dell'essere umano è un equilibrato rapportarsi di 5 differenti forme di energia - 5 differenti movimenti vibratori - che possiamo definire sostanze e che spesso troviamo indicate come le 5 sostanze fondamentali. Tre di esse sono meno sensibili, meno 'fisiche' - potremmo azzardare, più dinamiche -, due invece sono più propriamente 'corpose' - dunque espressione di una forma di energia meno dinamica. Le cinque sostanze fondamentali sono: Shen, Jing, Qi, Fluidi Corporei e Sangue.

Shen
Soffio o Spirito, è l'energia più sottile che ha sede nel Cuore, correlato alla coscienza, alla memoria, alle facoltà mentali, all'esperienza spirituale; è ciò che partendo dal cuore e influenzando gli altri 4 organi nell'arco di tutta la vita dell'essere umano, ne raccoglie tutta l'esperienza vitale, guidandone quindi l'evoluzione e andando a svilupparne lo spirito.

Qi
L'energia vitale propria dell'individuo, il dinamico equilibrio energetico di mente e corpo. Il Qi specifico dell'uomo singolo deriva: dal Qi Originario, vale a dire da quel 'patrimonio energetico' - se così possiamo definirlo - che nel momento del concepimento passa dai genitori al figlio; dal Qi o energia alimentare che deriva da quanto introdotto dall'organismo come nutrimento; il Qi o energia respiratoria, vale a dire l'energia dell'aria assorbita dall'organismo tramite la respirazione. Il Qi si differenzia anche in base alle sue differenti funzioni, alle diverse modalità con cui contribuisce all'equilibrio psicofisico e dunque abbiamo: Qi degli organi, che si esplica nelle differenti funzioni di ognuno di essi; Qi dei meridiani, che dunque attraverso essi circola in tutto l'organismo; Qi nutritivo, che si muove seguendo il fl usso sanguigno di cui sostiene il movimento - il fluire -, contribuisce alla trasformazione delle sostanze nutritive in sangue e sostiene quest'ultimo nella sua azione di nutrimento delle varie zone dell'organismo; Qi protettivo, che circola al di fuori di meridiani e sangue, tra la pelle e la muscolatura, e difende l'organismo dagli attacchi dell'ambiente esterno; Qi essenziale, che regola l'attività respiratoria e il battito cardiaco.

Jing
La Radice, ciò che nutre e sostiene il processo di crescita e lo sviluppo dell'uomo. Materia prima dunque che ha sede nei Reni, si forma durante il concepimento come eredità energetica del jing materno e paterno, poi viene incrementato dall'energia introdotta grazie all'alimentazione e alla respirazione.

Sangue
Supporto fisico dello Shen del Cuore, il sangue ha principalmente la funzione di portare nutrimento, calore e umidità in tutto l'organismo. Nonostante le sue caratteristiche siano dinamismo, calore e vitalità, è considerato Yin in rapporto al Qi. Milza e Stomaco trasformano gli alimenti in essenze nutritive e fluidi corporei, questi, nel Polmone, si uniscono all'energia respiratoria e divengono sangue. Grazie al Qi del Cuore e a quello del Polmone il sangue circola nei vasi e nei meridiani irrorando tutto il corpo - il Qi della Milza lo mantiene nei vasi mentre quello del Fegato, in base alle esigenze, lo distribuisce o lo accumula nel resto del corpo e nella muscolatura.

Fluidi Corporei
Sotto questo termine si raccolgono tutti gli altri liquidi secreti dal nostro organismo, dunque succhi gastrici, sudore, saliva, lacrime… Si distinguono in jin, quelli più puri , e ye, quelli più densi e torbidi. Il loro compito è quello di contribuire a nutrire e mantenere umido l'organismo. I liquidi jin circolano in superficie grazie al Qi del Polmone e a quello del Triplice Riscaldatore, i liquidi ye sono invece quelli più legati all'energia nutritiva.

neve67
00venerdì 11 febbraio 2005 23:16
Concludiamo il discorso sull’energia vitale specifica che si manifesta nell’esistenza umana. Se le cinque sostanze fondamentali - vale a dire i 5 movimenti energetici – si concretizzano nell’uomo specifico e nel corso esistenziale unico – e finito – che ognuno di noi è, l’origine dell’uomo è in potenza nel momento in cui il differenziarsi dell’Energia Originaria, crea lo spazio mediano tra Cielo e Terra dove l’uomo è, nasce e muore. L’uomo, nello spazio mediano tra Cielo e Terra, è specifico accadere di differenziazione già in nuce nel primo – anche se in realtà non dobbiamo pensare ad un vero e proprio ordine temporale – differenziarsi dell’energia vitale. Poi l’equilibrio unico di corpo e mente verrà specificandosi nel tempo e nel luogo in cui si manifesta, vale a dire come nuovo esprimersi – nuovo e divers o - dell’Energia Ancestrale ed Ereditaria, cioè il patrimonio energetico dei genitori. L’equilibrio psicofisico di mente e corpo che è l’uomo, non può essere senza altri due elementi: Energia Nutritiva ed Energia Respiratoria – “materiale” che serve per nutrire Sangue, Qi, Jing… -. Dunque: Energia Originaria, spinta iniziale all’accadere specifico - Energia Ancestrale ed Ereditaria - dell’esistenza-uomo – 5 sostanze fondamentali – ed Energia Nutritiva e Respiratoria – nutrimento delle 5 sostanze fondamentali – formano ciò che viene definita Energia di Mantenimento o energia corretta Zheng Qi.


Ricordiamo però che in generale non stiamo parlando di entità separate, di energie differenti, ma di differenziarsi dell’energia, di un continuo ripetersi e accadere di differenziazione del Qi, del soffio vitale – Yin e Yang sono diversi ma complementari, yin non è yang ma l’uno non può essere senza l’altro, sono separati ed uniti dall’istante intraducibile della differenziazione; non c’è Uno originario ma originario accadere di Due -. Questa lunga digressione sull’energia vitale dell’uomo si è resa necessaria perché diagnosi e terapia nella Medicina Tradizionale Cinese si muovono tenendo conto di tutti questi elementi.


Entriamo dunque nello specifico dei Meridiani. In essi circola l’energia vitale ma anche il sangue. Costituiscono una sorta di rete che collega ogni parte del corpo, dall’interno verso l’esterno, dall’alto al basso, sono una specie di cassa di risonanza di tutte le attività dell’organismo, regolano il buon funzionamento delle varie parti del corpo. Se l’energia non scorre liberamente in essi l’organismo diviene più vulnerabile di fronte alla malattia – se l’energia non scorre liberamente il corpo è già malato anche in assenza di sintomi -. Se qualche organo non “funziona” correttamente questo si riflette sul meridiano ad esso correlato ma allo stesso tempo potrà essere curato a partire dal meridiano in questione. Poiché ogni meridiano segue un determinato percorso, un disturbo che si manifesta in una zona specifica potrà essere ricollegato al meridiano correlato a quella zona e dunque guidare diagnos i e cura – per esempio agopuntura o moxibustione -. Jing Luo è il termine che indica i meridiani e le loro ramificazioni. Jing significa “attraversare”, “cammino”, mentre Luo significa “reticolato”, “connessione”. Dunque i due termini insieme indicano l’insieme di tutti i meridiani; Jing nello specifico viene usato per indicare i meridiani più importanti, mentre Luo per indicare quelli che incrociano i principali e vanno a collegare ogni parte del corpo.
Abbiamo 12 meridiani regolari, l’energia vitale scorre in essi seguendo un percorso specifico che parte dal meridiano del polmone e giunge a quello del fegato e da qua ricomincia il ciclo. Ogni meridiano principale “serve”, corrisponde ad un organo. Il loro nome si compone di tre parti: una indica l’organo di riferimento, un’altra la natura Yin o Yang dell’organo di riferimento, un’altra ancora l’arto, braccio o gamba, da cui partono o dove arrivano.
I 12 meridiani regolari sono:
- 3 meridiani Yin del braccio: Tai Yin del Polmone, Shao Yin del Cuore, Jue Yin del Pericardio
- 3 meridiani Yin della gamba: Tai Yin della Milza, Shao Yin dei Reni, Jue Yin del Fegato
- 3 meridiani Yang del braccio: Tai Yang dell’Intestino Tenue; Shao Yang del Terzo Riscaldatore; Yang Ming dell’Intestino Crasso
- 3 meridiani Yang della gamba: Tai Yang della Vescica; Shao Yang della Vescicola Biliare; Yang Ming dello Stomaco
Oltre ai 12 meridiani regolari, ci sono 8 meridiani particolari o straordinari – vengono chiamati anche “strani” -. Questi hanno un percorso loro, non sono collegati o correlati a nessun organo, non ci sono corrispondenze o collegamenti neanche tra di essi, si incrociano con i meridiani regolari. In realtà sembra che i meridiani particolari siano in qualche modo correlati con utero, cervello e midollo. Le loro specifiche fun zioni non sono ancora ben chiare ma probabilmente il loro ruolo principale è quello di rafforzare i legami tra i meridiani regolari, in modo da regolarizzarne il flusso di energia e di sangue. Infatti gli eccessi di energia o di sangue vengono dirottati nei meridiani straordinari e qui conservati per poi essere ridistribuiti quando necessario.
Gli 8 meridiani straordinari sono:
Du Mai: governante; ha il compito di guidare i meridiani yang
Ren Mai: responsabile; su di lui “pesa” la responsabilità dei meridiani yin
Chong Mai: vitale; guida dei 12 meridiani regolari
Dai Mai: cintura; si tratta di un meridiano che sembra formare una sorta di cintura intorno agli altri meridiani
Yin Qiao Mai: calcagno; favorisce la mobilità
Yang Qiao Mai: calcagno; favorisce la mobilità
Yin Wei Mai: connessione; riunisce e rinserra i me ridiani yin
Yang Wei Mai: connessione; riunisce e rinserra i meridiani yang
Infine abbiamo 12 meridiani collaterali o distinti, Jing Bie. Ognuno di essi parte dai 12 meridiani regolari ed è collegato ad essi. La loro funzione principale è quella di collegare due meridiani, uno più interno e uno che “scorre” più in superficie; in questo modo consentono di raggiungere anche quegli organi altrimenti non “toccati” dai meridiani regolari. I meridiani collaterali in pratica completano il lavoro di quelli regolari.
neve67
00venerdì 11 febbraio 2005 23:19
Possiamo immaginare la Medicina Tradizionale Cinese come una foresta secolare dove alberi vecchissimi sussistono accanto alle nuove generazioni di piante, dove un humus comune da secoli si genera e si rigenera e a cui tutta la vegetazione attinge. Chiaramente all'interno di questo equilibrio le piante più recenti in alcuni casi non potranno vivere senza quelle vecchie, in altri invece per la loro sopravvivenza gli anziani fusti dovranno essere abbattuti. La MTC risalendo all'alba dei tempi, pur mantenendo ferma la sua natura di sapere non esattamente scientifico ma fondato principalmente sull'osservazione e l'analogia, si è adattata allo scorrere del tempo, correggendosi o integrando là dove necessario e mantenendo immutato ciò che la pratica ha più volte confermato. Questo non significa che nell'epoca del tumore e dell'AIDS essa abbia rivoluzionato se stessa, stiamo parlando piuttosto di evoluzione, dove però l'approccio originario resta fermo sui suoi principi. Questo significa anche che sicuramente non si potrà pensare di sconfiggere un tumore od operare al cervello basandosi su tali principi. Sicuramente però si può pensare la malattia in maniera differente partendo dalla responsabilità che l'uomo ha nei confronti del suo stesso corpo, prendendo coscienza che lo stato di malattia comincia molto prima della manifestazione di un sintomo, quando qualcosa, in quel delicato complesso di organi, funzioni, emozioni, psiche, alimenti..., s'inceppa.

Sicuramente occorrerà superare più di un ostacolo per comprendere un pensiero così lontano dal nostro, fondato su di un linguaggio e un'anatomia non sempre coincidenti con il corrispettivo occidentale. Stiamo dicendo che, al di là della difficoltà di tradurre/comprendere nel nostro linguaggio comune quanto sintetizzato dagli ideogrammi cinesi - anche dal loro poetico utilizzo -, un'altra questione da affrontare è la differenza per esempio tra ciò che intendiamo noi per Fegato e ciò che invece intende la MTC. Se in Occidente ogni più nascosta funzione cellulare viene studiata ed analizzata, in MTC non c'è una descrizione scientifica dell'organo, non ne viene indicato peso, forma, chimica, composizione... La MTC osserva le analogie tra macro e microcosmo, tra funzioni e comportamenti.

Riprendiamo rapidamente la questione relativa ai 5 elementi/movimenti. L'energia vitale, nel continuo ripetersi del suo ciclo di crescita e decrescita, si distingue nei 5 movimenti chiamati Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. In particolare la Terra è una specie di movimento-substrato che risponde ad ognuno degli altri quattro e armonizza l'insieme del ciclo. Come avevamo già notato comunque non si tratta di opposti, bensì di complementari, addirittura di un diversificarsi del dinamico scorre del Qi. I 5 movimenti/elementi - così come la complementarietà di yin e yang - costituiscono una sorta di chiave di lettura di tutta le realtà, uomo compreso.

Legno è forza nascente, movimento di crescita, spinta iniziale,corrisponde alla nascita dello Yang - Primavera, il levar del sole, i primi anni di vita dell'animale uomo... -

Fuoco è forza di trasformazione, massimo dinamismo dello Yang - estate, il momento centrale della giornata così come della vita... -

Terra è l'equilibrio di Yin e Yang, è humus, substrato che riceve il calore e in cui scorre l'Acqua, luogo da cui si alza il Legno e si espande il Fuoco, dove si nasconde il Metallo e in cui penetra e filtra l'Acqua.

Il Metallo è il momento in cui il movimento rallenta, è il momento della condensazione, della stabilità di una forma durevole, è il momento in cui lo Yang decresce - autunno, l'imbrunire, l'autunno della vita umana... -

L'Acqua è la passività, è il momento del recupero delle forze per cominciare il nuovo ciclo, lo Yang si quieta e si "riposa" - inverno, la sera, il declino che porta verso la morte intesa come fine di un ciclo ed inizio di un altro... -

Il ciclo degli elementi/movimenti è legato da due tipi di rapporto: generazione e controllo.

Generazione
Il Legno genera il Fuoco
Il Fuoco genera la Terra
La Terra genera il Metallo
Il Metallo genera l'Acqua
L'Acqua genera il Legno

Controllo
Il Legno controlla la Terra
La Terra controllo l'Acqua
L'Acqua controlla il Fuoco
Il Fuoco controlla il Metallo
Il Metallo controlla il Legno

Abbiamo ripreso i 5 elementi e i loro reciproci rapporti perché la MTC applica questo stesso movimento ciclico in fisiologia. Dunque ad ogni organo corrisponde un elemento/movimento, il quale in realtà determina tutta una serie di corrispondenze che definiscono quella che possiamo chiamare una sfera organica associata al singolo Organo. Queste sfere organiche, oltre all'organo stesso comprendono visceri, tessuti, altri organi, le 5 Sostanze, i meridiani, le emozioni, degli aspetti legati alla psiche, l'ambiente esterno - sapori, stagioni, clima... - Questo spiega la complessità della MTC e spiega soprattutto quanto sia differente il modo di intendere lo stato di salute o di malattia. Tutti questi fattori e i loro reciproci rapporti dovrebbero costituire la linea guida delle buone abitudini quotidiane, del proprio stile di vita, e costituiscono sicuramente la base della diagnosi e della cura.

Qui di seguito abbiamo crea to una tabella con alcune delle corrispondenze che costituiscono tali sfere organiche, questi rapporti interpretabili secondo il ciclo dei 5 elementi/movimenti.



Fegato
Cuore
Milza
Polmone
Reni

Movimento
Legno
Fuoco
Terra
Metallo
Acqua

Orientamento
Est
Sud
Centro
Ovest
Nord

Stagione
Primavera
Estate
Fine
estate
Autunno
Inverno

Clima
Vento
Calore
Umidità
Secchezza
Freddo

Sapore
Acido
Amaro
Dolce
Piccante
Salato

Viscera
Vescicola
biliare
Intestino
Tenue
Stomaco
Intestino
crasso
Vescica

Tessuto
Muscoli
Vasi
sanguigni
Carne
Pelle e
peli
Ossa

Senso
Vista
Tatto
Gusto
Olfatto
Udito

"Apertura"
sensoriale
Occhi
Lingua
(parola)
Bocca
Naso
Orecchie

Secrezione
Lacrime
Sudore
Saliva
Muco
Espettorato

Entità
psicoviscerale
Anima
psichica
Coscienza
Cogitazione
Anima
Corporea
Volontà

Emozione
Collera
Gioia
Timore
Tristezza
Paura




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