Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura"

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silvercloud87
00mercoledì 18 marzo 2009 16:37
Il vicepresidente del Csm ha dato l'ok all'aspettativa per
l'ex pm di Catanzaro che alle Europee correrà con Di Pietro

Mancino su De Magistris candidato
"Poi non torni in magistratura"

La toga del caso Why Not spiega la sua decisione: "Anche se
non eletto, non tornerei. La mia è una scelta di vita, irreversibile"


ROMA - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. E' questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio all'aspettativa di Luigi De Magistris, che si candiderà alle elezioni europee con Antonio Di Pietro. Annunciando la sua scelta, l'ex pm di Catanzaro ha comunque detto: "Anche se non sarò eletto, non tornerò in magistratura. La mia è una scelta di vita".

Per Mancino "è preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell'ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza".

"L'esigenza che esprimo - ha detto ancora Mancino, che ha dato parere favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm - è che sia disciplinata l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte".

"La legittima candidatura di De Magistris - continua Mancino - apre l'ennesimo dibattito e una vecchia riflessione. Il giudice che ammette di essere divenuto parte non fosse altro perchè si è schierato con una forza politica, è giusto che poi rientri? Ho sempre sostenuto di no, anche se non sono mai riuscito, quando ero in Parlamento, ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari".

Oggi De Magistris ha spiegato la sua decisione di candidarsi alle elezioni europee con l'Idv in conferenza stampa. "Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto". Per il pm la sua scelta "è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità", aggiungendo: "Stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico".

(18 marzo 2009)
Repubblica.it
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