Richiesto referendum abrogativo
Un milione di firme racchiuse in 212 scatoloni. Questo il raccolto presente a bordo di due furgoni, tappezzati dai manifesti con la foto di Antonio Di Pietro che dice 'firma e fermali',arrivato per direttissima in Cassazione. L’obiettivo? Fare in modo che il referendum per l'abolizione del 'Lodo Alfano', la legge che sospende i processi in corso nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato, sia effettuato.
Le firme, a quanto si è appreso da fonti dell'Idv, ''sono state ricontrollate 7-8 volte, e almeno 850 mila sono certificate: quindi dallo scrutinio della Cassazione non ci aspettiamo alcuna obiezione sul raggiungimento del quorum delle 500 mila necessarie per andare alle urne”. Insomma, assicurano i dipietristi, “non succederà, con il Lodo Alfano, quello che è successo con i referendum di Beppe Grillo”.
Il grosso delle firme è stato raccolto dal partito di Antonio Di Pietro e circa sessantamila sarebbero, invece, state raccolte dal Prc di Paolo Ferrero. Un contributo alla raccolta, anche se molto modesto e non quantificato, è stato dato anche dalla sinistra democratica di Claudio Fava.
A deposito delle firme contro il Lodo Alfano presenti, oltre ad Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero anche numerosi parlamentari e senatori dell'Idv tra i quali Massimo Donadi, Elio Lannuti, Felice Belisario e Stefano Pedica. Per Rifondazione era presente anche Giovanni Russo Spena.
TgCom