La nuova mania del coniglio hi-tech

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speedy13
00sabato 12 gennaio 2008 23:49


MILANO - In principio c’era il Tamagotchi, pulcino elettronico giapponese a foggia di portachiavi, da nutrire e far crescere nelle proprie tasche. Ora è il momento di Nabaztag, il coniglio francese di origine armena che si collega a Internet senza fili, legge email e sms ad alta voce, informa sul traffico e sulle quotazioni di borsa. Ma che soprattutto è tanto carino, addirittura ritenuto chic dagli amanti della tecnologia, al punto da rivelarsi uno dei regali più cercati durante le ultime feste in Italia. Per conigli venduti sotto Natale siamo stati il secondo Paese nel mondo, dopo la madrepatria Francia. Dove Nabaztag, una sorta di cono orecchiuto con occhi e naso, alto 23 centimetri, è in vendita — al pari di Usa, Gran Bretagna, Belgio e Svizzera — già da due anni. Mentre da noi è arrivato solo di recente, nella versione più avanzata «/tag», inizialmente solo in alcuni negozi di design e poi nella grande distribuzione, dalla Fnac alla Rinascente. «È andato letteralmente a ruba in tutto il Paese», spiega Marco Orlandi della catena dei grandi magazzini di elettronica Mediaworld. «In alcune zone, come nel Milanese, non siamo riusciti a stare dietro alle richieste. Sono andati esauriti, e in particolar modo le orecchie di ricambio: tutti volevano quelle con i cuoricini». E così nel periodo natalizio sono stati venduti oltre cinquemila pezzi. Un bel numero, considerando che l’animaletto hi-tech non costa poco (130 euro), e ha le caratteristiche tipiche del gadget: nessuna vera utilità, ma molte funzioni curiose, potenzialmente infinite. Una volta acquistato un esemplare, sul sito Nabaztag.com è possibile registrarne il nome e scegliere quali compiti affidargli (alcuni gratuiti, altri a pagamento): dal leggere i giornali e i blog online a collegarsi alle web-radio preferite, dal ricevere e leggere email e sms — ma anche, grazie al microfono-ombelico, scriverli e inviarli — fino a fare esercizi di Tai Chi con le orecchie, leggere un libro ad alta voce o essere utilizzato per fare telefonate a basso costo con Skype. Intorno al cyber-coniglio si sta creando una community online.

Nabaztag, la cui popolazione mondiale si aggira attorno al mezzo milione di pezzi ed è in rapida crescita (è pur sempre un coniglio, e si calcola che per fine 2008 si arriverà a quasi 2 milioni), è solo l’ultimo arrivato nella famiglia degli animaletti elettronici da compagnia. Dopo il fortunato esordio del Tamagotchi della Bandai (ora in vendita nella versione Connexion a 20 euro), è stata la volta dei meno vincenti Furby della Hasbro (nei negozi il nuovo «baby» a 30 euro) e Aibo, il sorprendente e costosissimo cane robot della Sony ormai introvabile. Ma la moda del compagno elettronico non si è certo fermata. A Natale è andata bene anche all’i-Dog Hasbro, minicane da collegare al lettore mp3 che funziona da cassa acustica e si muove e illumina il muso al ritmo della musica. Tra i più piccoli ha spopolato l’ultimo discendente della famiglia dei Robosapien, il preistorico Roboreptile, un lucertolone superelettronico lungo 72 centimetri. Ma le vere star, in fatto di cuccioli elettronici, sono stati i videogiochi di cura/allenamento di animali: i vari Nintendogs e Petz — da giocare su Nintendo Ds — sono stati capaci di vendere diverse decine di migliaia di titoli.

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