Maroni:«Pacchetto sicurezza entro luglio»

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silvercloud87
00lunedì 19 maggio 2008 21:15
«Pacchetto sicurezza entro luglio»
Maroni: «I ddl avranno una corsia preferenziale. Reato di immigrazione clandestina? Favorevole»


ROMA - Le norme più urgenti in un decreto, poi i disegni di legge. In questo modo il pacchetto sicurezza entrerà pienamente in vigore entro luglio. Roberto Maroni è sicuro: «Io ho presentato un pacchetto con trenta capitoli, secondo me tutti hanno i requisiti di necessità e urgenza, ma deciderà Berlusconi quali verranno messi in decreto legge e quali in disegni di legge. Ma i disegni di legge avranno una corsia preferenziale, quindi conto che tutto entri in vigore entro luglio». Durante la registrazione di Porta a Porta, il ministro dell'Interno afferma che «l'obiettivo del governo è dare risposta all'ansia di sicurezza che ha preso ormai i cittadini. Sono misure anche forti, ma stabiliscono per tutti un principio di legalità».

CAMPI ROM ABUSIVI - Tra le misure da adottare, aggiunge il responsabile del Viminale, c'è lo smantellamento di tutti i campi rom abusivi. «Bisogna creare strutture sicure con alloggi degni di tale nome» spiega il ministro. «In questi c'è di tutto, cittadini onesti e infiltrati che generano reazioni ingiustificabili, ma determinate da quello che succede vicino ai campi». Chi non è in regola, ribadisce Maroni, «va messo in galera se ha commesso un reato e rispedito nel paese di origine. È un'operazione da fare in tempi rapidi, per questo i prefetti di Roma, Napoli e Milano saranno nominati commissari straordinari per questa emergenza».

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA - Maroni, rispondendo a distanza alle critiche di Veltroni e Casini, ribadisce poi di non avere dubbi circa la necessità di introdurre il reato di immigrazione clandestina: «C'è in Francia e in Germania, e consente un giudizio immediato e l'espulsione con provvedimento del magistrato. È una garanzia di un giusto processo per chi viene in Italia».

INCONTRO CON MINNITI - In ogni caso un confronto con l'opposizione ci sarà, perlomeno con il Pd. Ed è lo stesso Maroni a confermarlo: «Martedì, e quindi rima del Cdm, incontrerò il mio collega-ombra, Marco Minniti, perché voglio discutere con lui delle misure del pacchetto sicurezza, fatta salva la mia totale responsabilità nel portarle al Consiglio dei ministri di mercoledì». L'esponente leghista spiega che nel suo «pacchetto» sono contenute anche «misure che Minniti e Amato avevano studiato e che non hanno potuto applicare per le resistenze di parte della loro maggioranza». Come dire: punti di contatto sono possibili. Per Maroni è poi «fondamentale la collaborazione con le Autonomie e con l’opposizione, perché non si tratta di fare la faccia feroce per le telecamere ma di seguire un’altra strada, quella tracciata da Amato, che ha fatto un ottimo lavoro, i patti per la sicurezza».


19 maggio 2008
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